Fibrillazione atriale non riconosciuta

Salve a tutti, sono qui per esporvi un problema che mi attanaglia da ormai un anno.
Ho 25 anni e da un anno ormai ho disturbi a livello cardiaco, sensazione di cuore che si ferma, improvvise accelerazioni cardiache (oltre 170battiti) senso di ansia ecc
Ho sempre praticato molto sport, sono leggermente bradicardico sui 50 battiti al riposo, ma da quando ebbi questi problemi è ormai un anno che sono fermo per paura di qualche complicazione durante gli sforzi in palestra, aumentando purtroppo anche la massa grassa.
ho eseguito 2 eco doppler cardiaci, 2 holter e vari ecg ma su questi non è stato riscontrato nulla di allarmante eccerto un lieve prolasso mitralico, un lieve soffio e un inspessimento delle pareti cardiache.
sono andato anche a controlli psichiatrici credendo fosse un problema di ansia (attacchi di panico come spesso mi sono sentito dire) e ho seguito una cura, ma quando avevo queste crisi tachicardiche non c'erano calmanti che reggevano.
Succede tutto in una frazione di secondo, non sempre, probabile anche solo una volta al mese, di colpo dal nulla parte questa tachicardia, la pressione (previa misurazione) arriva anche a 170-130 e ho questo forte senso d'ansia, io che di emotività non ho mai avuto nulla.
ora chiedo a voi esperti, è possibile che durante tutti questi controlli non si sia riuscito a vedere l'esatto momento di queste fibrillazioni (che effettivamente non ho avuto durante le visite, ne durante gli holter).
ho eseguito anche esami del sangue, non soffro di nessun'altra patologia, tutto nella norma.
Confido in voi per un consiglio sul da farsi visto che a distanza di un anno la mia pazienza è arrivata all'esaurimento.
Cordialità.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Potrebbero essere banali aritmie sopraventricolari, ma essendo infrequenti non sarà facile documentarle...In ultima analisi si può pensarea uno studio elettrofisiologico, ma la sua indicazione dipende da una serie di valutazioni...Le consiglierei di affidarsi a un bravo artimologo (un cardiologo con particolari competenze in problemi del ritmo cardiaco).
Cordialmente

Dr. Mariano Rillo
Specialista in Cardiologia con Perf. in Aritmologia
Clinica e Elettrofisiologia Interventistica

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dopo
Utente
Utente
il mio quesito è, possibile che con tutti gli accertamenti che ho fatto se ci fosse stato qualcosa che non andava non sarebbe venuto fuori?
ieri ho avuto una visita neurologica che mi ha tranquillizzato vedendo tutti i referti e dicendomi che il problema è riconducibile ad uno stato ansioso ed una presuna ernia iatale che mi induce altri problemi.
sinceramente non so che pensare, il cardiologo dal quale sono in visita è un luminare della mia zona...
l'esame da lei propostomi è parecchio invasivo, il mio cardiologo mi aveva consigliato in futuro un rmn cardiaca, ma mai un esame elettrofisiologico.
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Dr. Mariano Rillo Cardiologo, Cardiologo interventista 10.1k 278 16
Legga bene le mie parole ..... le ho consigliato una valutazione aritmologica e non direttamente uno studio elettrofisiologico, che tralaltro è un'indagine diagnostica come tante altre... Il problema non è se affidarsi a un "luminare" o meno, ma se il medico in questione ha le competenze del settore...Per quanto riguarda la RMN è assolutamente inappropriata nel suo caso...Poi ovviamente è lei a scegliere e a decidere quale è la strada più giusta....