Convalescenza post infarto ed attività sportiva/lavorativa

Salve e complimenti per il sito e per l'impegno che mettete nel rispondere ai quesiti dei pazienti.
In breve , ho 34 anni ed ho appena sofferto di un attacco di IMA con angioplastica ed innesto di due stent medicati su marginale ottuso della circonflessa sx e sulla dx all'altezza della crux. Non ho mai avuto malori ma sono stato ricoverato dopo positività ad ecg da sforzo con sintomi di angina stabile e ecg lievemente sottoslivellato infero settale e diagnosi di sospetto nstemi. All'ecocdg il responso è stato di normale cinesia del VS con ipocinesia del setto interventricolare. FE 66%.
Mi è stata prescritta terapia farmacologica ma non riabilitativa.
Posto che:
-sono uno sportivo da 8-10K km di ciclismo all'anno
-dieta ipolipidica da 20 anni
-sono normo/sottopeso (BMI 20)
-non ho mai fumato
-non ho diabete
-trigiliceridi bassi ( 80 )
-non iperteso
-colesterolo alto sempre tra 250 e 300 mg/dl causa dislipidemia genetica
-familiarità per eventi cardiovascolari
Le domande sono:
Quanto tempo deve passare dalla angioplastica prima che possa reiniziare a lavorare, posto che la mia attività è abbastanza impegnativa (operaio) ?
In ospedale mi hanno detto che uno come me non ha bisogno di riabilitazione visto l'efficienza fisica. Anche su internet, tutti i protocolli che ho trovato sono rivolti a pazienti su di età, sovrappeso, diabetici, fumatori , con problemi di deambulazione etc. Ma ho trovato poco o nulla su pazienti sportivi che , come me, avrebbero bisogno di non perdere la forma fisica pregressa.
Quali protocolli posso seguire per il ritorno all'attività sportiva , e con quali limiti sulle pulsazioni e sulla durata degli sforzi? ( ero abituato anche a 4-6-10 ore di bici nel giro lungo della domenica).
Grazie per l'attenzione.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Occorre che lei comprenda che è malato e quindi che la su attivita sportiva non potra essere piu come prima.
I livelli di colesterolemia debbono essere abbattuti ovviamente con appositi farmaci.
Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

[#2]
dopo
Utente
Utente
Salve dr. Cecchini , grazie per la sua tempeestiva risposta.
La terapia prescrittami in ospedale e che seguo è questa:
-Acido acetilsalicilico 100
-ticagrelor 90
-rabeprazolo 20
-atorvastatina 80
-ivabradina 5 (1/2 cp X 2)
Per il rientro al lavoro , a suo parere sono sufficienti 20 giorni dalla angioplastica ?
Per il resto comprendo che certi lavori in soglia è meglio che li eviti in futuro anche se devo ancora capire fino a che punto posso spingermi senza rischiare troppo, sia come quantità che come qualità.
Mi è stato indicato un vago "non superi i 130 battiti" ma che è un po' troppo "conservativo" a mio parere. Soprattutto in virtù del fatto che il mio cuore sembra non aver riportato danni irreversibili e cmq di piccola entità. Il problema sembrano essere le coronarie. Non le nego che sentirmi dire "lei è malato, la sua attività sportiva non sarà più quella di prima" suona quasi come una condanna. Credo che un cardiologo esperto in riabilitazione sportiva potrà fare al mio caso. Del resto non voglio dedicarmi a vita al taglio e cucito.
Grazie.
[#3]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Una persona che ha presentato un infarto a 34 anni, che ha avuto necessita di due stent ed ha una ipercolesterolemia familiare è "malato".
L attivita fisica è certamente raccomandabile, mentre quella sportiva non è raccomandabile.
Non mi pare che lei abbia necessita di riabilitazione in senso stretto.
Cammini molto, usi la bicicletta come mezzo di trasporto .
Arrivederci
[#4]
dopo
Utente
Utente
Sì, già pratico bike commuting da almeno 5 anni con una percorrenza media dal 2008 ad oggi di 8-10000 km l'anno in bici , oramai usando solo quella per gli spostamenti oltre agli allenamenti "sportivi".
Per il resto ha ragione, ma non ho ancora accettato lo status di "malato" visto che il mio problema è dovuto ad un fattore genetico e non certo ad uno stile di vita rischioso.
La maggior parte delle persone ha stili di vita ben peggiori del mio ma non ha l'infarto e gli stent a 34 anni e purtroppo mi ci vorrà molto tempo per metabolizzarlo, ma capisco che ci sono malattie genetiche ben peggiori e persone che muoiono prima dei 30 anni anche se ciò non allevia la mia rabbia visto che sono 25 anni che pratico attività sportive e che trovo ingiusto che la sfortuna si sia accanita proprio con me. Ho l'unica colpa di non aver iniziato a prendere la statina a 25 anni .
Adesso dovrò cercare un buon cardiologo ed i migliori protocolli per praticare ancora le mie attività entro i limiti di sicurezza per non rischiare nulla.
Per il momento la ringrazio ancora per l'interessamento e per le celeri risposte.
Grazie.
[#5]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Guardi, è proprio perche lei ha avuto un evento cosi importante nonostante che facesse molta attivita fisica e conducesse un perfetto stile di vita che lei deve avere maggiori attenzioni.
Ma si tranquillizzi lei puo fare la vita normale che tutti noi facciamo. Nessuno di noi scala l everest, corre al giro d Italia o fa le maratone.
E viviamo benissimo lo stesso.
Saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Farò tesoro delle sue parole. Grazie ancora.
Infarto

L'infarto del miocardio: quali sono i sintomi per riconoscerlo il tempo? Quali sono le cause dell'attacco di cuore? Fattori di rischio, cure e il post-infarto.

Leggi tutto