I rischi connessi

Sono un uomo di 54 anni, 180cm 97Kg, da quando avevo circa 24 anni ho sempre avuto una pressione diastolica intorno ai 90 mmHg., mentra la sistolica nei limiti; ho sempre avvertito doloretti diagnosticati sempre come intercostali, tachicardia, e onde vibrazionali al costato; praticando uno sfregamento sul petto tali sintomi miglioravano. Da circa un anno in cura con atenololo, con cui la tachicardia e' cessata, ipertensione diastolica contenuta nei limiti. Nel frattemp e da alcuni anni frequento palestra ove faccio attivita' cardio aerobica e solo qualche attrezzistica di poca intensita'. A maggio di quest'anno ho dovuto modificare la terapia, in quanto insufficiente, aggiungendo amlodipina 50mg 1 cp al di con 1/2 di atenololo. A seguito di ecocardiogramma color doppler 2D, sotto consiglio del mio medico curante, e' risultato:
Camera ventricolare sinistra di dimensioni normali (EDD 5.1 cm) con spessore settale (1.15 cm) ai limiti alti e spessore parietale (1.0 cm) nei limiti della norma. Nei limiti la contrattilita' parietale. FE del VS nella norma: stimata 65%. Mitrale normocinetica: al CD lieve jet da rigurgito sistolico (+/++++) con inversione del rapporto E/A. Bulbo aortico lievemente ectasico (4.3 cm). Modesta ectasia dell'aorta ascendente (4.7 cm). Semilunari aortiche normocinetiche. Atrio sinistro nei limiti come dimensioni (3.7 cm). Sezioni destre di dimensioni nei limiti della norma. Minimo jet da rigurgito tricuspidale con pressione polmonare nei limiti della norma.
Conclusioni: Ectasia aortica
Ho fatto poi una Tac spirale che ha confermato l'ectasia di cui sopra, ove si risalta solo che al massimo la ectasia e' di 4.7 cm, senza parlare di ectasia del bulbo, ma che si vede nell'immagine ricostruita dell'aorta ascendente. Vorrei sapere se si puo' diagnosticare con questo la causa del problema dilatativo e se si puo' valutare il trend trascorso di progressione, della causa della diastolica alta (rigurgito valvola mitralica?), e se e quando presumibilmente dovro' far intervenire chirurgicamente per contenere l'ectasia ed i rischi connessi. Ringrazio anticipatamente per la risposta
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Dr. Carmine Maccarone Cardiologo 9 2
L'ECTASIA DELLA RADICE AORTICA E' DA RITENERSI RELATIVA ALLA CONDIZIONE CLINICA DI IPERTENSIONE ARTERIOSA EO ALLA PRESENZA CONCOMITANTE DI ANOMALIA DEL "CEMENTO" DELLA PARETE VASALE CHE NE CONDIZIONANO LA DILATAZIONE . NON RIENTRA, ALLO STATO ATTUALE, NEI PARAMETRI " CHIRURGICI" E PERTANTO CONSIGLIEREI SOLO DI CURARE BENE LA PRESSIONE ARTERIOSA, DI EVITARE SFORZI (IN PALESTRA E NELLA VITA QUOTIDIANA) DI TIPO ISOMETRICO E DI CONTROLLARE A 6 - 8 MESI UN ECOCARDIOGRAMMA PER VALUTARE IL GRADO DI PROGRESSIONE DELLA DILATAZIONE ( CONTROLLEREI ANCHE SE LA VALVOLA AORTICA E' NORMOCONFORMATA O DISPLASICA ; NELL'ULTIMA IPOTESI IL "LIMITE DI GUARDIA" PER L'INTERVENTO CARDIOCHIRURGICO SAREBBE PIU BASSO) E COMUNQUE SUPERIORE AL VALORE ATTUALE. SALUTI.

Dr. Carmine Maccarone
Specialista Cardiologo L'Aquila

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Attivo dal 2008 al 2008
Cardiochirurgo
Una dilatazione dell'aorta ascendente di 47 mm è da monitorare attentamente nel tempo ripetendo un ecocardio transtoracico tra 6 mesi. In caso di dubbia presenza di valvola aortica bicuspide, utile eseguire un ecocardio transesofageo: se si conferma la bicuspidia aortica, è già presente l'indicazione chirurgica alla sostituzione dell'aorta ascendente. In caso di valvola aortica normoconformata (cioè a tre cuspidi), richiedere una consulenza cardiochirurgica quando il diametro dell'aorta ascendente dovesse essere 50 mm o maggiore di 50 mm.
La pressione arteriosa non deve supoerare 120/80. Niente sforzi intensi, praticare moderata attività fisica.

Distinti saluti
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dopo
Utente
Utente
Ho in corso attualmente terapia anche con losartan 50mg una cp al di la sera; pressione diastolica piu' controllata; puo' creare problemi di scompenso a lungo andare, anche riguardo alla valvola aortica riguardo a calcificazioni (assumo quotidianamente omega 3 in cp)
Grazie
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Attivo dal 2008 al 2008
Cardiochirurgo
Continui con la terapia indicata.
Cordiali saluti
Ipertensione

L'ipertensione è lo stato costante di pressione arteriosa superiore ai valori normali, che riduce l'aspettativa di vita e aumenta il rischio di altre patologie.

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