Un blocco atrioventricolare

salve, sono un uomo di 55 anni .circa 6 anni fa ho iniziato a soffrire di periodici episodi di capogiro e stordimento, e durante questi momenti il cuore batte con forza ma lentamente. ho fatto un elettrocardiogramma ma è risultato normale, e il medico mi ha consegnato un holter. da qui ha visto che vi sono episodi di blocco atrioventricolare di 2 grado( piu precisamente blocco AV 2:1) durante questi episodi che durano 3-4 minuti la frequenza atriale era di 66 battiti mentre quella ventricolare 33. il medico mi ha prescritto l'atropina.dopo circa 6 anni ho inziato a soffrire di svenimenti riprendo conoscienza subito ma rimango un po stordito e ho battiti molto bassi. mi riconsegnano l'holtere che mette in evidenza la presenza di un blocco atrioventricolare di 3 grado. mi è stato impiantato un pacemeker a richiesta. ora volevo chiedere a voi dottori, perchè il battito era cosi forte durante gli episodi di blocco di 2 grado e poi perchè l'atropina preveniva i blocchi di 2 grado? e poi perchè è meglio un pacemeker a richiesta di uno che stimola i ventricoli con una frequenza fissa? aspetto vostre notizie
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Dr. Aniello Ascione Cardiologo 129 5
Le rispondo rapidamente ed in modo semplificato:
in corso di blocco atrioventricolare il riempimento ventricolare è maggiore ed il battito ha più forza.
l'atropina aumenta la frequenza cardiaca più delle volte riducendo il grado di blocco,ma in modo temporaneo.
Il pacemaker on demand permette una funzione cardiaca più fisiologica.
Cordiali saluti
Dr.Ascione

Dr. A.Ascione