Fibrillazione atriale permanente

mi chiamo Paolo Sartori, ho 54 anni (01/08/1962) e abito a Treviso.Ho letto su il curriculum su internet. Mi scuso in anticipo per il disturbo
Sono stato ricoverato il 12/04/2015 preso la struttura complessa di cardiologia a Treviso per fibrillazione atriale con rapida risposta ventricolare e la scoperta di un difetto interventricolare acquisito (tipo cavale superiore). E stato inpossielettrica ed avvenuta efficacemente. Ho iniziato la terapia con bisoprololo 2,5 mg, ramiprimil e warfarin, previ plurimi controlli di INR.
Il 22/07/2015 sono stato operato presso la cardiochirurgia di treviso per difetto interatriale tipo seno cavale superiore con vena polmonare superiore di destar sbocca in atrio destro, insufficenza della tricuspide secondaria di grado severo, FE 45% e NYHA 3. Sono stato sottoposto all' intervento di chiusura di difetto interatriale e re direzionamento della vena polmonare di destra in atrio sinistro con patch pericardico bovino e riparazione della valvola tricuspide mediante anello artificiale di edwards.
Successivamente sono stato trasferito a motta di livenza per il primo ciclo riabilitativo è ricomparsa la fibrillazione atriale e dopo un efficace cve in data 07/08/2015, posto in terapia con bisoprololo ed amiodarone, sospeso dopo due giorni per comparsa di BAV COMPLETO CON CONDUZIONE 2:1. Inoltre e stato ridotto la dose di bisoprololo ad 1,25 mg-
Durante il secondo ciclo riabilitativo, è semplicemente stato aumentato la dose di bisoprololo a 3,75 mg poiche presentava della tachicardia sopraventricolare, migliorando il controllo della frequenza.
Sono seguito a treviso dal dottor Baldessin. Dopo tre mesi, ho sospeso il warfarin.
Il 21/02/2017, mi sono sottoposto ad un ecocardiogramma color doppler di controllo, che ha evidenziato fibrillazione atriale a frequenza cardiaca media normale. Ventricolo sx con cavita spessore e cinetica parietale globale e segmentaria nei limiti della norma
DTD 52 MM DTS 34 MM SIV 10 MM PP 08MM FE 64%
Atrio sx nettamente dilatato ( diam 46x84 mm) presenza seno coronarico spiccatamente dilatato diam 22 mm, come da persistenza della vena cava superiore sinistra; setto interatriale con patch a chiusura di DIA senza shunt residuo.
Valvola aortica regolarmemte tricuspide dimensioni aorta ascendente bulbo 41 mm e aorta ascendente 42 mm lembi mitralici regolari con flusso diastolico transvalvolare senza evidenza di attivita meccanica sinusale.
ventricolo dx lievemente dilatato lievemente ipocinetico senza peraltro alterazioni maggiori della cinetica zonale; atrio dx moderatamente dilatato.
sono stato visitato dal dottor Baldessin il 24/02/2017 e ha affermato la cronicizzazione della fibrillazione atriale per cui sono in terapia con pradaxa dal 02/03/2017
il 19/04/2017 sono stato visitato anche dal dott Olivari Zoran il primario della cardiologia che ha confermato la diagnosi di fa permanente e la dose di bisoprololo e stata divisa 2,5 mg il mattino e 1,25 mg la sera.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Guardi, la cardioversione elettrica non è una terapia risolutoria per le aritmie, dato che è in grado solo di far passare il problema, ma non ha alcuna a capacità nell'ostacolarne il ritorno. I farmaci assunti dopo la cardioversione hanno come obiettivo quello di prevenire le ricorrenze, ma sono gli antiaritmici (come l'Amiodarone che purtroppo non ha potuto fare, anche per un'associazione con betabloccanti che peggiora la conduzione AV) ad avere questa capacità. Il betabloccante ha scarso effetto antiaritmico e spesso trasforma episodi di FA sintomatica in FA senza sintomi per effetto della riduzione delle frequenze durante la fibrillazione. Questo facilita l'evoluzione nel tempo del problema (che di per sé ha una tendenza alla cronicizzazione). Se le dimensioni atriali sinistre due anni fa erano meno importanti di quelle attuali sarebbe stato opportuno tentare una procedura di ablazione transcatetere con RF, che attualmente ha scarsa indicazione per scarse possibilità di risultato positivo, visto che l'atrio è fortemente dilatato. La terapia anticoagulante in cronico va attentamente valutata in base al valore del CHADSvasc score che può essere calcolato dal suo cardiologo di fiducia (se il valore supera 2 è necessario anche scoagularla).
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
C e qualcosa che si puo fare? O rimarra cosi per sempre l atrio due anni fa era di 42 mm ora 46.... Mercoledi mi rivolgero ad un medico aritmologo di padova.... Cosi sto male mi manca il fiato e sono molto stanco
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Le dimensioni atriali non sono espresse da un valore lineare, ma dal volume (e 46 mmx 84 mm che sono i dati che lei riporta significa un importante incremento volumetrico). La sua aritmia andava trattata in maniera interventistica prima...ora è stata definita permanente (che significa che non può più essere interrotta in alcun modo) perché non conviene più tentare di farla passare....
Vanno solo messe sotto controllo le sue potenziali conseguenze, sul cervello (con eventuale terapia anticoagulante se necessaria, come le avevo già detto) e con terapia medica diretta al controllo delle frequenze validata da un Holter ECG ogni 6 mesi (al fine di verificare le frequenze medie delle 24 h). Un Ecocardiogramma annuale è utile per verificare la stabilità della struttura e funzione del cuore.
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Mi scuso e possibile che l aritmologo di padova a cui ho mandato la stessa mail e mi ha risposto che ha bisogno di visionare tutta la documeentazione mi possa proporre qualcosa? E possibile cambiare il betabloccante affinche non crei problemi con l amiodarone? O c e qualche altro farmaco? O un modo per ridurre l atrio sinistro? Il mio peso e altezza possono interferire con lemisure dell atrio?
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Se lei ha una FA permanente non deve assumere più l'amiodarone (che è un farmaco per prevenire gli episodi di FA e non per controllare le frequenze). Non ci sono modi per "ridurre" l'atrio sinistro. Peso e altezza non influenzano valori così patologici delle dimensioni atriali.
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dopo
Utente
Utente
Mi scuso se insisto... E stata dichiarata prima cronica e poi permanente spero solo che si possa trovare una soluzione magari tentare una cardioversione farmacologica... L amiodarone mi e stato prescritto una volta solo con il betabloccante e qualxhe giorno che mi alzo con dei capogiri edolori ovunque nel corpo
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
A questo punto mi sento di doverle chiedere di prestare bene attenzione a quanto noi scriviamo. Cronica e permanente sono sinonimi. Quel che poteva esser fatto (ammesso che qualcosa si potesse fare) andava fatto prima, perchè ora è tardi. La cardioversione (farmacologica o elettrica che sia) non ha alcun razionale nel suo caso perchè le probabilità di mantenimento del ritmo sinusale sono bassissime. Per il resto lei deve far riferimento al suo cardiologo di fiducia perchè noi a distanza non possiamo esercitare la medicina.
La mia consulenza finisce qui.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
E il betabloccante dopo l intervento mi dava bradicardia notturna con battiti anche a 38