Dilatazione

Salve, volevo chiedere un consulto per mio marito che, da circa 20 anni è portatore di pace-maker(attualmente ha 51 anni), esegue sempre tutti i controlli dal suo cardiologo e non ha mai avuto problemi. La questione si è posta quando, circa un mese fa, ha effettuato una radiografia per una tosse un pò ostinata e il radiologo ha rilevato un cuore abbastanza dilatato (un pò lo è sempre stato anche prima del pace-maker). Il cardiologo di fiducia dopo aver visto la lastra lo ha visitato e gli ha fatto il tracciato: non ha rilevato nessun sintomo che giustificasse la dilatazione, nè un soffio, nè alcuna alterazione di ritmo. Mai è stato presente affanno (anzi in tutte le attività fisiche è abbastanza instancabile). Il cardiologo ha prescritto un ecocardiogramma per vedere i flussi. Poichè mio marito è molto preoccupato vi domando sè è possibile, in assenza di sintomi, una patologia dilatativa. Grazie.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, la dilatazione cardiaca essendo già presente, non può evidentemente considerarsi una nuova diagnosi, semmai va rivista l'eventuale terapia che effettua suo marito, sempre se tale dilatazione venga confermata dall'ecocardiogramma.
Per quanto riguarda i sintomi, anche la tosse potrebbe essere considerato un segno indiretto di dilatazione cardiaca. Allo stato non resta che aspettare l'esame strumentale, anche perchè tutte le congetture potrebbero cadere se la dilatazione non venisse confermata.
Saluti

Dr. Vincenzo MARTINO

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dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore, la ringrazio per la risposta tempestiva e aggiungo che ad oggi non è mai stata necessaria terapia farmacologica e, come lei suggerisce, aspetteremo l'esito dell'ecocardiogramma che verrà effettuato lunedi. Le farà sapere il risultato.
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dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
Gentile Dottore, ieri mio marito ha praticato presso l'ospedale Monaldi un ecodoppler il cui esito è stato:
Ventricolo sinistro dilatato di aspetto globoso con ipocinesia globale di grado medio-importante F.E. 30-35%.
Lieve rigurgito mitralico. Atrio sinistro lievemente dilatato.
Camere dx di normali dimensioni moderatamente ipocinetico. F.E. 40%: Catetere da pace-maker nelle sezioni dx: Lieve rigurgito tricuspidale.
Vena cava inferiore nella norma.
Conclusioni: ventricolo sinistro con anomalie della cinesi.
Gli è stato prescritto un betabloccante e il cambio del pace-maker con uno di tipo bicamerale. Volevo un suo parere in merito alla gravità dell'esito.
Dimenticavo di dirle che mio marito è portatore di pm per un blocco atrioventricolare completo congenito, non è mai stato male neanche prima dell'intervento.
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, la dilazione cardiaca con depressa funzione di pompa è una condizione clinica che se non primitiva, in genere è indicativa di un pregresso processo infiammatorio (miocardite) o di una patologia ischemica, cosa che andrebbe indagata anche con una coronarografia. Si consulti con il suo cardiologo di fiducia su questa ipotesi diagnostica. Saluti
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dopo
Attivo dal 2008 al 2013
Ex utente
La ringrazio per il parere fornitoci e ne parleremo con il cardiologo, tuttavia pensa che il cambio del pm possa aiutare a rientrare in parametri di maggiore sicurezza?
Inoltre volevo chiedere se di norma viene utilizzata la sonda preesistente con l'aggiunta di un'altra per il nuovo modello da impiantare
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Dr. Vincenzo Martino Cardiologo 6.6k 209 2
Gentile utente, senza visionare la paziente e gli esami cui si è sottoposta non ho elementi per risponderla in merito. I colleghi che l'hanno in cura sapranno certamente chiarire meglio i suoi dubbi.
Saluti