Extrasistole e preoccupazione

Salve, sono un ragazzo di 19 anni e sto soffrendo da qualche mese di fenomeni quotidiani continui di extrasistolia.
Non bevo né fumo.
Ne ho sempre avuti, ma non li ho mai praticamente avvertiti con fastidio fino, appunto, a qualche mese fa, quando ho iniziato ad interessarmi a questi fenomeni, scatenando, penso, un circolo vizioso di paura e preoccupazione per eventuali aritmie pericolose, come fibrillazione atriale o ventricolare.
Ho effettuato un ecocardio, nella norma, e un Holter ECG 24h che ha evidenziato solo 34 extrasistoli di natura sia sopraventricolare che ventricolare (c'è da dire che effettivamente quel giorno ne avvertivo davvero pochissimel probabilmente in altri ne avrei registrate di più).
In entrambi i casi, il cardiologo mi ha rassicurato affermando che non esiste una base patologica, ma psicologica.
Pensare tutto il giorno di avere questo problema e di non poterlo superare può davvero far continuare questi fenomeni?
A volte cerco di non pensarci, ma queste extrasistoli continuano a prescindere.
Eppure non ne avevo mai sofferto così.
Vorrei sapere se il fattore psicologico può davvero influire così tanto e se gli esami che ho fatto possono effettivamente rassicurarmi su eventuali patologie.
Concludo facendo notare che non ho mai avuto sintomi correlati quali svenimenti, capogiri, o quant'altro.
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Attivo dal 2007 al 2020
Medico Chirurgo
Salve.
Lei ha delle banali extrasistoli come qualunque cuore normale.
Se è ansioso le percepisce di più e diventano più fastidiose.
Perciò veda di imparare a convivere con loro.
Cordialità.
Dr. Caldarola.