Anestesia e embolia gassosa

Buongiorno,

Dovrò operarmi per la rimozione della cistifellea ho una grossa paura dell'anestesia, ma in questo periodo mi ero tranquillizzata fino a ieri dove ho letto una notizia dove una famosa imprenditrice è morta durante un intervento di routine (di 15 min) sembrerebbe per un embolia gassosa.


È così frequente questo rischio, c'è un modo per evitare questa complicanza?
C'è qualche cosa che i medici possano fare per prevenire questa complicanza e eventualmente se compare poterla gestire o come è successo all'imprenditrice sono cause che in 7 minuti portano al decesso?


Credevo che negli interventi di routine e poco invasivi questi rischi non si potevano correre.


Scusate ma questa cosa mi ha messo molta ansia.


Grazie
[#1]
Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Buongiorno gentile utente. L’embolia gassosa è un evento drammatico che è di frequente riscontro nella patologia da decompressione tipica dei subacquei e si manifesta sostanzialmente con la presenza di bolle di gas all'interno della circolazione sanguigna. Tali bolle ostruiscono i vasi polmonari e ciò conduce ad una insufficienza respiratoria gravissima. In anestesia generale è un’evenienza rara ma che può avvenire in determinate situazioni. L'embolia gassosa può verificarsi durante tutte le procedure chirurgiche in cui il sito operatorio è posto sopra l'atrio destro di 5 cm o più in alto. L'incidenza riportata è di circa il 35% nelle craniotomie in posizione seduta (sono state riportate recentemente percentuali prossime al 100%). L'embolia gassosa può anche presentarsi durante interventi chirurgici alla testa e al collo (per es. dissezioni del collo), parto per via vaginale e taglio cesareo, e procedure strumentali spinali. E' stata anche riportata durante trapianto di fegato.
Nella Letteratura medica sono riportati casi clinici di embolie gassose polmonari da anidride carbonica che hanno causato gravi alterazioni patologiche e talvolta morte nei pazienti sottoposti a procedura di colecistectomia videolaparoscopica. Perché l’intervento di rimozione della colecisti ormai si segue quasi sempre per via laparoscopica e per avere una buona visione con la telecamera l’addome deve essere disteso con gas che vengono iniettati nell’addome. Mi sento però di rassicurLa perché sono eventi rari anche se drammaticamente pericolosi. Un’attenta valutazione preoperatoria è in grado di evidenziare situazioni di maggiore rischio ed è per questo un momento fondamentale nel periodo precedente l’operazione. Sono certo che l’anestesista che si occuperà di Lei avrà tutto predisposto non solo per un’attenta valutazione ma anche per qualsiasi evento avverso intraoperatorio. Sicuro di un suo cortese riscontro porgo cordiali saluti ed attendo sue. Può anche utilizzare i mezzi messi a disposizione della piattaforma per una sua valutazione e recensione.

Dr. Baccaro Alessandro
Medico Chirurgo
Specialista in Anestesia e Rianimazione

[#2]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Buonasera
Grazie per il gentile riscontro, molto dettagliato. Da quello che ho capito sono molti gli interventi che potrebbero avere questa grave complicanza.

Non ho ben capito se è possibile prevenirli in qualche modo e se ci sono persone a rischio più alto.

Ultima cosa casi rari in medicina si intende più o meno uno su quanti casi?

Ringraziandola per avermi rasserenato provvedo a inserire il feedback positivo
[#3]
Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Buonasera si esistono condizioni predisponenti sia in termine di tipologia di interventi come nella neurochirurgia sia in termini di pazienti. Infatti i cardiopatici ed i bronchitici enfisematosi nonché gli asmatici sembrano abbiano un rischio maggiore di sviluppare questa complicanza. La prevenzione di tali eventi si ottiene con un’accurata visita pre anestesiologica nonché con una valutazione multidisciplinare sulla scelt anche del tipo di chirurgia da effettuare. Rara in medicina sta ad indicare in genere una malattia e quindi anche una complicanza con una prevalenza inferiore di 5 casi ogni 10000 persone.
La saluto cordialmente
[#4]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Grazie! Preciso ed esaustivo
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Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Ci mancherebbe. A disposizione mi faccia sapere come procede
[#6]
dopo
Attivo dal 2021 al 2021
Ex utente
Buongiorno Dottore,
L'intervento sarà fra parecchi mesi, se il coronavirus lo permetterà, spero, subito prima o subito dopo l'estate, ma le prometto che le darò feedback.

Ne approfitto della sua gentilezza per chiederle un'altra info generica. Ho letto che i farmaci curari usati come miorilassanti durante gli interventi all'addome bloccante anche la respirazione per questo si viene intubati. Ho letto anche che c'è una tempistica ben precisa entro il quale si deve riuscire ad intubare la persona. La la domanda è se ci fossero dei problemi durante questa operazione e non si riuscisse a fare, c'è un antagonista del farmaco curaro che permetta di bloccare l'intervento? E nel frattempo come viene gestita la persona che non si è riuscita ad intubare ma che ha ancora l'effetto dei farmaci miorilassanti?

Grazie
[#7]
Dr. Alessandro Baccaro Anestesista, Algologo, Palliativista 51 9
Buongiorno a Lei. I curari sono farmaci che fanno parte del corredo di farmaci anestetici utilizzati sia in sala operatoria che in terapia intensiva. Ve ne sono di vario tipo e con diverso meccanismo d’azione; sostanzialmente tutti sono in grado di bloccare l’attività muscolare attività che interferirebbe sia con il lavoro del chirurgo che con il lavoro del respiratore che viene utilizzato per garantire la respirazione artificiale in un soggetto in anestesia generale. Tra l’altro sono utilizzato proprio all’atto dell’intubazione per consentire la manovra stessa. Momento topico e di grande importanza clinica che precede l’intervento chirurgico l’intubazione richiede perizia ed esperienza e chiaramente un’attenta valutazione preoperatoria. Per fortuna è una tecnica standardizzata e che si esplica con relativa facilità se in mano esperte. Noi anestesisti siamo sempre in possesso di un antidoto per i nostri farmaci che sono potenti e quindi potenzialmente pericolosi. Quindi per rispondere alla sua domanda si esiste un farmaco in grado di far recedere rapidamente l’effetto del curaro soprattutto dei nuovi curari messi a disposizione dalla ricerca clinica e farmaceutica. E comunque in quel lasso di tempo che intercorre farà addormentamento, il blocco neuromuscolare e l’intubazione l’anestesista deve sempre controllare e vicariare il respiro con la ventilazione artificiale tramite pallone autoespansibile finché non sia completata la manovra di intubazione. Ripeto in mani esperte e con le moderne tecniche l’anestesia ha raggiunto grandi livelli di sicurezza e noi tutti ogni giorno ci adoperiamo per far si che il nostro lavoro sia sicuro ed efficiente. Un caro saluto
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