Vorrei sapere se è normale aver provato dolore durante un cesareo. E se posso agire legalmente

Buongiorno, 2 mesi fa ho avuto un cesareo d'urgenza.
Sono stata tenuta sotto controllo dalla sera prima perché mia figlia di 32 + 5 settimane aveva la tachicardia.
Poco dopo mi si rompono le acque e mi danno antibiotici la bimba migliora ma ancora non stabile.
La mattina alle 8 mi dicono che dovevo fare un cesareo d'urgenza perché la bimba era ancora in sofferenza.
In giro di pochi minuti mi preparano e mi portano in sala operatoria.
Mi fanno l'anestesia e successivamente mi sdraio per iniziare l'operazione, la chirurga inizia a darmi dei pizzicotti chiedendomi se mi facesse male, io le risposi di "si" dopodiché lo fece altre due volte e la mia risposta era ancora positiva.
Già dalla seconda prova l'anestesista le disse di iniziare a tagliare e dopo la terza domanda nonostante la mia risposta fosse stata ancora affermativa la chirurga inizió a tagliare dietro l'insistenza dell'anestesista.
Quindi la chirurga inizia, io comincio a sentire il taglio un bruciore fortissimo, ma la parte peggiore è stata dopo quando hanno cominciato a mettere le mani dentro.
Io sentivo tirare è stato un dolore atroce indescrivibile... tantoché ho cominciato ad urlare dal dolore pregandogli di fermarsi, dopodiché l'anestesista prende la mascherina e mi addormenta.

A distanza di 2 mesi parlando con altre mamme so che non dovevo sentire niente ma allora mi chiedo perché invece ho sentito quel dolore atroce?

Un'altra domanda è se posso agire legalmente.

Attendo cortese risposta nel frattempo le porgo cordiali saluti.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.6k 226 26
Spett.le Utente,

il primo quesito che Lei pone è di natura clinica, per cui provvedo a spostarlo nell'area specialistica "Anestesia e Rianimazione", che mi pare essere quella di competenza.

Il secondo quesito, relativo all'ipotesi di azione legale risarcitoria, presuppone la sussistenza di un danno, obiettivamente rilevabile e documentato da evidenze (cartella clinica, testimonianze), che sia infine ascrivibile ad una responsabilità professionale.

Distinti Saluti.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere valutazioni o stime del grado di invalidità]