Asma e inalatori al bisogno

Buongiorno,
parto subito a raccontare la mia (banale) storia: a novembre, cercando di curare un brutto raffreddore che si trascinava da un po', ho provato a fare aerosol col fluimucil e dopo alcuni giorni di trattamento ho avuto un episodio di broncospasmo. Avendo letto che era uno dei possibili effetti collaterali, ho interrotto il tutto pensando fosse stata quella la causa. Successivamente ho avuto altri episodi sporadici, solitamente di sera, che duravano una-due ore. Ho chiesto al mio medico che mi ha detto che poteva essere un qualcosa di allergico (senza mai nominare l'asma), mi ha tranquillizzata e mi ha dato il Foster da prendere al bisogno. Premetto che un anno fa ho fatto il rast su una ventina di elementi, risultando negativa a tutto.
Poi ho fatto un ciclo di due settimane di inalazioni alle terme (per curare un'altra cosa ancora, una rinite vasomotoria che mi causava/causa anosmia da un anno e mezzo) e lì ho avuto un paio di attacchi leggeri e uno più serio: ero fuori a casa di amici e avevo dimenticato l'inalatore in albergo, ma anche se ero un po' spaventata - respiravo molto a fatica - ho lasciato che l'attacco passasse.
Al mio ritorno e fino a metà gennaio ho sempre respirato male, in genere senza prendere nulla e sopportando gli episodi di broncospasmo perchè non li ritenevo gravi. Poi ho avuto una tosse che continuavo ad attribuire al broncospasmo. Ero talmente "abituata" al tutto che quando il 20 gennaio, a seguito di una strana reazione allergica (orticaria, mai avuta), sono andata al pronto soccorso e dagli esami mi hanno trovato una polmonite, mi sono pure sorpresa!
Quindi ho curato la polmonite prendendo anche del cortisone per prevenire gli effetti di ulteriori attacchi allergici - tuttora inspiegati, andrò a marzo da un allergologo - e in quel periodo ho respirato ovviamente benissimo. Una volta guarita, lo pneumologo da quanto gli ho raccontato e dalla diagnosi dell'ospedale (broncospasmo diffuso) mi ha diagnosticato l'asma di livello 3 e mi ha dato il Foster come cura e il Ventolin al bisogno. E fin qui, ho letto che è la terapia più comune.
Ho cercato di non prendere 2 puff x 2 volte al giorno, la dose indicata dallo pneumologo, perchè avevo paura che prendendo subito la dose massima se poi non fosse bastata non avrei saputo cosa fare... Ma dovrò farlo, perchè soprattutto di giorno quando arriva la "scadenza" delle 12 ore, già da un paio di ore prima il respiro "tira". Negli ultimi giorni credo di aver avuto dei leggeri attacchi d'asma, dico "credo" perchè sono durati un'oretta e poi sono passati poco prima di prendere la dose serale di Foster. Ho avuto la tentazione di usare il Ventolin per avere sollievo.

Ecco la domanda: ha senso prendere il Ventolin ogni giorno, se gli attacchi mi si manifestano regolarmente (intorno alle ore 19-20) pur prendendo il Foster? Ci sono controindicazioni? Potrei "assuefarmi" e non avvertire più gli effetti positivi del medicinale?

Scusate la lunghezza, e grazie mille!!
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Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
SE LEI FOSSE VERAMENTE ASMATICA E IL FOSTER (SE ASSUNTO CORRETTAMENTE!!!) NON BASTASSE, BISOGNEREBBE RIVEDERE TUTTA LA TERAPIA ANTI ASMATICA, MAGARI AGGIUNGENDO UN ANTI LEUCOTRIENICO. MA E' VERAMENTE ASMATICA? NON HA MENZIONATO NESSUN ESAME SPIROMETRICO: LO HA EFFETTUATO? SI E' EVIDENZIATO UN DEFICIT OSTRUTTIVO REVERSIBILE CON UNO SPRAY ANTIASMATICO? E' L'UNICA DIAGNOSI CERTA DI ASMA BRONCHIALE.
DA CIO' CHE DESCRIVE EMERGE SICURAMENTE UNA RINITE (E' ADDIRITTURA ANOSMICA!)ALLERGICA (DIMOSTRATO COL RAST), L'ASMA E' TUTTA DA DIMOSTRARE! (SPESSO LE SECREZIONI NASALI CHE COLANO IN FARINGE E LARINGE DETERMINANO, ALL'AUSCULTAZIONE TORACICA, SIBILI CHE POSSONO ESSERE CONFUSI QUELLI DETERMINATI DA ASMA BRONCHIALE E DETERMINARE TOSSE ANCHE MOLTO PERSISTENTE E SENSAZIONE DI DISPNEA, CHE FANNO PENSARE ANCORA ALL'ASMA.
MOLTI SOGGETTI ASMATICI NON SONO ALLERGICI E MOLTI ALLERGICI NON SONO ASMATICI (ANCHE SE AFFETTI DA RINITE).
IL CONSIGLIO E' DI COMINCIARE UNA TERAPIA CHE TENGA SOTTO CONTROLLO LA RINITE: LAVAGGI NASALI CON ACQUA SALINA IPERTONICA SEGUITI DA ANTISTAMINICO CORTISONICO TOPICI (SPRAY NASALI) ED ANCHE ANTISTAMINICO SISTEMICO (ANCHE 1 CP PER 2 VOLTE AL GIORNO). A NASO LIBERO E SE POSSIBILE SENZA ASUMERE IL FOSTER, EFFETTUI UN ESAME SPIROMETRICO CHE SIA DIAGNOSTICO E CHE INDIRIZZI AD UNA CORRETTA TERAPIA.
TUTTE LE VOLTE CHE SI ASSUMONO MUCOLITICI PER AEROSOL (E' IL MODO PIU' CORRETTO DI USARLI), E' BENE AGGIUNGERE UN BRONCODILATATORE (ANCHE ALLE TERME!)

Dr. Vito Di Cosmo ANDRIA
PNEUMOLOGIA TERRITORIALE Barletta-Andria-Trani
Già Pneumologia e Broncologia Ospedale CSS di S G Rotondo

[#2]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
Innanzitutto grazie mille per la risposta, dottore.

La spirometria l'ho fatta in occasione della visita di controllo post-polmonite, ed è risultata normale. Tenga conto però che l'esame è stato fatto un giorno dopo il termine della terapia di cortisone (passando da 2 a 1/2 al giorno, per via di quegli episodi di orticaria di cui non si sapeva la causa, che poi non si sono più manifestati) e di aerosol con breva tre volte al giorno che avevo seguito per più di due settimane. Come le ho detto, in quel periodo respiravo benissimo, persino i turbinati erano sgonfi (lo avvertivo durante i lavaggi nasali che faccio con la bomboletta di acqua termale)

Ad ogni modo la spirometria la ripeterò tra due mesi, appositamente per un controllo per l'asma o quello che è, per cui le chiedo: quanto tempo prima dovrei interrompere l'assunzione di Foster?

Riguardo alla rinite pensavo di chiedere un consulto a parte perchè la storia è lunga, ma preciso che il rast aveva dato esito negativo, quindi NON risultavo allergica a nulla quando ho fatto quegli esami, un anno fa. Per questo al momento l'ipotesi rimane di rinite vasomotoria. Riassumendo, comunque, in quest'ultimo anno ho tamponato la rinite con antistaminici e spray nasale, come ha giustamente detto anche lei: uso l'Avamys, l'unico che pare funzionare (il Nasonex non mi aveva fatto nulla) e che tiene sotto controllo anche da solo i sintomi allergici e la rinite.

Questo per dire che quando tra novembre e dicembre è comparso il broncospasmo non avevo (e non ho tuttora, sto usando una nuova confezione di Avamys da metà dicembre) il naso otturato o con secrezioni di muco, non avevo nulla a parte i problemi di gusto e olfatto e quel raffreddore per cui avevo iniziato il Fluimucil, ma che poi è passato poco dopo. Gli attacchi successivi in cui respiravo a fatica per un paio d'ore e poi tutto tornava normale (spesso di sera), sono stati per me abbastanza inspiegabili. Dopo la polmonite la situazione ora è di nuovo questa, solo che, come le dicevo, se non prendo i due puff di Foster per due volte al giorno mi ritrovo col respiro che "tira" verso il termine delle 12 ore di ogni dose, in particolare quella della sera (quindi tra le 18 e le 20).

Per cui, dicevo, conoscendo ormai bene la mia rinite (e anche considerato che sono stata auscultata da tre medici in occasioni diverse, tra cui la visita al pronto soccorso), sono sicura che si tratti di broncospasmo, perchè il dover fare letteralmente uno sforzo muscolare per tirare l'aria dentro e per buttarla fuori è un problema che non avevo mai avuto prima dello scorso novembre. Più che sibili sento come un rumore di "soffio rumoroso" quando inspiro ed espiro a fatica.

Che poi il broncospasmo non significhi per forza asma, su questo non so proprio... da cos'altro potrebbe essere dovuto, dato che si manifesta in assenza di stimoli particolari?

La ringrazio per il suggerimento sul broncodilatatore nell'aerosol (non contemporaneamente al Foster, però, immagino), lo seguirò! Rimando le altre domande ad un prossimo messaggio per non mettere troppa carne al fuoco. Grazie ancora!
[#3]
Dr. Vito Di Cosmo Pneumologo 1.3k 77 2
LA DISPNEA, RESPIRO NON NORMALE, "FATICA" DURANTE GLI ATTI RESPIRATORI, O SFORZO MUSCOLARE CHE LEI DESCRIVE PER INSPIRARE ED ESPIRARE, POTREBBE ESSERE LEGATA ANCHE AD UN'OSTRUZIONE DELLA VIA AEREA ALTA ( es. edema della glottide) e assai più banalmente ad uno stato ansioso che, riducendo il rilassamento dei muscoli inspiratori, induce a respirare a volumi respiratori molto più alti (ovvero coi polmoni "mezzi pieni" e la gabbia respiratoria già in parte dilatata, più difficile e faticoso da dilatare ulteriormente per inspirare: la dispnea, sintomo assolutamente soggettivo, sembra, in questa situazione, anche più grave che in caso di insufficieza respiratoria conclamata! L'UNICA DIAGNOSI DIFFERENZIALE L'OTTERREBBE EFFETTUANDO UN ESAME SPIROMETRICO IN ASSENZA DI BRONCODILATATORI E CORTISONICI, SE POSSIBILE IN UN PERIODO IN CUI HA SINTOMI.
[#4]
dopo
Attivo dal 2010 al 2014
Ex utente
la ringrazio, Dottore.

l'ansia c'è, indubbiamente, anche se non capisco se sia una conseguenza (io pensavo così) o una causa o tutte e due... cercherò di fare la prossima spirometria interrompendo il foster. nel frattempo si avvicina la mia prima visita da un allergologo (mai fatta, non so bene cosa aspettarmi), vediamo se mi può aiutare a capire se attualmente ho allergie particolari da legare sia alla rinite (che al momento non mi dà sintomi, a parte l'anosmia) che all'asma.

grazie ancora, nel caso brancolassi ancora nel buio le chiederò nuovamente un parere.
buona giornata!
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