è forse un disturbo da Borderline?

Buongiorno,
dopo anni sono tornata su queste pagine, ho sempre avuto difficoltà a relazionarmi a causa di avvenimenti mai chiariti nella mia vita. Ma a fine 2015 sono riuscita finalmente a tornare serena ed a provare emozioni vere.
Ho conosciuto il mio attuale fidanzato nel 2015, la nostra relazione i primi mesi è stata stupenda, nonostante i suoi a volte strani atteggiamenti riuscivo a sentirmi sicura, amata e rispettata. A distanza di qualche mese lui è iniziato a cambiare, o forse io ho incominciato a vederlo davvero. Reagisce in modo aggressivo in situazioni del tutto inutili, ha scatti di ira che a volte mi fanno paura, mi accarezza e mi dice "ti amo" il minuto prima ed il minuto dopo mi dice che non prova niente per me. Si chiude per ore in se stesso senza neanche parlarmi e senza farmi capire il perchè del suo comportamento, poi dopo ore si rifà vivo e ti "uccide" con parole che solo lui è in grado di usare. Sembra che nulla gli stia bene. Ho cercato tante volte di riflettere se fosse o meno stato il caso di interrompere la relazione ma non ci sono mai riuscita, perchè lui in realtà è così buono, quando non ha i suoi scatti riesce a darmi tutto anche se stesso, non dice no a nessuna richiesta di aiuto, mi riempie di attenzioni ed amore. Ma poi senza ragione torna ad essere "irascibile". Ci ho messo moltissimo per guarire dai miei problemi personali ed oggi stargli affianco sta facendo riaffiorare dei disturbi che pensavo di non avere più. Oggi però non chiedo un aiuto per me perchè ho imparato col tempo a venirne fuori, ma chiedo aiuto per lui.
Circa un mese fa ha perso il padre per una brutta malattia e da quel giorno non è più solo la sua "irascibilità" il problema, ma anche la sua apatia, sono settimane che mi dice che la sua vita non ha più senso, che non ha ragioni per vivere. Ho cercato già di aiutarlo dicendogli che non è così che ha una famiglia che lo ama e che lo rispetta, ma lui continua ad avere attimi di rabbia alternati ad attimi di "depressione". Ho cercato di parlarne con la sorella, perchè purtroppo la madre è una persona molto delicata, ma la sorella non accetta questa situazione, dice che queste cose non le concepisce e che il fratello si deve solo "svegliare" quindi non ha problemi. Io non so come aiutarlo sia per i suoi scatti di ira che per quelli di depressione che negli ultimi giorni gli fanno dire spesso che vuole farla finita, cerca addirittura sul web come morire senza dolore. Ma io da sola non posso molto. Cosa dovrei fare? Grazie anticipatamente con tutto il cuore
[#1]
Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo Psicologo, Psicoterapeuta 2.4k 122
Gentile utente,
La situazione è questa:

“Ho cercato tante volte di riflettere se fosse o meno stato il caso di interrompere la relazione ma non ci sono mai riuscita, perchè lui in realtà è così buono, quando non ha i suoi scatti riesce a darmi tutto anche se stesso, non dice no a nessuna richiesta di aiuto, mi riempie di attenzioni ed amore”
MA FONDAMENTALMENTE VIVE IN UNA RELAZIONE CARATTERIZZATA DA INSTABILITÀ ENOTIVO/AFFETTIVA: es: “mi accarezza e mi dice "ti amo" il minuto prima ed il minuto dopo mi dice che non prova niente per me”.

La famiglia di lui è disinteressata e disinformata sulle reali problematiche tanto relazionali (vostre) quanto individuali (sue)

Da qui è impossibile porre diagnosi oltretutto tramite terza persona.

Più che altro, inizi a chiedersi se le attenzioni di cui la riempie, le richieste di aiuto che esaudisce, sono più importanti e che valore hanno (ora e in un ipotetico futuro insieme) di verosimili tratti personologici maladattivi che il suo compagno presenta e che la fanno soffrire.
Lei stessa dice che: “Ci ho messo moltissimo per guarire dai miei problemi personali ed oggi stargli affianco sta facendo riaffiorare dei disturbi che pensavo di non avere più“. SUBITO DOPO SCRIVE IL CONTRARIO: “Oggi però non chiedo un aiuto per me perchè ho imparato col tempo a venirne fuori, ma chiedo aiuto per lui“.
sicura di “esserne venuta fuori?”

È importante che rifletta su cosa le impedisce di essere serena (altrimenti non avrebbe scritto questo consulto) e come mai è legata a questa instabilità.

Intanto le suggerisco un libricino facilmente reperibile online: attaccamento e amore di Grazia Attili.
Una consulenza diretta presso un collega psicologo psicoterapeuta le tornerebbe utile.

C’è da capire come mai lei resta ancorata in questa relazione che con l’andar del tempo, la fa soffrire sempre più.

Cordiali saluti

Dr. Francesco Emanuele Pizzoleo. Psicoterapia cognitiva e cognitivo comportamentale.

[#2]
dopo
Utente
Utente
Buongiorno dottor Pizzoleo,
la ringrazio per la sua risposta, oggi dico che non ho bisogno di aiuto per me perchè so che per risolvere il mio problema basterebbe allontanarmi da lui, perchè razionalmente so che una relazione "malsana" non porta benefici alcuni. Ma per ora considerato il fatto che riesco a "trattenere" ancora bene ho desiderio di aiutarlo, non solo per amore ma anche perchè questo desiderio scaturisce dal fatto che quando io ho avuto problemi non ho trovato aiuto da alcuno. Se anche io come la sua famiglia mi disinteressassi e me ne andrei, mi sentirei solo codarda e non una brava persona, perchè ci sono alcune persone che con i loro "atteggiamenti sbagliati" richiedono aiuto ed oggi voglio aiutare.
Io sono de napoletano e lui del foggiano è questa la ragione anche per cui non so muovermi, perchè lì non conosco strutture o psicologi e non saprei come convincerlo a fare almeno un consulto. Io sono sempre convinta che debba essere la famiglia a vedere quando un figlio o un fratello sta male e aiutarlo, perchè il primo passo verso una stabilità interiore è avere stabilità nel tuo ambiente familiare.
In ogni caso dottore la ringrazio perchè ha avuto interesse verso di me e le sono grata, il libro suggerito lo leggerò, grazie davvero del suo tempo.
Cordiali saluti
Disturbi di personalità

I disturbi di personalità si verificano in caso di alterazioni di pensiero e di comportamento nei tratti della persona: classificazione e caratteristiche dei vari disturbi.

Leggi tutto