Quesito sulla morte improvvisa

Salve dottore, le auguro un buongiorno in quanto penso proprio che questo consulto lo leggerà domani mattina.

È da un pó che mi sono interessato a leggere vari consulti, e trovo che passare del tempo libero imparando cose che poi potranno servire in un futuro sia più produttivo rispetto a non fare nulla.

In ogni caso, ho letto il suo sito sulla cosiddetta morte improvvisa data da gravi aritmie.

Questo argomento mi tocca da vicino siccome quest’estate disgraziatamente un ragazzo di 14 anni, che faceva il portiere nelle annate più piccole della mia ex squadra di calcio, è stato proprio vittima di questa morte.
Sfortunatamente non è avvenuto sul campo di gioco durante il giorno (dico sfortunatamente perchè, essendo ogni sede della societá calcistica provvista di defibrillatore e allenatori preparati a queste situazioni da corsi specifici, si sarebbe potuta evitare) ma è avvenuta mentre dormiva, mentre si stava divertendo in vacanza insieme ai suoi parenti.

Dopo aver appunto letto di varie persone, sfortunatamente colpite da questo tipo di morte, mi sono sorte alcune domande.

So che puó avvenire anche in un cuore apparentemente sano, ma (spero di aver capito bene) questo fenomeno puó essere più comune in persone con qualche patologia.

La mia domanda principale è questa: una persona che fa tutti i controlli periodici necessari, dai quali non risulta nulla di anomalo ed anzi, risulta che abbia un cuore in perfetto stato, è comunque, seppur in una bassissima probabilità, una persona che potrebbe morire in questo modo?
Perchè se fosse così allora si baserebbe sul fatto di essere fortunati.
L’altra mia domanda è questa, e prosegue sulla falsa riga della precedente: non esiste un modo, controlli o visite per escludere questo tipo di morte al 100%?
Di conseguenza queste gravi aritmie sono episodi che vengono quasi in totale casualità, senza poter effettuare visite che le rendano note ad un medico?

La ringrazio in anticipo e mi scuso se le mie domande le possano sembrare banali (probabilmente le risposte sono già contenute nel suo testo ma mi sono sfuggite, tutto questo mi serve solo per fare un riassunto riguardo a questo argomento, che trovo molto interessante, nonché spaventoso) la ringrazio ancora e la saluto cordialmente
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Dr. Maurizio Cecchini Cardiologo 107.2k 3.6k 3
Tutti gli studi scientifici dimostrano che si può diagnosticare solo il 20 per cento degli individui a rischio .
quindi sfuggono ai controlli anche accurati l 80 per cento dei 70.000 morti l anno in Italia .

Pensi ad atleti come Bovolenta, Morosi i, Feher, Puerta ,etc che pur essendo controllatissimi sono crollati in campo.

arrivederci

Dr. Maurizio Cecchini - Cardiologo - Universita' di Pisa
www.cecchinicuore.org
Medicina di Emergenza ed Urgenza e Pronto Soccorso