Colonscopia in anestesia totale

buonasera, mio padre ,62 anni, nel 2007 è stato ricoverato in rianimazione in coma farmacologico per insufficenza respiratoria (accanito fumatore) .
dopo 3 giorni, ricoverato in reparto con utilizzo di broncodilatatori e ossigeno 8 ore al giorno.
oggi utilizza molti medicinali tra i quali sempre broncodilatatori e ossigneo al bisogno.
ad agosto 2010 ha avuto un ictus,ma per fortuna è stato 10 gg in ospedale e nessuna oonseguenza , a parte l'assunzione di altri farmaci per fluidificare il sangue.
soffre di colite ulcerosa, ha il relativo marcatore alto, ha fatto l'anno scorso in seguito a forte diarrea e perdite di sangue una colonscopia, ma hanno visto solo il primo tratto poi si sono fermati e fatto l'istologico è risultato tutto ok.
oggi sta meglio, non ha problemi,ma il dottore vuole fargli fare una colonscopia completa e in anestesia totale.
la mia e la sua preoccupazione è: ci sono pericoli ha subire un'anestesia totale per lui che ha tutti questi problemi?
si sa che può succedere tutto a tutti.....ma lui è più esposto rispetto ad un paziente senza questi problemi?
lui ha tanta paura, vorrebbe non farla perchè adesso "sta bene"....
ma se c'è qualcosa che adesso non si manifesta e poi un domani potrebbe essere tardi???
ci stiamo preoccupando senza motivo?
vi prego rispondetemi.........
grazie di cuore
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Dr. Anna Maria Martin Anestesista 2k 68 3
Gentile utente buona sera, per fare una colonscopia non si esegue una anestesia generale, ma una sedazione profonda ed in respiro spontaneo. Di fatto il paziente dorme, ma la esposizione ai farmaci è inferiore. Una esatta valutazione del rischio è tuttavia possibile solo dopo una accurata visita anestesiologica che non è possibile per via telematica nonostante le informazioni che lei ci ha fornito.
Chieda pertanto una visita anestesiologica, ma tenga anche presente che la metodica propostale è largamente usata ed a basso rischio in mani asperte ed in ambiente attrezzato.
Spero di esserle stata utile, cordiali saluti.