Aritmie e studio elettrofisiologico. certezze?

Buongiorno e grazie per il servizio che fornite. Vi riporto di seguito la mia problematica.

Nell'ottobre del 2007 quindi quasi due anni fà, in pieno riposo ed alzandomi dal divano ho sentito una forte botta al cuore a cui è seguita una tachicardia forte non sò se per la paura di quella botta o se per conseguenza fisica. Chiamando subito la guardia medica (era di sabato) anno minimizzato la cosa dicendomi di calmarmi e di prendere delle goccie di ansiolitico di cui io faccio uso. Dopo circa una ventina d minuti tutto è tonato normale.

A seguito di quell'episodio ho eseguito diversi accertamenti (holter 24 h, prova da sforzo, ecocardiocolordoppler), risultati negativi.

Mi sono un pò calmato ma nel marzo del 2008, quindi circa 5 mesi dopo, al lavoro, mentre mi alzavo dalla sedia ho sentito una botta, un tuffo forte a cuore ed è ripartita la tachicardia. Questa volta, visto che avevo anche sensazioni di dispnea, ho chiamato personalmente il mio cardiologo che mi ha consigliato di recarmi al prono soccorso o chiamre il 118. Quando sono arrivati con l'ambulanza, dopo essere arrivato in ospedale, la situazione si era calmata e quindi l'ecg è risultato regolare.

A quel punto sono caduto in uno stato di ansia e paura che mi ha portato da uno psichiatra, ma, ho deciso di consultare un aritmologo del san filippo neri di Roma che mi ha detto che se volevo togliermi tutti i dubbi e le paure potevo eseguire uno studio elettrofisiologico.

A giugno dello scorso anno ho eseguito (le lascio immaginare la mia ansia) lo studio elettrofisiologico risultato anch'esso negativo a parte il fatto che mi avevano provocato una fibrillazione che però si è risolta spontaneamente filbrillazione che mi hanno assicurato provocabile solo in maniera strumentale.

Dopo aver fatto tutte queste analisi il mio cardiologo mi ha detto che avevamo fatto anche più di quanto possibile e che il motivo di tali crisi era di origine psicogena. Ora ho eseguito diverse sedute psicologiche ma nonostante questo la mia attenzione si focalizza sempre sul cuore, ho na paura incredibile e molto spesso ho delle sensazioni stranissime al cuore, battiti doppi, la sensazione che il cuore si fermi, vuoti di battito. Cosa mi consigliate?


Grazie mille in anticipo per la vostra eventuale risposta

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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, è probabile che ciò che lei ha lamentato, siano state effettivamente crisi parossistiche (ossia ad improvvisa insorgenza ma di breve durata)di tachicardia, che se su base ansiosa hanno purtroppo difficile risoluzione. Potrebbe essere indicata una terapia anti-aritmica, se non praticata, così come una blanda terapia ansiolitica. Tuttavia, qualunque decisione terapeutica spetta al suo curante.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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Dr. Massimo Tidu Cardiologo 1.4k 49 2
Gentile utente:
Lei ha eseguito quello che noi chiamamo il "gold standard" ossia l'esame migliore per poter valutare la presenza di eventuali aritmie, che in genere si riserva a casi particolari perchè non scevro da pericoli (un po' come la coronarografia quando si ha il sospettod ella presenza di una malattia delle coronarie). Vista la negatività di tale esame (in concomitanza con l'holter, l'eco e la prova da sforzo), io direi che il suo cuore è stato studiato in maniera sufficientemente ampia per poter dire che i suoi sintomi non dovrebbero essere legati ad una cardiopatia.
A disposizione per ulteriori consulti

Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it

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dopo
Attivo dal 2009 al 2009
Ex utente
Grazie ad entrambi per l'immediata e cortese risposta.
Per quanto riguarda la terabia stò prendendo dei betabloccanti (2 compresse al giorno di sequacor 1,25 mg) e prendo anche degli ansiolitici (paroxetina e prazepam).