Cardiomiopatia ipertofica

Buonasera, circa 5 anni fa (avevo 55 anni) durante un controllo medico sportivo (partecipavo a mezze maratone) è stata evidenziata un onda T negativa V3-V6 quindi mi è stato suggerito un approfondimento: Ecodoppler e poi RMN risultato setto ventricolo sinistro asimmetrico spessore 18 mm, sono state eseguite tutta una serie di analisi del sangue :BNP, Ormoni, Elettroliti etc. .Altri dati PA 70-120, battito a riposo 52, Holter cardiaco, Cardio-pulmonary test tutto perfettamente nella norma. Nel 2012 ho fatto pure una visita al S. Orsola di Bologna specializzato in CMI. I consigli degli specialisti sono stati evitare di ingrassare e correre con moderazione. Sono totalmente asintomatico, mai avuto capogiri, svenimento, solo un po' d'ansia (da anni). Il problema è che da quest'anno ho avuto un drastico calo improvviso nelle prestazioni, correre per 10Km è sempre stata una passeggiata, ora correndo molto più lentamente vado in affanno e qualche volta mi fermo per riprendere fiato e poi riprendo. Tutti gli anni ed anche quest'anno ho rifatto visita cardiologica,ECG, ECO e cardio-pulmonary test (i valori di questo test sono ottimi) tutto come prima. Ne ho parlato anche col medico di famiglia il quale mi ha consigliato esami del sangue tutti nella norma eccetto Omocisteina 23.44 (valore riferimento max 15mcmoli/l, con tutti gli esami a cui mi sono sottoposto è il primo valore fuori spec.
Il cardiologo non sa come interpretarlo (in funzione della mia CMI) e quindi non mi ha dato nessuna cura il medico di famiglia 5mg di ac. folico a cui ho aggiunto 500mg di trimetilglicina nel tentativo di riportare l'omeosticina nella norma.
Mi scusi se sono stato un po' prolisso eccole un paio di domande:
Ci può essere una correlazione tra omocisteina e affanno nella corsa ?
Ci possono essere altri esami che si possono correlare con la mia patologia oppure all'omocisteina ?
Anticipatamente La ringrazio per una sua risposta
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Chi fa sport di resistenza, come la maratona, sviluppa ipertrofia ventricolare sn. E' il motivo per cui i cardiologi intelligenti sconsigliano questi tipi di sport a favore di quelli aerobici.
Il primo consiglio che il S. Orsola le doveva dare è di smettere di correre ma lei a quanto pare continua imperterrito a fare i suoi 10Km giornalieri.
Stia attento perché quello che viene chiamato cuore d'atleta in realtà è una patologia che può essere molto rischiosa..
La mancanza di sintomi dipende dal fatto che, come gli esami hanno dimostrato, lei non avrebbe una ostruzione del tratto di efflusso del VSn, cioè la sua non sarebbe una cardiomiopatia ipertrofica ostruttiva, ma reattiva
L'iper omocistinemia, peraltro lieve, è una stupidaggine: prenda dell'acido folico e della vit B12 e la ricontrolli tra due mesi.
Deve smettere di correre: diversamente il quadro ipertrofico peggiorerà inesorabilmente.
In quanto al fiatone: è bene che esegua un eco - stress test e se il caso una CINE RM : se vi sono segni di aggravamento della ipertrofia con ostruzione all'efflusso e all'ECG e all'holter/24h segni di alterazione elettrica predittivi di aritmie potenzialmente pericolose può essere indicato l'impianto di un defibrillatore.
Nel frattempo smetta assolutamente di correre: è un consiglio perché in fondo "homo est faber fortunae sue.
Saluti,
Dott. Caldarola.


[#2]
dopo
Attivo dal 2016 al 2016
Ex utente
Grazie per il consulto.
Per completezza aggiungo: ho praticato atletica leggera in pista (400 e 800 mt) sino a 28 anni ( ECG + ECG da sforzo non hanno mai evidenziato nulla onda T regolare) e poi niente corsa per 25 anni (gli ECG effettuati in questo periodo erano regolari) , ripreso a correre nel 2010 .
Gli Holter 24h effettuati con 1h di corsa non hanno evidenziato anomalie.
Non ho mai corso maratone ma solo qualche mezza maratona .
Il cardiologo mi ha prescritto un holter 48h tra una settimana.

Grazie per il consiglio

[#3]
Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Lei ha praticato sempre sporti di resistenza.
i 400 mt e gli 800 mt non lo sono, forse?
Maratona o mezza maratona il risultato non cambia.
Aggiunga la tendenza fisiologica alla ipertrofia cardiaca che si verifica con l'età ( ha ripreso a correre a 55 anni) e in un soggetto in sovrappeso.
Di cosa si meraviglia?
Inoltre la valutazione del diametro parietale e settale del VSn sulla base dell'ECG, basale o sotto sforzo od holter, è obsoleta.
Da 20 anni esiste la ecocardiografia bidimensionale, prima c'era quella monodimensionale.
Tali metodiche avrebbero consentito di vedere una ipertrofia parietale del VSn prima che divenisse tanto importante da alterare le onde T.
Comunque ha un cardiologo che la segue: ed è bene che sia così.
Faccia quello che le dice lui, che può valutarla ex vivo o de visu. Le lascio la scelta. Tra ex vivo e de visu, ovviamente.......
Saluti,
Dott. Vincenzo Caldarola.