Dolore al petto prolungato

Salve. Sono un ragazzo di 25 anni che pratica da tempo attività sportiva minimo 4 volte la settimana. Tuttavia sono anche un fumatore da anni,anche se non in misura eccessiva,e da poco ho effettuato delle analisi del sangue riscontrando alti livelli di colesterolo (240) e uricemia(7,anche se con questa combatto da anni). Da ormai una ventina di giorni sono assillato da dei dolori al petto che variano in localizzazione,anche se sempre a sinistra (esterno petto di fianco al capezzolo,sotto il pettorale a metà tra il capezzolo e lo sterno e sullo sterno). Possono essere o delle sensazioni di oppressioni prolungate oppure delle fitte forti che m'inducono,nella maggior parte dei casi,calore al viso o propagazione alla scapola sinistra,molto raramente al braccio.
So di essere una persona ansiogena,l'anno scorso mi erano capitati episodi simili (anche se per meno tempo) e mi ero sottoposto ad una visita ospedaliera che aveva escluso qualsiasi cosa,eccetto un eventuale reflusso gastroesofageo. Inoltre ad ottobre ho effettuato la visita medico sportiva con esiti positivi,e nel frattempo continuo regolarmente ad effettuare attività fisica (sollevamento pesi e calcetto,entrambi senza problemi apparenti).
Dal momento che ho studiato per università le varie patologie cardiache,sarei restio a pensare che un cuore malato non si aggravi sottosforzo, e quindi tendo ad escludere eventuali complicanze. Ieri sono stato dal medico di famiglia che li ha classificati come dolori intercostali e mi ha prescritto una ecografia completa dell'addome (visto che soffro molto spesso di difficoltà di digestione). Sarei tentato di recarmi ad un pronto soccorso per un ECG,perlomeno per calmare l'ansia, ma non vedo l'utilità di un ecg di qualche secondo in confronto ad un holter.
Perciò vi chiedo qualche consiglio su come affrontare,medicalmente e psicologicamente parlando, questi miei problemi.
Saluti.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
I dolori che lei riferisce NON sono tipici del colte cardiaco.
Certo è che sei lei continua a fumare ciò significa che non può essere preoccupato del suo cuore, ne' del cancro...
Per ciò che concerne i livelli così alti di ipercolesterolemia se questi persistessero nonostante una dieta che il suo Medico di famiglia saprà senz'altro consigliarle, è opportuno che lei assuma farmaci per ridurre tali valori ( controlli anche le frazioni HDL, LDL ed i trigliceridi).
ma, le ripeto, se fosse davvero preoccupato della sua salute smetta di fumare. Ora, non domani.
Cordialità
Cecchini
www.cecchinicuore.org

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta. Effettivamente sto valutando seriamente di smettere,o perlomeno di limitarle al post pasto, che tra l'altro è quello che sto già facendo.
Per l'ipercolesterolemia il dottore mi ha consigliato una dieta povera d'olio e alcool(e altro) e momentaneamente sto assumendo dell'omega3 in pillole.
L'Hdl e l'Ldl sono nella norma,anche se il primo è poco sopra soglia (46 mi sembra).
Le posso chiedere gentilmente da cosa capisce che i sintomi che descrivi non sono cardiaci,e in caso cosa sono(dolori intercostali,ho anche pensato ai polmoni....)?
la ringrazio anticipatamente.
Saluti,
Corrado.
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Guardi l'olio non le aumenta la colesterolemia, così come l alcool le aumenterebbe i trigliceridi ma poco o nulla la colesterolemia. Se davvero lei avesse valori così elevati di colesterolo totale le confermo quanto suggerito prima..
Il limitare il fumo non è linearmente correlato alla limitazione del rischio.
Per ciò che concerne la mia interpretazione dei suoi dolori sarebbe piuttosto lungo, noioso ed anche inutile spiegarle il perché tendo ad escludere l origine cardiogena. Si rassereni, tuttavia. E smetta di fumare, ora, oggi.
Cordialità.
Cecchini
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