Frequenza cardiaca e pressione arteriosa dopo ecg da sforzo

Ho 50 anni e la mia pressione arteriosa fino a tre anni fa era normalissima: 120/70. Poi ha incominciato ad avere dei piccoli rialzi fino a raggiungere 130/85 con una frequenza cardiaca di 80-90 b/m a riposo.
Premetto di avere un nodulo tiroideo di natura fredda, non vascolarizzato e di pochissimi mm che ho sempre sotto controllo con ecografia annuale ed esami clinici per gli ormoni tiroidei che fortunatamente sono sempre risultati nella morma.Non prendo farmaci per questa patologia.
Ho consultato quindi un cardiologo che mi ha consigliato attività fisica e l'assunzione ogni mattina di una compressa di Fisiotens 0,4 che puntalmente ho preso per quasi due anni.
Ma non ho ottenuto grossi risultati anche se ho associato al farmaco anche attività fisica per 2/3 giorni la settimana percorrendo complessivamente circa 30 km.
Il 9 novembre u.s. mi sono sottoposto, per un mio controllo e di mia iniziativa, ovviamente parlandone anche con il mio medico di base, ad un ECG da sforzo al cicloergometro con i seguenti risultati:
RIPOSO F.C.90 b/m
P.A.130/85
DURANTE LO SFORZO
25 Watt F.C.110 P.A.140/95
50 Watt F.C.130 P.A.150/100
75 Watt F.C.135 P.A.150/100
100 Watt F.C.142 P.A.160/100
125 Watt F.C.154 P.A.180/100
DURANTE IL RECUPERO
1Min. 25 Watt F.C.130 P.A. 150/90
3Min. 0 Watt F.C.100 P.A. 110/80
CONCLUSIONI
Motivo interruzione della prova: raggiunti limiti di FC in assenza di sintomi e modifiche ECGgrafiche degne di nota.
Sporadici BEV monomorfi
Rapido incremento cronotropo con lento recupero
Profilo pressorio bordeline
Test massimale NEGATIVO per ischemia miocardica indotta al carico di lavoro raggiunto.

Il 21 novembre u.s.mi sono recato da un nuovo cardiologo per sottoporgli l'esame e mi ha riferito che il tutto era ancora nella norma visto anche l'età ed una certa familiarità all'innalzamento pressorio, mia madre ottantenne infatti soffre di questi disturbi, prescrivendomi mezza compressa di Lobivon 5mg ogni mattina e per 10 gg poi a controllo.
Pertanto chiedo a voi un consulto su questo mio quadro clinico che spero di aver esposto in maniera esaustiva, e se è il caso di continuare ad assumere i medicinali prescrittimi, anche perchè non ho un ottimo rapporto con i farmaci.
Grazie per tutto quello che farete per me.
[#1]
Dr. Daniele Gabrielli Cardiologo 35 1
Ero tentato da non risponderle a causa della sua eccessiva preoccupazione per i descritti “piccoli rialzi fino a raggiungere 130/85 mmhg” ma ho deciso di farlo nella speranza di contribuire a rassicurarla.
Il test ergometrico, effettivamente, documenta un profilo pressorio lievemente alterato. Quel 100mmhg di valore diastolico da 50 Watt sino all’acme del test, è effettivamente un po’ superiore al normale (ma niente di più!).
Si è comportato bene il collega prescrivendole il Lobivon (soprattutto per la FC pretest di 90 b/m e la presenza di sporadiche extrasistoli ventricolari) e rivalutando il tutto a breve.
Il mio consiglio è quello di ripetere nuovamente la funzionalità tiroidea, eseguire un ecocardiogramma per valutare gli spessori parietali e stabilire la “cronicità” di un eventuale profilo ipertensivo, eventualmente accompagnato da un esame del fondus oculi.
Nell’attesa di eseguire questi esami, può proseguire con fiducia la terapia del collega.
Da controllare ma rimanga sereno.
Cordiali saluti

Dott. Daniele Gabrielli
Specialista in Cardiologia

[#2]
Dr. Ugo Miraglia Cardiologo 1.1k 25
up per il dott. Gabrielli !


P.S.
grande cardiologo...

Dott. Ugo Miraglia