Malore e troponina i

Gentili Signori medici,

Vi invio l'anamnesi del mio particolare caso clinico al fine di aiutarmi a capire la mia situazione.

Sono stato ricoverato il 2 aprile alle ore 19.30 per sospetto infarto.
Forte dolore toracico e corrispondende dolore interscapolare, sudorazione e vertigini e senso di svenimento.
Al P.S. fatto ECG risultato nella norma e prelievo di sangue con esiti negativi su tutti i valori compreso quello della troponina I. Dopo 6 ore effettuato un secondo prelievo in cui i valori della Troponina I sono risultati positivi a 0,40 (valore normale 0,00-0,06). Da notare che nella stessa fascia oraria sono stati rilevati tantissimi casi di troponina elevata, percui i medici hanno considerato con cautela tale dato. Il terzo prelievo è risultato negativo di nuovo. Il quarto prelievo positivo a 0,18. Il quinto ed il sesto nuovamente negativi, tutto ciò nell'arco di 72 ore.
Durante il ricovero sono stati fatti diversi ECG risultati nella norma.
Il giorno 6 aprile sottoposto a ecocardio + ECG in prova da sforzo. Gli esami con esiti positivi hanno escluso pericardite, danni alle coronarie ed un buon andamento del muscolo cardiaco sotto sforzo e nei tempi di recupero.
Il giorno 7 aprile ripetuto in clinica privata un ulteriore prova da sforzo con esiti buoni.
Il giorno 9 aprile effettuata Gastroscopia con esiti di "piccola ernia iatale da scivolamento" e "gastrite"; biopsia in corso di analisi.
Il giorno 10 aprile effettuata visita otorinolaringoiatrica con esiti di faringite ed infiammazione alla glottide a seguito di probabile reflusso.

A questo punto non so più a che credere, il mio medico curante mi dice che è stato un problema gastrico, i medici del pronto soccorso sono propensi per un fatto cardiaco (al che mi hanno già prenotato la scintigrafia!), il cardiologo del centro privato dice di non preoccuparmi perchè non ho nulla al cuore e che la troponina I può risultare elevata anche in caso di danno a cellule muscolari scheletriche o di altri organi (e non solo del cuore quindi!).

I miei quesiti sono:
1) "la troponina I può essere liberata da uno spasmo esofageo o da un reflusso gastro esofageo?".
2) devo proprio fare la scintigrafia (è invasiva e mi fanno paura le radiazioni)?

Grazie infinite

Gianfredo
[#1]
Dr. Massimo Tidu Cardiologo 1.4k 49 2
Gentile utente:

La troponina I è una sostanza molto cardiospecifica e pertanto difficilmente un reflusso gastroesofageo o uno spasmo in questa sede possono incrementare il livello della troponina. Fattori confondenti erano molto frequenti un tempo quando potevano essere dosate solo sostanze scarsamente specifiche del muscolo cardiaco. E' vero che l'andamento della troponina è anomali, non eseguendo quello che noi cardiologi chiamiamo curva (ossia un innalzamento progressico e una successiva pèrogressiva riduzione dei valori), ma se si esclude un errore di laboratorio, una insufficienza renale marcata (che fa accumulare e quindi innalzare i valori della troponina), ritengo indicato un test di ischemia ulteriore la prova sforzo.
A disposizione per ulteriori consulti

Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it

[#2]
Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile sig. Gianfredo, la troponina I è un enzima cardiospecifico che quasi sempre è espressione diretta di danno cardiaco. Tuttavia sebbene il suo rialzo è quindi osservabile in corso di infarto, mio- e pericardite, scompenso cardiaco acuto, talora deboli e fugaci rialzi possono osservarsi in soggetti affetti da insufficenza renale, embolia polmonare, cirrosi, sanguinamento gastrointestinale. Nel suo caso, in base alla negatività dei test da sforzo effettuati, tanto più significativi se "massimali", i colleghi, penso più per estrema sicurezza che per altro, hanno deciso per un ulteriore e più specifica indagine quale la scintigrafia. Tuttavia, lei avrebbe in teoria una scappatoia, quella di proporre al collega cardiologo l'esecuzione di un ecostress farmacologico alla dobutamina, che ha una identica sensibilità e specificità di identificare i soggetti ischemici e le eviterebbe di sottoporsi a radiazioni.
Cordialmente,

Dr. Vincenzo MARTINO

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