Tachicardia post allenamento

Gentili Dottori,
Sono una ragazza di 32 anni. Gioco a calcio da molti anni a livello agonistico. Circa 5 anni fa ho sofferto di attacchi di panico e ansia con conseguenti esami neurologici e cardiologici. Tutti fortunatamente negativi. Negli ultimi mesi causa stress da lavoro è tornata un po di ansia con sintomi come allora quali tachicardia, palpitazioni e capogiri. Ho effettuato un mese fa circa ecocardiogramma e elettrocardiogramma da sforzo in quanto al momento la mia max paura è concentrata sul cuore. Tutto negativo. La dottoressa mi ha detto anche che secondo lei non è necessario holter (giá fatto 5 anni fa). Ieri, non senza preoccupazioni, dopo tre mesi di stop ho ripreso a correre. Solo mezz'ora ma a buon ritmo e con cambi di velocitá. Finita la corsa tutto ok. Battiti normali. Subito dopo durante la doccia calda ho avvertito tachicardia con battiti regolari ma accelerati e forti (sicuramente oltre i 100) per circa una decina di minuti. No altri sintomi a parte il panico che mi causano questi episodi. Di solito la tachicardia mi capita di notte e penso alla digestione (nota per me dolente), solo un'altra volta mi era accaduto dopo allenamento. La mia domanda è perché questa tachicardia in un momento non di sforzo.
Buona giornata e grazie in anticipo per la consulenza.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
L'unico modo per documentare cosa succede alla Sua frequenza cardiaca nel corso delle varie attività del giorno è l'ECG Holter, e non vedo perchè il Suo medico non lo ritiene necessario: i cinque anni trascorsi dall'ultimo sono tanti, soprattutto se si considera che la sintomatologia è insorta da pochi mesi.
Sarebbe inoltre interessante valutare il recente test da sforzo nella sua interezza (carico di lavoro raggiunto, doppio prodotto, incremento cronotropo e pressorio, tempi di recupero, eccetera).
Cordiali saluti

Fabio Fedi, MD
Specialista Cardiologo

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio per il consulto, anche se mi ha fatto aumentare l'ansia... E' da gennaio che ho questi sintomi, e sono più o meno gli stessi che avevo 5 anni fa. Ho fatto elettrocardiogramma da sforzo a febbraio per il certificato medico sportivo. Lo faccio tutti gli anni. E ho rifatto l elettrocardiogramma a luglio più ecocardiogramma per maggior sicurezza visto che non riesco a tranquillizzarmi. La pressione durante l elettrocardiogramma era perfetta. Gli altri dati non li ricordo ma andava tutto bene. Quello che mi spaventa più che le palpi sono queste tachicardie. Ma capitano raramente e anche mettendo l holter non so se le beccheranno nel giorno giusto.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Perchè mai la mia risposta Le ha fatto aumentare l'ansia? Non ho minimamente detto, nè avrei alcun motivo per farlo, che vi sia il sospetto di una cardiopatia!
L'esecuzione di un ECG Holter nel Suo caso avrebbe, come già detto, il solo scopo di documentare esattamente cosa succede al Suo cuore nel momento in cui accusa i sintomi che tanto La angustiano, e cercare una eventuale correlazione con una specifica attività da Lei svolta.
Se poi non "beccheremo il giorno giusto", beh allora sarebbe una ulteriore prova dell'ottima salute di cui gode il Suo cuore.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buongiorno Dr. Fedi,
Le riscrivo in quanto ho i referti di un holter di 72 ore fatto la scorsa settimana. L'ho fatto di 72 ore perchè le tachicardie mi capitano raramente ma direi che in questi 3 giorni ho avuto sia tachicardia post allenamento che palpitazioni di vari tipi ed inoltre durante i 3 giorni ho fatto due allenamenti di calcio di un'ora e mezza e una lunga passeggiata di un'ora e mezza.
REFERTO HOLTER 72 ORE:
RS stabile con nictemerale fisiologica escursione della FC.
822 extrasistoli sopraventricolari, anche in brevi runs.
37 extrasistoli ventricolari, mai in forma minacciosa.
PANORAMICA:
BEV ISOLATE: 37
BESV: 822
BRADICARDIA: 1
TACHICARDIA: 146
FC MAX: 180
FC MIN: 48
La stampa dei tracciati è molto piccola e il cardiologo che mi segue mi ha detto di richiederne una normale di modo che possa verificare personalmente e non si debba fidare di quanto riportato dal collega che ha refertato holter.
Così pensavo finalmente di essere tranquillizzata e invece niente... ancora ansia da attacco cardiaco!!!
Lei cosa ne pensa? Le ricordo che avevo già fatto ecocardiogramma da cui è risultato solo minuscolo plesso mitralico e ecg da sforzo risultato negativo per aritmie e ischemie indotte da sforzo. Avevo avuto però una BEV non precoce durante sforzo.
Attendo suo cortese parere. Grazie mille!!!
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Concordo col Suo cardiologo sulla opportunità di prendere visione dei tracciati per giungere ad una diagnosi definitiva, anche se dallo stringato referto rilasciato non si evidenziano eventi patologici di particolare gravità.
Certo, se ad esempio si fosse riportato il numero dei "brevi runs" sopraventricolari, di quanti battiti erano composti ed in quali momenti della giornata sono stati registrati, oppure se la frequenza cardiaca di 180 bpm si riferiva ad uno di quasti brevi runs oppure si tratta della FC massima raggiunta nel corso dell'allenamento, ecc. ecc. a questo punto avremmo potuto metterci definitivamente una pietra sopra.
Ma tant'è: attendiamo che vengano rilasciati i tracciati e che il collega possa esaminarli.
Nel frattempo, accantoni pure la Sua ansia perchè non c'è nessun indizio che stia per venirLe un "attacco cardiaco"!
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Buonasera e innanzi tutto grazie per la risposta Dottore.
Ieri mattina ho parlato con il cardiologo che ha refertato il mio holter 72 ore, il quale mi dice che per quel tipo di esame ha la possibilità di stampare i tracciati solo in quel nel modo, fosse stato un holter 24 ore avrebbe potuto e dovuto stampare tutto il tracciato. Dopodichè mi ha liquidato dicendomi che il tracciato è salvato e disponibile sul suo pc e che se la mia cardiologa vuole vederlo o vuole ulteriori informazioni può contattarlo. La cosa mi lascia perplessa in quanto mi sembra assurdo che nel 2015 un esame nel quale è registrato quello che cercavamo e tramite il quale potrei avere risposte certe non può essere visionato senza tanti problemi dalla dottoressa che mi sta seguendo in questa indagine e di cui ho fiducia ma devo sentirmi dire da tale cardiologo che le extrasistole in cuore sano non hanno significato prognostico e tanti saluti!!! Voi che ne pensate? Intanto nell attesa di una diagnosi certa io vivo ancora nel dubbio...
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
E' senz'altro vero che "le extrasistole in cuore sano non hanno significato prognostico", ma è altrettanto vero che è nel pieno diritto del paziente che si sottopone ad un esame strumentale ottenere un referto completo e completamente interpretabile da altri medici.
Nel Suo caso specifico, non mi sembra comunque che ci siano fondati motivi di preoccupazione, vista l'assenza di elementi patologici riportati nello stringato referto dell'Holter.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore
La disturbo nuovamente sperando possa rispondermi.
Sono una donna di 32 anni che causa palpitazioni,tachicardia e ansia ha svolto tra giugno e settembre ecocardiogramma,elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo e holter 72 ore.Risultato circa 800 extrasistole in 3 giorni di cui 30 ventricolari,null'altro.Dopo le sue parole mi sono molto tranquillizzata e ho dato sempre meno peso alle palpitazioni,ho anche ripreso a giocare a calcio.Il problema è che nell'ultimo mese ho avuto 3 episodi di tachicardia notturna.È circa un anno,da quando sono iniziate ansia e palpitazioni,che soffro di questo disturbo,ma prima capitava magari 1 volta ogni 2/3 mesi e pensavo che dopo tutte le visite tranquillizzandomi si sarebbe risolto tutto,invece mi sveglio ancora durante la notte ed inizio a sentire il cuore che batte troppo forte.Ho sempre pensato ad una scarica di adrenalina dovuta allo stress di tutti i giorni o alla mia cattiva digestione ma negli ultimi due episodi essendo sveglia a letto ho notato che prima che si innescasse la tachicardia il battito era irregolare (forse un battito anticipato con una cadenza ripetuta ogni 3/4battiti normali?) e poi ha iniziato ad aumentare,arrivando a una tachicardia con battiti regolari e forti intorno ai 120 e durata un paio di minuti. Poi il battitocala e tutto torna normale.In uno degli ultimi due episodi avevo avuto battiti anticipati e aciditá di stomaco quasi tutta notte.Sono molto preoccupata.Spero possa rispondermi e spero tranquillizzarmi.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Comprendo perfettamente che la percezione che la propria attività cardiaca all'improvviso diventi irregolare possa generare ansia e preoccupazione (e questo spesso innesca il circolo vizioso aritmia --> ansia --> aritmia che Lei ha perfettamente descritto nel corso dell'ultimo episodio).
Ma la gran mole di esami cardiologici cui si è sottoposta permette di escludere con certezza che Lei sia affetta da qualsiasi tipo di cardiopatia che possa essere responsabile dei sintomi che tanto La angustiano.
Il fatto che gli ultimi episodi siano insorti nelle ore notturne, e che quindi appaiono verosimilmente legati alla assunzione della posizione supina, orienterebbero la diagnosi verso un reflusso gastroesofageo o verso altra patologia di pertinenza gastroenterologica.
Ne parli con il collega curante, che eventualmente potrà aiutarLa a risolvere il problema.
Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, Non volevo più disturbarla in quanto in questi mesi sono stata molto meglio, ed in particolare nel periodo in cui ho assunto Lucen, per due mesi circa (dicembre e gennaio), ho trovato sollievo anche per la mia digestione, se non fosse che questa domenica ho avuto uno strano episodio per il quale mi piacerebbe, se avrà tempo, avere un suo parere.
Dopo una cena molto abbondante e pesante finita intorno alle 23:00, qualche bicchiere di vino di troppo, tanta acqua e una nottata in discoteca, tornata a casa alle 6:00 del mattino, dopo un'ora circa che ero a letto mi sono svegliata in tachicardia.
Preciso che durante tutta la notte ho avuto continue eruttazioni.
Inizialmente sono rimasta calma pensando si trattasse del solito episodio di pochi minuti, ma dopo un'ora circa in cui la tachicardia non accennava a diminuire e si manteneva costante (io ho contato sui 120 battiti sempre regolari) preoccupatissima anche se non avevo nessun altro sintomo alle 8:00 ho deciso di recarmi al PS di Bergamo.
Appena arrivata mi hanno fatto un elettrocardiogramma (115 battiti / pressione 120/70), e successivamente mi hanno fatto altri due elettrocardiogrammi, dai quali hanno riscontrato ancora la tachicardia intorno ai 115 battiti ma niente di anomalo ed esami del sangue i cui esiti mi hanno detto andavano bene.
Sono stata così dimessa con 20 gocce di Lexotan.
Una volta a casa verso le 10:00 sono tornata a letto e dopo diverse eruttazioni il battito ha iniziato a diminuire fino a tornare normale.
Lei cosa ne pensa?
Grazie come sempre per la pazienza e buona giornata.
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Dr. Fabio Fedi Cardiologo 3.5k 140
Penso che, come già Lei ha giustamente ipotizzato, il tutto sia stato causato dal comportamento alimentare scorretto di quella sera.
Continui a seguire la terapia "gastroprotettiva" quando il Suo medico gliela prescriverà, e cerchi di evitare per quanto possibile di gonfiar troppo lo stomaco con cibi di difficile digeribilità.
Cordiali saluti