Amicizia malata

La mia è un'amicizia che dura ormai da più di 10 anni ma è piuttosto confusa. Mi trovo davanti ad un'amica possessiva, gelosa, che è sempre pronta a sapere quello che avviene nella mia vita privata. Il suo carattere è abbastanza infantile per non parlare della sua ingenuità che spesso e volentieri mi ha fatto trovare in situazioni abbastanza imbarazzanti. In parole povere, le sue prese in giro (apparentemente innocenti) diventano un vero e proprio incubo e ciò influenza anche il parere altrui nei miei confronti rendendomi un personaggio ridicolo. Anche io purtroppo ho fatto i miei sbagli raccontandole troppe cose di me sopratutto nei momenti in cui ero arrabbiata e dovevo sfogarmi con qualcuno. Poco tempo fa abbiamo litigato e questa lite è durata per ben 2 mesi. In questi due mesi ho vissuto in modo un po più sereno senza nessuno che mi pressasse e ho conosciuto molte persone che hanno un carattere simile al mio, mi sono trovata bene. Di recente però ci siamo riappacificate per volere suo anche se io ero contraria ma non le ho detto comunque nulla.(Sono stata davvero incosciente e codarda) Mi ha detto che mentre eravamo in lite lei mi aveva cercata ovunque e aveva anche "stolkerato" persone che frequento quotidianamente a lavoro. Era stata davvero male per me, piangeva senza motivo.
Non so più cosa pensare.... Forse sono io quella sbagliata in questa amicizia. Ma stando con lei è come se mi sentissi limitata in uno spazio piccolo e vuoto. Se poi cerco un po di oppormi lei se la prende subito e la cosa di cui ho tanta paura è che lei, per vendicarsi, potrebbe spifferare ad altre persone quello che le dico di solito in privato (È più forte di me; puntualmente mi succede qualcosa e glielo devo dire perché ho bisogno di un parere personale.) Sbaglio io principalmente che le dico troppe cose di me e di lei io non so molto nonostante ci conosciamo da tanto tempo. Vorrei allontanarmi lentamente da lei in modo tale che non si scateni nessuna lite ecc.. ma la cosa è abbastanza difficile per ora.
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Gentile utente, segua il suo sentimento: la sua lettera dice già tutto. Dall'amicizia dovremmo ricavare piacere, fiducia, affetto. Non mi pare che questo ci sia con la sua "amica", che sfrutta il suo bisogno di confidenze, di sfogo, di consigli... (però, mi perdoni, quali consigli può darle una persona che dalle sue parole appare poco benevola e poco equilibrata?) allo scopo di tenerla sottomessa in una sorta di schiavitù morale che le toglie l'aria e la possibilità di gestire altre relazioni.
Lei dice di temere un vero e proprio ricatto: o stai con me o spiffero in giro i tuoi segreti. Bene, le cose vanno affrontate per come sono: esistono dei rischi, è vero, ma il rischio di rimanere vittima di una sanguisuga morale è il peggiore. Rifletta bene su come potrebbe parare le maldicenze: alle brutte, anche spiegando a tutti che quella che spettegola, enfatizzando e deformando le sue parole, è una persona inaffidabile. E qui non dico altro... ma penso lei abbia capito.
Le faccio i più caldi auguri per una pronta soluzione. Dieci anni sono abbastanza, mi pare!

Prof.ssa Anna Potenza (RM) gairos1971@gmail.com

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dopo
Attivo dal 2018 al 2018
Ex utente
La ringrazio per il tempo che mi ha dedicato e cercherò a tutti costi di risolvere questa situazione che mi tormenta da tanto tempo, anche se devo scendere a compromessi. Credo che un'amicizia debba essere basata sulla stima e rispetto reciproco. Ma quello che spesso e volentieri noto è soltanto competizione e invidia. Ritornando al discorso di prima, non so nemmeno io il motivo per cui continuo a chiederle consigli su quello che mi succede. È una cosa istintiva , non riesco a farne a meno. Sono fatta così, non riesco a nascondere mai quello che provo e devo sempre sfogarmi con qualcuno. Cerco di essere una persona riservata e invece succede il contrario.
La ringrazio ancora, cordiali saluti
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Dr.ssa Anna Potenza Psicologo 3.8k 182
Invitandola ancora a risolvere presto la situazione (ricordi che ogni cambiamento, sia pur faticoso, è una crescita) tento di suggerirle una spiegazione per quello che la lascia perplessa: "non so nemmeno io il motivo per cui continuo a chiederle consigli su quello che mi succede. È una cosa istintiva , non riesco a farne a meno. Sono fatta così, non riesco a nascondere mai quello che provo e devo sempre sfogarmi con qualcuno. Cerco di essere una persona riservata e invece succede il contrario". Lo sa qual è la forza più grande che esista al mondo? E' l'abitudine. Molti dicono "sono fatto così", "non ci posso fare niente", o addirittura "il carattere non si cambia" (noi psicologi sappiamo che il "carattere" non esiste!). Pochi, invece, hanno la forza di dire: "Ho preso questa scomoda abitudine. Ora mi voglio impegnare a togliermela".