Stenosi vasi epiaortici

Buongiorno , nell'ambito di uno ecocolordoppler dei vasi del collo cosi documentato: ispessimernto intimale bilateralmente sulle ACC, presenza piccole placche omogenee miste alla biforcazione del'ACI di SX ed x che in entrambi determina stenosi max intorno al 30% (ECST) con velocità di picco sistolico inferiore a q125 cm/sec ma non determina stenosi emodinamicamente significative. Pervie appaiono entrambi le arterie vertebrali con direzione di flusso encefalopeta.
NON fumatore, intollerante a glucidi e FANS (nel passato ho avuto mumerosi episodi di melena) ma effettuo gastro e colonscoipia ogni 2/3 anni; assumo parvati 5+5 da circa 18 mesi con valori di p.a. 70/130; LDL 126 senza utilizzo di statine , anzi in alcuni periodi rieswco a portarlo <100 (stile di vita) effettuavo attività aerobica (corsa) regolarmente percorrendo tranquillamente 15 km a bpm medio di 127. Allo stato attuale (molto ridimensionata) pr sopreggiunte problematiche muscolo scheletriche anche se in cinque anni sono riuscito a dimagrire circa 15 kg dai 100 aagli 85 attuali.
La DOMANDA: nel contesto in cui sopra (ovviamente a conoscenza del cardiologo) mi è stato prescritta la cardiaspirina come elemento preventivo; il medico di base mi ha suggerito il plavix vista la storia clinica attuando comunque una copertura gastrica con i.p.p. . Leggo nei "bugiardini " una possibile incompatibilità tra i.p.p. e plavix . Chiedo un vostro cortese parere sulla opportunità di assunzione di un antiaggregante in relazione al risultato dell'esame vascolare su esposto ed al rischio/beneficio conseguente. Grazie buona giornata
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Puo assumere tranquillamente o l aspirina od il clopidogrel.
Non è necessario alcun gastroprotettore, anche perche sono terapia croniche è certo non si possono assumere cronicamente IPP

Arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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Utente
Utente
Buona sera Dr. Cecchini, nel ringraziarla per la tempestiva risposta mi sorgono alcuni dubbi; ovviamente condivido con Lei che gli IPP non possono essere una terapia permanente mentre aspirina o clopidogrel dovrebbero far parte di una terapia a vita ; ma nella mia condizione di soggetto con pregressi episodi di emorragia gastrica l'assunzione continuativa di antiaggreganti il cosidetto rischio/beneficio non è molto sbilanciato verso la probabilità di emorragie interne? ; chiarisco meglio e completo la mia domanda: il quadro vascolare prima esposto (referto ecodoppler) motiva l'assunzione a vita di antiaggreganti come terapia preventiva nel mio status. Grazie per la cortese disponibilità. buona serata
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Se fossero state evidenziate alla gastroscopia lesioni emorragiche allora l assunzione di gastroprotettori potrebbe essere indicata , magari il pantoprazolo o la ranitidina i quali , per motivi diversi, in influiscono sull assorbimento di talimfarmaci

Arrivederci
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Utente
Utente
Buongiorno, nel ringraziarla per la tempestiva risposta ed alla specificazione del principio attivo degli IPP, debbo ritenere che la mia domanda del punto di vista dello status vascolare (referto ecodoppler) La trova concorde nella terapia antiaggregante preventiva come prescritta, giusto? . Desideravo conoscere se fosse a conoscenza di studi aggiornati circa la possibilità di ridurre la terapia di coplidogrel a giorni alterni , almeno negli anziani ; tesi anche suffragata dall'emivita del principio attivo che perdurerebbe sino a 7 giorni dall'assunzione , periodo per altro indicato come sospensione nel caso di interventi chirurgici anche lievi. Grazie Buona giornata
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Teoricamente si, ma tenga presente che gli antiaggreganti piastrinici agiscono inibendo le prostaglandine che sono tra l'altro responsabili della produzione del muco che protegge l'epitelio gastrico.
Anche a dosi dimezzate l'effetto sulla mucosa gastrica rimarrebbe pressoche' identico.

arrivederci.
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Utente
Utente
Certamente, riferito allo specifico effetto collaterale dibattuto che opportunamente allargato e trattandosi di terapia stabile (cronica) mi suggerisce che l'assunzione di una dose inferiore ma costante che comunque faccia il suo lavoro di protezione vascolare possa nella prospettiva evitare/ridurre altri effetti collaterali. Promuoverò un confronto specialistico (de visu) su questa mia convinzione coinvolgendo anche il curante di base che (dovrebbe) fare una sintesi in funzione del quadro patologico generale... Grazie , buona giornata , complimenti per la sua attività.