Dolore al petto ma anche sul retro sia alla pressione che alla respirazione

Salve, circa 15 giorni fa ho iniziato Ismigen a causa di forti tonsilliti che mi vengono circa una volta l'anno (l'anno scorso sono stato ad esempio costretto a prendere Rocefin e metilprednisolone che mi causarono candida genitale). Questa è una premessa doverosa anche se probabilmente non ha niente a che vedere col mio problema. Altra premessa doverosa è che soffro di reflusso gastrico e prendo quotidianamente 20mg di Esopral.
Dopo 7 giorni di Ismigen, mi è venuto un dolore al petto (sterno) sia al movimento sia alla pressione delle ossa. Ho detto sterno, anche se in realtà il dolore è più "ai lati" dello sterno, nella zona che collega lo sterno alle costole (scusate ma non sono un medico).
Ieri, dopo circa quindi una settimana di dolore, esso mi è aumentato notevolmente: in particolare mi fa male anche quando respiro (soprattutto quando inspiro) ma non solo zona sterno, bensì anche sul retro (da profano la chiamo "zona polmoni") con bucature abbastanza fastidiose. La "zona polmoni" mi fa leggermente male anche al moviemnto, ma sembra più muscolare questo dolore.
Sento inoltre una sensazione di "prurito in gola" come un blocco a livello respiratorio, ma non ho tosse nel vero senso della parola.
Sono stato dal medico che con lo stetoscopio non ha rilevato anomalie.
Mi ha quindi prescritto 4 giorni di tachipirina 1000 2 volte al giorno (oltre a soffrire di reflusso ho avuto un'ulcera gastrica e tendo ad evitare i FANS).
Ha detto inoltre che se entro 4 giorni sto ancora male è necessario fare degli esami ipotizzando quindi potenziali patologie a carico di pleura e/o pericardio.
Mi ha comunque tranquillizzato dicendo che secondo lui è solo un'infiammazione (presumo osteo-muscolare, sempre che si chiami così).
Volevo chiedervi alcune cose:
-se è effettivamente possibile che sia qualcosa di più grave come appunto pleurite, pericardite e se è necessario fare alcuni esami come (credo) eco-cuore;
-se il reflusso non ha niente a che vedere con questo problema;
-se la tachipirina fa qualcosa, visto che quando ho preso la prima è come se non avessi preso niente, anche nelle ore successive in cui il farmaco dovrebbe avere il massimo effetto;
-la vostra opinione personale su cosa pensate possa effettivamente avere.

Grazie mille, saluti
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore è difficile valutare la situazione senza poterla visitare. Se ha dolore alla pressione sulla porzione laterale dello sterno sembra è possibile che sia presente una nevrite, ma il dolore alla pressione dovrebbe espandersi anche più lateralmente premendo con le dita tra le coste. Allo stesso momento è possibile che vi sia una tracheobronchite (dolere all'inspirio e pizzicorino in gola) associato forse alla riacutizzazione del reflusso gastroesofageo con conseguente infiammazione allo esofago (esofagite). peraltro il dolore allo sterno durante l'inspirio può essere ricondotto anche alla nevrite, in quanto l'allargamento del torace e delle coste mette in "tensione" i nervi che fanno male. Quindi come vede lem possibilità sono diverse, ma comunque senza dover pensare a malattie strane o pericolose. La tachipirina ovvero il paracetamolo che è la sostanza di base, è un antiinfiammatorio FANS ma che a differenza degli altri agisce essenzialmente sulla febbre, meno sul dolore ed ancora meno sulle infiammazioni. D'altro canto il suo medico glielo ha dato perchè ha paura che peggiori il suo reflusso. Come rimedio per la tracheite senza ricorrere a farmaci più importanti quali i FANS o nel caso antibiotici, potrebbe fare degli areosol con bicarbonato di sodio (quello di cucina, un cucchiaino da caffe dentro un bicchiere di acqua e poi aspirare con una siringa la soluzione chiara e inserirlo nel bicchiere dell'apparecchio). Per lì'infiammazione sternale può usare dei cerotti di TRANSACT e metterli sulla pelle a cicli di 12 ore coprendo la zona dolente. spero che in qualche modo questi consigli le possano essere utili. ovviamente continui la terapia per il reflusso. cordialmente

Prof.Giorgio Enrico Gerunda Professore Ordinario di Chirurgia Generale Università di Modena e Reggio Emilia

[#2]
dopo
Utente
Utente
Grazie mille per la risposta.

Un'ultima cosa:
io solitamente 1-2 volte all'anno faccio l'aerosol con fluimucil + 1 pillolina di bentelan quando mi vengono raffreddori fortissimi.
Se invece di usare il bicarbonato usassi i suddetti prodotti andrebbe bene lo stesso? (da profano il cortisone me lo immagino come più efficace).
Di solito uso l'inalatore nasale, ma in questo caso è meglio quello "a mascherina"?

Grazie ancora, cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore il bicarbonato scioglie il muco e permette una migliore espettorazione e quindi una pulizia della trachea. L'areosol con Bentelan rappresenta un trattamento da riservare alle situazioni in cui lo stato infiammatorio è più cospicuo e non è da usare in modo cronico e senza una indicazione particolare. Il fluimucil va bene ovviamente, anche se il bicarbonato è più semplice da usare. In ogni modo per le prescrizioni farmacologiche è bene che consulti prima il suo medico che conosce da anni il suo caso.
cari saluti
[#4]
dopo
Utente
Utente
Salve, sono andato a fare un'ecocuore e mi è stato trovato un versamento al pericardio con diagnosi di pericardite.
Vorrei sapere che ne pensate della cura.
Inizialmente mi era stato segnato Brufen 600 2 volte al giorno per 10 giorni, poi ho ricordato al medico che ho avuto un'ulcera gastrica per FANS e mi ha segnato Arcoxia 60mg 1 volta al giorno per 20 giorni sostenendo che è più tollerato dallo stomaco.
Inoltre mi ha segnato Klacid 500mg 2 volte al giorno per 7 giorni.
Era meglio il Brufen dell'Arcoxia come efficacia? Inoltre ho letto che l'Arcoxia si prescrive per artriti, atrosi, gotta...
Inoltre 20 giorni non sono tanti per uno che avuto un'ulcera?
Ultima cosa, l'antibiotico così "a caso" cioè senza effettivamente sapere se ho un batterio va bene? Io soffro anche di colon irritabile e l'antibiotico mi causa non pochi problemi.
Mi ha segnato anche analisi del sangue tra cui PCR, VES ecc...
Non sarebbe meglio prima vedere i risultati e poi, eventualmente, prendere l'antibiotico?
Grazie, cordiali saluti.
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, direi che sarebbe preferibile il Brufen con elevata copertura per lo stomaco (omeprazolo ad alto dosaggio più Riopan gel o similari). Ritengo però che sia più ragionevole essere seguito da un cardiologo per valutare la eziologia della pericardite e quindi considerare la terapia piùopportuna.). Cari saluti
[#6]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore,
il cardiologo mi ha fatto la visita, l'ecg e l'ecocuore e mi ha prescritto quei farmaci. Prima mi aveva segnato Brufen e poi Arcoxia.
Sentendo però il suo parere e anche quello del mio medico curante ho deciso di prendere il Brufen visto che comunque era la prima scelta anche del cardiologo.
L'unico dubbio è:
pensa che 40mg di Esopral al giorno possano bastare? In passato il gastroenterologo mi segnò addirittura 80mg di Esopral per 3 giorni che dovetti prendere l'aulin ma sinceramente mi sembrano un po' troppi.

Per il discorso sull'antibiotico alla fine l'ho iniziato e pazienza anche se probabilmente mi sto intossicando per niente.

Per quanto riguarda l'eziologia, mi ha segnato anche le analisi del sangue con VES, PCR, ANA ecc... e una lastra al torace.

Grazie ancora,
saluti
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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore la protezione gastrica deve essere molto attiva utilizzando FANS e quindi conviene utilizzare farmaci antisecretori (esopral) associando protettori della parete (Maalox, Riopan gel o similari). L'antibiotico è necessario. Gli esami del sangue valutato l'entità dello stato infiammatorio, ma non vedo esami batteriologico o virali per capire la causa. della pericardite. Cari saluti
[#8]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Mi permetto, da cardiologo, di intervenire.
L' Arcoxia e' un ottimo antiinfiammatorio, ma e' stata osservata una certa percentuale di morti improvvise su base aritmica e pertanto NON e' consigliato.
Attualmente per una pericardite si raccomanda una terapia prolungata1-2 mesi con dosaggi di ibuprofene 600 mg tre volte al di. Una terapia con inibitori della pompa protonica e' consigliabile, ma bastano dosaggi normali di pantoprazolo o omeprazolo 20-40 mg al mattino appena svegli.

La diagnosi di pericardirte ovviamente non e' solo ecocardiografica (quanti mm di versamento sono stati evidenziati?) ma anche attraverso i risultati degli esami ematochimici come indici di flogosi, (VES, PCR, FIBRINOGENO, PIASTRINE, etc..) il dosaggio degli anticorpi anti virus Echo CVoxackie, influenzali e parainfluenza da ripetere dopo 15 gg e della troponina HS per escludere ujn coinvolgimento del miocardio.

Arrivederci

cecchini

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Dr. Giorgio Enrico Gerunda Chirurgo toracico, Chirurgo generale 2k 95
Gentile signore, il consiglio del Dott. Cecchini mi sembra puntuale e preciso come è normale attendersi da un cardiologo di esperienza quale è lui. Segua il suo consiglio attentamente. cordialmente
[#10]
dopo
Utente
Utente
Vi ringrazio per l'attenzione.

Per quanto riguarda l'antinfiammatorio, alla fine ho virato sul Brufen per cui almeno quello l'ho indovinato.

La terapia del medico è stata di soli 10 giorni di Brufen 600mg e 2 volte al giorno, non 3 (davvero sono necessari 2 mesi per la pericardite??).
Inoltre nel referto non sono indicati i mm di versamento.

Pensate che dovrei fare presente al medico questa cosa o addirittura cambiare cardiologo?

Mi sono stati segnati degli esami del sangue tra cui sicuramente VES e PCR ma al momento non gli ho sotto mano. Purtroppo sicuramente non mi sono stati segnati quelli relativi al dosaggio degli anticorpi anti virus Echo CVoxackie, influenzali e parainfluenza e della troponina HS.
Se sono fondamentali posso sentire il mio medico se me li segna anche se purtroppo io sarei andato domani mattina a farli e fino a lunedì non posso vedere il medico.

Comincio a pensare di avere solo un quadro parziale della situazione e questo è preoccupante.
Infine, l'antibiotico quindi è stato inutile iniziarlo?

Grazie, saluti
[#11]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
le pericarditi tendono a recidivare e quindi vanno curate bene e a lungo
L entità del versamento espresso in mm è fondamentale per valutare una eventuale ripresa di malattia così come il dosaggio periodico degli anticorpi antivirus
Solitamente si prescrive anche un antibiotico per copertura anche se la malattia è virale

Arrivederci

Cecchini
[#12]
dopo
Utente
Utente
Grazie dottore per l'interessamento.
Vorrei chiedervi questa cosa:
sono 6 giorni che prendo l'antinfiammatorio (e l'antibiotico) ma non ho assolutamente nessun beneficio neppure nelle ore successive all'assunzione. Non dovrei sentirmi, non dico bene ovviamente, ma perlomeno un minimo meglio visto che anche Lei ha confermato che si usa il Brufen per le pericarditi?
Quindi, è lecito ipotizzare che non sia pericardite?
Ripeto che sento fastidio come quando si ha tosse (simil tracheite ma minore, quel fastidio respiratorio tipico) e dolore forte alla pressione allo sterno come osseo (non avendo mai avuto una pericardite non sono in grado di spiegare bene questo dolore). Inoltre ho una sensazione di simil-bucature che raramente si irradiano lungo il braccio sinistro.
Nel frattempo ho fatto la lastra al torace che mi era stata segnata, e il referto è che non ho niente.
Grazie ancora,
cordiali saluti
[#13]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Quindi come le dicevo non penso proprio che lei abbia pericardite o problemi seri
Smetta di preoccuparsi sono dolori di parere toracica banali

Arrivederci

Cecchini
[#14]
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Utente
Utente
Salve, per (spero) chiudere il discorso, ho i risultati delle analisi che mi erano state segnate.
Tipo di Esame - Risultato - U.M. - Valori di riferimento
V.E.S. - 2 - mm/h - 0 - 15
PCR - 2,3 - mg/l - 0 - 10

Emocromo
Leucociti * - 4,22 - K/ul - 4,40-11
%Neutrofili - 48 % - 40-74
%Linfociti - 37 % - 19-48
%Monociti - 10 % - 3-12
%Eosinofili - 3,8 % - 0,1-7
%Basofili - 0 % - 0-2
Neutrofili - 2,05 - K/ul - 1,9-8
Linfociti - 1,56 - K/ul - 0,9-4
Monociti - 0,43 - K/ul - 0,2-1
Eosinofili - 0,16 - K/ul - 0-0,6
Basofili - 0,02 - K/ul - 0,0-0,1
Globuli rossi - 4,71 - M/ul - 4,5-6
Emoglobina - 14 - g/dl - 13-18
Ematocrito - 42 - % - 37-54
MCV - 89,2 - fL - 80-99
MCH - 29,7 - pg - 26-33
MCHC - 33,3 - g/dl - 30-38
RDW * - 11,7 - % - 12-15,8
Piastrine - 194 - K/ul - 140-400
MPV - 9,6 - fL - 7,2-12,5

Come vedete ho Leucociti e RDW bassi.
Che ne pensate?
P.S. non riesco a formattare il testo come vorrei
Grazie
[#15]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Ha degli esami normali si tranquillizzi

Cecchini
[#16]
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Utente
Utente
Salve, visto che il dottore persisteva sono andato a fare un'ulteriore visita da un cardiologo con ECG e ecocuore che ha refertato: "per l'associazione della sintomatologia dolorosa e il quadro ecografico, si protende per un quadro di pericardite acuta non ancora completamente risolta associato a un quadro di tracheo/bronchite".
Terapia con Medrol 16mg 1/2c per 3 giorni, seguita da 1/4 di compressa per successivi altri 5 giorni.
Adesso sono 3 giorni che prendo il Medrol ma non ho ancora nessun miglioramento.
Ho questo fastidio/bruciore al centro del petto e il dolore alla pressione che ormai sembrano non andare più via.
In passato, quando ebbi un'ulcera gastrica e mi sottoposi a gastroscopia, mi trovarano una piccola ernia iatale.
Può combinarci qualcosa? Sarebbe opportuno risottoporsi a gastroscopia?
Grazie
[#17]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
se le danno il cortisone con esami normali e lei ha un passato di ulcera peptica si congratuli con quel medico....
Non ho parole.

la saluto

Cecchini
[#18]
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Utente
Utente
Salve dottore,
noto con dispiacere che considera enormemente sbagliata la terapia, comunque prima mi avevano dato il brufen che è anch'esso gastrolesivo, quindi probabilmente non ci sta capendo nulla nessuno e confidano che con antinfiammatori di varia natura alla fine vada via tutto.
Rinnovo la domanda: secondo Lei l'ernia iatale può dare sintomi di questo tipo e, se sì, sarebbe opportuno risottoporsi a gastroscopia?

Grazie
cordiali saluti
[#19]
dopo
Utente
Utente
Scusate ma io riprovo a scrivere qui. Dopo 2 mesi sono ancora al punto di partenza, se non peggio. Come spiegato nei post precedenti, ero stato da un cardiologo il quale non aveva evidenziato versamenti e mi aveva dato il cortisone.
Il cortisone non mi ha fatto niente però, e adesso sono al punto di partenza. Ho un dolore lungo tutto il torace e fastidi grossi alla respirazione (e non solo). Il mio fisioterapista sostiene sia da attribuire al diaframma, ma io vorrei avere una certezza medica. A questo punto cosa mi consigliate di fare? Gastroenterologo o Pneumologo? O altro?
Devo aprire un nuovo consulto o va bene continuare qui?
Grazie
[#20]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
A questo punto esegua una Rx torace in due proiezioni per valutare i polmoni

Ci faccia sapere se vuole

Cecchini
[#21]
dopo
Utente
Utente
Salve Dottore, la Rx l'ho già fatta come avevo scritto tempo fa e l'esito era negativo per qualsiasi patologia. Se per proiezioni intende la "postura" in cui ti piazzano quando ti fanno le radiografia, ne ho fatte due: una anteriore e una laterale in piedi.
Sto seriamente pensando che l'ernia iatale possa essere la causa. Lei che mi suggerisce?
Grazie.
[#22]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Può sinceramente darsi.
Ma lei riferisce che siam insensibile a qualsiasi terapia . Ma in passato una gastroscopia aveva rivelato in ulcera
Peptica che forse converrà ricontrollare

Informi il suo medico

Arrivederci
[#23]
dopo
Utente
Utente
Io prendo quotidianamente da 3 anni esomeprazolo 20mg per reflusso gastrico. Non mi sento peggiorato a livello di "bruciori" di stomaco, ma più o meno stabile. Il cortisone non mi ha fatto nulla, ma non mi risulta essere una terapia per l'ernia iatale, anzi dovrebbe esacerbare i sintomi da reflusso e quindi peggiorare gli eventuali sintomi dell'ernia (mi corregga se sbaglio).
Il mio medico è già stato informato, ma lui sosteneva già dall'inizio che fossero dolori "osteo-muscolari". Resta comunque il fatto che anche se avesse ragione, io ho preso una settimana di Brufen e una di cortisone senza nessun miglioramento.
[#24]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.3k 3.6k 3
Ecco ripeta la gastroscopia.
La saluto
[#25]
dopo
Utente
Utente
Salve a tutti, spero possiate leggere ed eventualmente rispondere anche se sono passati diversi mesi.
Scrissi questo consulto a fine ottobre quindi sono passati 7 mesi dalla comparsa dei primi sintomi (dolori al petto).
Riassumo ciò che feci: 2 visite cardiologiche con diagnosi di pericardite/tracheobronchite (sempre stata molto dubbia), assunzione di Brufen e successivamente di cortisone. Feci delle analisi come VES e PCR ed erano tutte nella norma (riportate sopra). Lastra al torace pulita.
In seguito ho fatto una visita gastroenterologica con gastroscopia dove mi è stata confermata la presenza (già si sapeva) di una piccola ernia iatale (<3cm) e il medico mi ha detto che dubita fortemente che questi sintomi siano dati dall'ernia.
Ho fatto anche una visita pneumologica dove mi è stato detto che non ho niente alle vie respiratorie.
Tutto faceva supporre quindi che fossero dolori osteo-muscolari per cui sono andato da un fisioterapista per alcuni mesi il quale mi ha fatto diverse manovre e "prescritto" esercizi di respirazione.
Alla fine dei giochi dopo 7 mesi sto esattamente uguale a prima.
Che fare? Dolore psicosomatico quindi psichiatra? Se neppure il cortisone e neppure manovre e respirazione mi hanno fatto niente non so più davvero che fare.
Ricordo che il dolore è sullo sterno alla pressione e pressoché fisso al processo xifoideo ed è anche più in alto (scusate l'ignoranza) all'inizio delle ossa del torace a partire dal collo e in alcuni giorni molto forte sia alla pressione che non.
Spero possiate darmi una mano, grazie.
Saluti
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