Insicurezza sia nella relazione che nel sesso

Buonasera, sono una donna con una sessualità definibile probabilmente aperta. La sfera sessuale, sotto ogni punto di vista (intendendo la parte mentale oltre che prettamente fisica) è sempre stata il centro delle mie relazioni più lunghe, con uomini di potere, sempre più grandi di me di 10/20 anni: relazione Padrone-slave; relazione con un narcisista (a livello di patologia) del mondo del porno; relazioni con politici e manager dominanti. Persone con cui, tranne rari casi, ho mantenuto ottimi rapporti e che sento ancora, pur non vedendole più.
Il problema nasce nelle ultime mie frequentazioni: quando si arriva a parlare di noi in maniera più approfondita per conoscersi e si tocca l'argomento del sesso e lo si fa. Nasce nei partners quella che credo sia ansia da prestazione (leggi perdita dell'erezione, eiaculazione precoce) per il fatto di avere davanti una persona che vive il sesso ed il suo corpo in maniera naturale e senza tabú, che sa sicuramente come far eccitare un uomo, ma anche per una specie di loro confronto con i miei ex (e le loro performance).
Mi chiedo come sia meglio comportarsi per evitare che questo avvenga: bypassare sulle persone ed esperienze del mio passato, è sul fatto di avere ancora legami (non fisici) con qualcuno di loro, non parlare del mio piacere alla sottomissione e propormi in modo meno provocante per evitare che questo accada? Però così non sarei io e non saprei come comunicare ciò che fa godere me.
Anche quando mi pare di conoscere qualcuno che penso potrà accettarmi e con cui possa essere me stessa, che sembra sicuro di sé dal non sentirsi minacciato da tutto questo, poi si mette in dubbio e mi chiede come mai mi possa piacere una persona "normale"(tra mille virgolette) rispetto a tutti i miei ex ed è già chiaro cosa ne conseguirà: insicurezza sia nella relazione che nel sesso.
Spero sia chiara la situazione e la mia domanda. Grazie mille :)
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Buongiorno.
È impossibile rispondere alla sua domanda perché generica.

Per stabilire un evantuale medis operandi bisogna conoscente la relazione nella quale abita la sua sessualità che da quanto leggo è scorporata dalla dimensione affettiva.

Oppure vissuta all’interno di dinamiche non proprio equilibrate e fautrici di relazioni sane (narcisista. Uomini di potere. dominazione ecc..)

Più che di questi uomini, secondo me, dovrebbe occuparsi di se stessa e spostare l’attenzione su di lei .

Ed interrogarsi sul perché

Sul perché ha bisogno di questo tipo di sessualità e di questi partners.

E se per caso c’è una correlazione con il suo bisogno di conferme.

Se ha un buon rapporto con se stessa.

Con la sua immagine o adoprera la sessualità per ricevere della confermare?

Nel mio sito, blog e canale YouTube troverà tanto materiale da poter consultare

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno e la ringrazio per la risposta.
La mia sessualità non è sempre scorporata dalla dimensione affettiva, o meglio, nelle relazioni durature non lo è mai, seppur, come le definisce, non equilibrate. Sicuramente non equilibrate in termini propriamente affettivi, ma perché anche se ci si innamora di un sadico o di un narcisista, difficilmente (e sto usando un eufemismo) si potrà avere in cambio un sentimento equivalente, ma per la loro incapacità di provare quel tipo sentimento per qualcun altro, anche se molto legati a me affettivamente.
È per questo motivo che mi sto indirizzando su tipi di persone diverse perché è chiaro che mi piacerebbe instaurare un rapporto che comprenda anche altro. É qua che nasce la difficoltà nel rapportarmi con questo tipo di persone e la conseguente domanda del consulto. Perché per me la sessualità rimane una parte fondamentale in un rapporto ed è chiaro che perché sia per me soddisfacente deve avere certi requisiti... che potrei sintetizzare nel "sentirsi ed essere oggetto del desiderio ed a disposizione del mio partner" e non in pratiche bdsm più estreme.
Per quanto riguarda la sicurezza di me stessa di cui faceva cenno, credo di aver raggiunto un ottimo livello di accettazione della mia fisicità sicuramente grazie ad altri (non solo uomini) ricevendo sguardi e complimenti quotidianamente che come può immaginare sono grandi dosi di autostima e, più in genere, sul mio carattere forte, i miei modi diretti, la mia empatia e disponibilità verso gli altri.
E so come "usare" (e non solo nell'accezione negativa con cui questa parola viene utilizzata) tutto ciò nel quotidiano, conferme incluse.
Spero di essere stata più chiara.

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

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