Psicofarmaci e disfunzione erettile

Buongiorno cari dottori, vi scrivo per un quesito

Nel corso degli anni, a partire dal 2006 ho preso psicofarmaci, sotto controllo ovviamente psichiatrico, per disturbi ansioso depressivi.
Dal 2006 al 2008 ho preso paroxetina, anafranil e alprazolam.
Poi ho sospeso, perché non ne sentivo più il bisogno e non potevo prenderli per lavoro.
Nel 2012 ho cominciato a riprenderli a causa di una crisi.
Ho cambiato vari farmaci nel corso degli anni, paroxetina, escitalopram, fluoxetina e un paio di cui non ricordo il nome.
Attualmente sono in cura, da circa un anno, con una compressa di reboxetina al mattino, una capsula di fluoxetina dopo i pasti e 10 gocce di aloperidolo prima di andare a dormire.
La domanda: da quando ho cominciato, nel 2006, non mi hanno mai dato nessun problema di tipo erettile.
Il pene ha sempre continuato a funzionare alla perfezione.
Tuttavia, da qualche mese, ho cominciato a soffrire di disfunzione erettile.
Inizialmente me ne sono accorto durante la masturbazione, dove non riesco a fare indurire più il pene, poi con due incontri con una ragazza in cui non ho avuto la benché minima erezione.
Sono andato da un urologo andrologo, il quale ha dato la "colpa" agli psicofarmaci e mi ha prescritto una serie di esami (FSH, LH, TESTOSTERONE E PROLATTINA).
Esami tutti nella norma, il testosterone nei limiti inferiori, poco sopra 3, per il quale mi ha prescritto un prodotto naturale che serve ad aumentarlo.
Tuttavia continua a sostenere che la causa siano i farmaci.
Al contrario, lo psichiatra sostiene che i farmaci non c'entrino nulla e che se avessero dato problemi si sarebbero manifestati sin da subito e non a lungo termine.
Adesso io non so più a chi credere.
Da un lato penso che potrebbe avere ragione l'urologo, in quanto è risaputo che questi farmaci possono causare questi problemi, dall'altro penso che possa avere ragione lo psichiatra, dato che il dosaggio che prendo di ciascun farmaco è veramente basso, da quello che ho capito si tratta del minimo.
Oltretutto l'urologo non vuole neanche prescrivermi una pillola per l'erezione (che io non sarei neanche contrario a prendere) perché mi ritiene troppo giovane per prenderla.
Ma io sono molto scoraggiato sia per l'incertezza, sia per il problema in sé.
Voi cosa potete consigliarmi?
Verso quale direzione muovermi?
Grazie mille
[#1]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
Caro lettore

gli psico farmaci possono interferire con la attività sessuale.
l'andrologo dovrebbe non limitarsi ai dosaggi ormonali ma fare indagini che possano evidenziare eventuali problemi circolatori
non vedo preclusioni ad utilizzare "qualche volta" qualche prodotto 5PDEi
cordiali saluti

Dott. Diego Pozza
www.andrologia.lazio.it
www.studiomedicopozza.it
www.vasectomia.org

[#2]
dopo
Utente
Utente
Ma per problemi circolatori intende problemi cardiologici?
[#3]
Dr. Diego Pozza Andrologo, Endocrinologo, Chirurgo generale, Oncologo, Urologo 15.9k 467 2
caro lettore

non cardiologici ma arteriosi o venosi
cordiali saluti
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