Extrasistoli e palpitazioni in contesto ipertensivo

Gentili dottori,
Vi scrivo la mia situazione.
Sono un ragazzo di 27 anni, impiegato, fumatore non accanito (ma sto cercando di smettere) sedentario, normopeso.
Circa due anni fa ebbi un episodio di crisi ipertensiva: mentre ero in ufficio, in un periodo di forte stress, avverto come un nodo in gola e il cuore comincia ad andarmi velocissimo. Scendo giù per prendere aria, ma prima di risalire mi accorgo che le gambe mi mancavano. Mi sdraio, sempre lucido, attendendo che qualcuno mi aiuti a risalire. Facciamo arrivare un’ambulanza che accerta la pressione alta e leggera aritmia. Vado in PS, ECG negativo, vado in codice verde e non continuo le visite. Vado dal cardiologo che mi diagnostica ipertensione, mi prescrive il triatec, alcuni esami del sangue (tiroide e reni, usciti puliti) e mi effettua ECG (di nuovo negativo) e un ecocardio (nessun difetto).
Vivo l’ultimo anno e mezzo in preda però a frequenti extrasistoli, abbastanza fastidiose sebbene asintomatiche (a parte ansia). Effettuo di mia sponte un holter ECG, di cui vi scrivo il responso:

Ritmo sinusale per tutta la registrazione (errata segnalazione nell’analisi automatica di FA dovuta ad artefatti di registrazione). Sporadici battiti ectopici ventricolari (108) singoli, monomorfi, non anticipati. Rari battiti ectopici sopraventricolari (95). Non aritmie ipocinetiche maggiori. Non modificazioni significative del tratto ST

Dopo un periodo abbastanza tranquillo, le extrasistoli mi tornano e recentemente ho avvertito anche un fastidiosissimo episodio: una specie di improvvisa accelerazione aritmica del cuore che si è conclusa in pochi secondi. Credo sia quella che viene chiamata palpitazione o fibrillazione atriale, mi è accaduta sporadicamente altre volte nella vita, ma vista la presenza di queste extrasistoli non vi nascondo che sto andando in paranoia. Per calmarle nel frattempo sto assumendo delle capsule al biancospino che effettivamente mi aiutano a regolarizzare questi episodi. Premetto che in famiglia non ho episodi noti di cardiopatie di alcun genere (salvo mio nonno causata però da insufficienza polmonare) o morti improvvise.
Quello che vi chiedo non è una diagnosi, ma un consiglio: vista la mia anamnesi, è saggio che io effettui comunque ulteriori accertamenti? Se sì, di che tipo avendo già effettuato gli esami più comuni e parlanti? Oppure devo solo calmare il mio stress psicologico? Purtroppo sentendo le sempre più frequenti morti improvvise in giovani apparentemente sani, non vorrei trascurare eventuali malattie nascoste.
Grazie infinite.
[#1]
Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.4k 3.6k 3
lei ha un holter normale.
gli episodi di palpitazione che lei lamenta sono evidentemente riconducibili all ansia

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso

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