Intervento aorta e valvola

buongiorno,
a mio padre ottantenne e tutto sommato in buona salute (è attivo e lavora ancora) a seguito di un ricovero per un tia è stato diagnosticato:
dilatazione aneurismatica radice 50 mm e della porzione ascendente 56-57 mm e stenosi aortica severa.

Ora abbiamo già consultato due cardiochirurghi e due cardiologi che ovviamente hanno detto che è da operare.

L'operazione è stata prenotata in una clinica nel capoluogo della mia regione, su consiglio del medico curante (onestamente non vogliamo andare fuori sia per il disagio e sia perché ci hanno detto che interventi di questo tipo se ne fanno molti nei nostri ospedali).

il cardiochirurgo che lo dovrebbe operare ha parlato di un rischio di poco più del 3 % dell'operazione che sarà fatta con una tecnica mini invasiva.
ha detto che lui sta bene coi reni e che l'operazione è seria ma non è delle più difficili.
ora mio padre, per tutta una serie di ragioni, ha una paura matta a operarsi.
quello che non ho avuto modo di capire bene, perché durante le visite con il cardiochirurgo ho evitato di chiedere per non impressionare mio padre che è molto emotivo:concretamente cosa può andare storto in questo intervento e quali conseguenze si possono avere?

io ho detto a mio padre che non operarsi è più rischioso di operarsi perché se gli va "bene" non operando può morire improvvisamente, ma se gli va male può restare allettato.

mi date qualche spiegazione più dettagliata dei rischi dell'operazione e della scelta di non operarsi?
grazie in anticipo.
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Dr. Daniele Merlo Cardiochirurgo, Medico di medicina generale 183 11
Gentile Signora, per parlare dei rischi andrebbe approfondita la situazione generale di suo padre e andrebbe capito cosa e come hanno intenzione di intervenire. In ogni caso suo padre ha indicazione all'intervento sia per la valvola aortica stenotica che per l'aneurisma dell'aorta ascendente. Sicuramente sono due condizioni che lasciate senza intervento possono portare a morte improvvisa e soprattutto se suo padre è in buone condizioni vanno trattate chirurgicamente.
Cordialmente

Dr. Daniele Merlo