Possibili problemi dopo circoncisione totale

Salve,
Dovrei sottopormi ad un intervento di circoncisione in quanto presento una fimosi che non mi permette di scoprire il glande in erezione.
Di fronte alla mia richiesta di circoncisione totale, preferibile per evitare un possibile rischio di recidiva, lamentato da molti, e per una mia preferenza estetica, il dottore mi ha detto che con la totale si hanno problemi in erezione in quanto in erezione il pene si allunga di circa 5-10 cm e la pelle, se non avesse più completamente il prepuzio, non potrebbe eseguire un tale allungamento, e di conseguenza il pene tirerebbe durante l’erezione e si fletterebbe provocando fastidì/dolori ergo il prepuzio è necessario averlo almeno in parte ed è quindi preferibile la parziale.
Ora, dato che precedentemente avevo consultato altri due urologi/andrologi ed entrambi mi avevano consigliato la totale, e avendo visto qualche risposta anche su questo sito dove si affermava circa così 2/3 della popolazione mondiale è circoncisa, se ci fossero dei problemi non lo farebbero certamente, mi sorgono dei dubbi che mi piacerebbe qualcuno potesse chiarirmi.

Grazie le risposte.
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Dr. Giuseppe La Pera Andrologo, Urologo 159 8
gentile Utente ,
non ho mai sentito che la circoncisione totale fatta secondo le regole dell'arte medica possa provocare un disturbo di erezione. Talvolta la comunicazione medico paziente non è sempre felice e quindi bisogna essere sempre prudenti nel commentare una frase decontestualizzata. Tuttavia nel caso fosse stata effettivamente riportata come viene scritto nella mail sarei curioso di sapere a cosa si riferisse, a quale meccanismo patogenetico faccia riferimento e dove questa notizia sia stata scritta o in quale rivista scientifica sia stata riportata . La scelta di fare una circoncisione parziale o totale dipende fondamentalmente sia da una scelta personale sia dalle condizione dei tessuti. in pratica se il tessuto cicatriziale che costringe il pene è molto esteso per ricorrenti fenomeni infiammatori è difficile e talvolta tecnicamente impossibile, fare una circoncisione parziale. Inoltre non è preciso affermare che si sceglie la circoncisone totale per essere garantiti che non si possano avere delle recidive. Va infatti definito che cosa si intende per recidiva . Se per recidiva si intende la presenza di una costrizione cutanea che "strangola" il glande in erezione o non consente al glande di scoprirsi liberamente sia a riposo che in erezione questa può avvenire sia se si effettua una circoncisone totale che parziale. Non la chiamerei recidiva semmai postumi o esiti cicatriziali perché la parola recidiva implica che ricresca il prepuzio il che non è possibile . Questo fenomeno, quello cioè dei postumi o esiti cicatriziali dell'intervento chirurgico di circoncisone, non è frequente per fortuna e può dipendere fondamentalmente da 4 fattori: dalla tecnica utilizzata, dalla condizione dei tessuti, dalla patologia di base (per esempio il diabete, il Lichen Etc ) e da come procede processo di cicatrizzazione del paziente. Quest'ultimo fattore è imprevedibile. Sebbene la circoncisione sia un intervento semplice le rare complicanze vengono gestite bene da chi ha una certa esperienza chirurgica nel settore .

Dr. Giuseppe La Pera.
Specialista in Urologia ed Andrologia
www.giuseppelapera.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio per la veloce e completa risposta.
L’urologo/andrologo mi ha riferito testuali parole: la circoncisione totale la fanno arabi o ebrei per motivi religiosi, se si fa totale si hanno problemi in erezione in quanto il pene si allunga di 5-10 cm e la pelle non può seguire tale allungamento, per questo è necessario mantenere una parte di prepuzio, altrimenti avrà problemi del tipo pene che tira o si flette’ Avrei optato per una totale in quanto soffrendo anche di ipersensibilità, questa si sarebbe risolta con la famosa cheratizzazione del glande ma il dottore afferma che l’ipersensibilita si risolve anche con la parziale (dove con parziale intende la presenza di prepuzio che copre ancora tutto il glande quindi non metà scoperto e metà chiuso) in quanto afferma: un uomo ha in media 6/10 erezioni al giorno, in queste il prepuzio si retrae e il glande rimane scoperto, quindi la cheratizzaizone avviene comunque e l’ipersensibilita si risolve comunque’ Sono dubbioso anche su questo punto e mi piacerebbe mi delucidasse anche qui.
La ringrazio ancora
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Dr. Giuseppe La Pera Andrologo, Urologo 159 8
gentile utente queste domande che lei mi pone sono domande fondamentali che devono essere affrontate con chi poi effettua l'intervento chirurgico . Non è possibile avere una idea via internet dell'intervento chirurgico e poi farsi operare realmente senza avere affrontato con il chirurgo tutti gli aspetti chirurgici , avere ricevuto le rassicurazioni necessarie, avere parlato di come ragionevolmente sarà il suo pene dopo l'intervento Etc etc. . C'è qualcosa che crea confusione . I dubbi di questo genere vanno chiariti con il chirurgo di fiducia che materialmente effettuerà l'intervento . E ' importante avere un medico con il quale parlare di tutti questi aspetti .

Senza questo rapporto di fiducia non è facile affrontare un intervento chirurgico che comunque sottopone a stress sia perché non si è garantiti su cosa accadrà dopo e sia perché l'intervento è irreversibile. Per affrontare un intervento chirurgico al pene, quando ovviamente è necessario , bisogna vincere la paura ed avere un po' di coraggio .
Il rapporto di fiducia con un un chirurgo esperto aiuta a sciogliere la paura e a trovare un po' di coraggio.
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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per le risposte, molto chiare e puntuali. Buona giornata
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