Acufeni e nuove terapie

Buongiorno,
sono un ragazzo di 29 anni (prov. di Milano) e da qualche mese (circa 4) avverto all' orecchio sinistro (o almeno così mi pare) un "fischio" continuo e molto fastidioso.
Mi era capitato in passato di avvertire tale fischio all uscita della discoteca prima di addormentarmi, ma al mattino seguente tutto svaniva...mi sono "autoconvinto" di avere sempre avuto tale fischio ma ora che ne ho preso davvero coscienza (sino all anno scorso non sapevo neanche dell esistenza degli acufeni, quando sono stati diagniosticati a mia madre) è diventato un pensiero fisso, che mi porta nervosismo, cambiamenti d umore, intolleranza ai rumori ecc...insomma non vivo più serenamente, soprattutto nell ultimo mese in cui ho anche effettuato il lavaggio delle orecchie (per escludere eventuali tappi di cerume)...non è cambiato nulla, anzi sembra sempre peggiorato.

a tale proposito ho prenotato una visita specialistica da un Otorino per fine Luglio.

Navigando su internet ho cercato di informarmi ed ho trovato informazioni a volte contrastanti. Mi piacerebbe ricevere la vostra opinione in particolare su una "teoria" che ho visto essere (forse) un pò in controtendenza con i protocolli "ufficiali".
In pratica questo medico sostiene che in molti casi la comparsa e la persistenza degli acufeni, con o senza sordità associata, è direttamente determinata da una disfunzione idromeccanica reversibile nell'orecchio interno, causata da un eccesso di liquidi cocleari (idrope), per la quale esistono valide possibilità di trattamento in tempi brevi. Anche qualora l'acufene sia in effetti espressione di alterazioni irreversibili, mediante altri trattamenti (in particolare la Tinnitus Retraining Therapy - TRT o trattamenti farmacologici sul sistema nervoso centrale) è comunque possibile ridurre o eliminare il fastidio percepito dal paziente-->anche se la TRT (da lui per altro modificata in TNT, tinnitus noise treatment, credo non solo nel nome)viene lasciata in secondo piano a favore della terapia della disfunzione idromeccanica reversibile.

vi allego il sito dove ho trovato queste informazioni (sperando non sia in contrasto con le regole del sito), ove le spiegazioni si fanno troppo complicate per me (non sono un medico)
http://www.orl-online.com/patologie/acufeni.html
Spero mi saprete dare delucidazioni in merito. Sono nuovo agli acufeni e mi sembra di aver capito (questo è quello che hanno detto a mia madre)chel unica cosa da fare sia abituarsi agli acufeni...debbo onestamente dire che io proprio non ci sto riuscendo.

vorrei ringraziarVi tutti anticipatamente. Credo che questo servizio sia davvero molto utile!
Cordiali Saluti,
Remo
[#1]
Dr. Stefano Brambilla Foniatra 82 2
Gent. Utente,

Anzitutto, prima di pensare al trattamento, è assolutamente opportuno che venga posta una diagnosi e che vengano effettuati una serie di accertamenti, atti ad escludere una serie di patologie che si associano ad acufene. Solo al termine di tali accertamenti (che includono una visita ORL, esami audiometrico ed impedenzometrico completi, riflessi cocleo stapediali, eventuale ABR, valutazione ed eventuale monitoraggio della pressione arteiriosa, rinoscopia anteriore ed eventuale rinoscopia a fibre ottiche, visita ortodontica, esami ematochimici appropriati) si può porre diagnosi di acufene idiopatico (che rappresenta la maggior parte dei casi di acufene).

Quanto alla terapia, allo stato attuale non esistono soluzioni che possano portare alla definitiva scomparsa dell'acufene stesso. Verò è che, fortunatamente, la maggior parte degli acufeni generano abitudine. Tale abitudine avviene spontaneamente, senza particolari sforzi da parte del soggetto (lei, in altre parole non deve "riuscire" ad abituarsi all'acufene stesso: è un fenomeno che avviene da se). In una piccola percentuale di casi tale abitudine non si instaura e l'acufene viene inconsciamente vissuto come un "campanello d'allarme" che, generando ansia e preoccupazione ogni qual volta viene percepito, tende a recare molto fastidio al soggetto che ne è affetto.
Quando questo accade occorre una valutazione ancor più attenta di quali possano essere le cause di questo mancato adattamento al sintomo. Qualora non si trovassero cause specifiche entra in gioco la TRT, una terapia riabilitativa, mirata non a risolvere l'acufene, ma a facilitare l'insorgenza di abitudine allo stesso.
Si tratta di un trattamento "impegnativo", sia in termini temporali, sia in termini economici e, personalmente, lo lascio come ultima carta da giocare, nel limitatissimo numero di pazienti che proprio non tolerano di convivere con il sinomo in questione.
Prima di essa esistono una serie di trattamenti farmacologici che possono notevolmente alleviare l'acufene o quantomeno i diturbi da esso indotti.

Per quanto mi riguarda ritengo che alterazioni idromeccaniche dell'orecchio interno non possano essere chiamate in causa (a meno di una evidente malattia di Meniere - della quale tra l'altro l'acufene rappresenta uno dei sintomi principali, ma non il solo).

Le segnalo, ma solamente a scopo di completezza, un nuovo trattamento a base di onde elettromagnetiche a bassa frequenza, che rappresenta l'evoluzione del classico trattamento a base di correnti TENS. Non esistono studi scientifici che possano comprovarne l'efficacia, nè ci si può basare sulla personale esperienza dei singoli specialisti che hanno avuto a che fare con questo tipo di trattamento (in quanto è stato introdotto solo di recente in Italia). Secondo i produttori dell'apparecchio in questione, naturalmente, si tratta di un trattamento estremamente efficace, tanto che gli stessi parlano addirittura di un 55% di esiti positivi (anche i acufeni di vecchissima data). Nulla dimostra scientificamente tale dato, ma è certo che, se così fosse, si tratterebbe della terapia più efficace al momento sul mercato. Non le fornisco ulteriori informazioni sul prodotto perchè non credo sia deontologicaente corretto pubblicizzare un prodotto su un forum pubblico, ma se mi scrive una email le darò notizie più dettagliate, nel caso volesse provarlo.

In ogni caso le ripeto il suggerimento di rivolgersi al suo otorino per una diagnosi completa, prima di pensare a qualsivoglia forma di trattamento.

Cordiali saluti.

- Stefano Brambilla -
www.facebook.com/foniatria
www.facebook.com/vocologia

[#2]
Dr. Gianni Sulis Otorinolaringoiatra 58
Mi limito a dare una risposta esattamente identica a quella data per un caso precedente, invitando a riflettere su ciò che significa sopportare un acufene ed avere abitudine; in neuroscienza la abitudine viene definita come "L'estinzione del riflesso al persistere dello stimolo senza rinforzi" il che significa che l'acufene considerato stimolo minaccioso dal cervello viene ricategorizzato in automatico come segnale privo di importanza che perde la sua intrusività. Questo è ciò che fa il counseling + terapia del suono e questo è comprovato a livello internazionale!! In pratica non è importante che l'acufene ci sia ma che diventi per il nostro cervello come avere un paio di occhiali. Il costo poi non è assolutamente proibitivo considerando che esistono in commercio ottimi generatori sonori del costo di circa 400 €, pertanto facendo due calcoli la spesa non va oltre i 1300-1400 €, magari dilazionati con le aziende a cui ci si rivolge ( pensate a quanto costano i trattamenti odontoiatrici!!). Ciò che conta a mio parere è la preparazione di chi pratica la TRT, l'esperienza, il tempo, la convinzione del paz, il rapporto medico paz. E' per chi la fa sicuramente una terapia molto impegnativa ma che dà grandi soddisfazioni e libera o migliora l'esistenza di tanti paz. con questi problemi.


La TRT si propone di indurre abitudine all'acufene a prescindere dalla causa, che ovviamente va studiata!! Il fastidio dell'acufene va collocato nella categorizzazione che il cervello ha effettuato sul segnale acufene inserendolo tra i suoni negativi, e non neutri, mediante un meccanismo basato sui riflessi condizionati. Da questo momento in poi il processo è automatico e non è possibile abituarsi volontariamente ad un segnale che il cervello ha settato come segnale minaccioso, in ogni caso sarà sempre una sopportazione e non un abitudine, con la differenza che la sopportazione è un meccanismo volontario mentre l'abitudine è un meccanismo automatico indipendente dalla volontà. In mani esperte e con un buon counseling la TRT permette di avere splendidi risultati ottenendo il processo di decondizionamento che porterà il cervello a riclassificare l'acufene tra i suoni neutri, privi di significato, e contro cui non viene "montata" una risposta di all'erta da parte del sistema nervoso autonomo responsabile del fastidio.

Gianni Sulis Cagliari

Gianni Sulis

L'acufene (o tinnito) è un disturbo dell'orecchio che si manifesta sotto forma di ronzio o fischio costante o pulsante. Scopri i sintomi, le cause e i rimedi.

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