Pregresso ischemia miocardica

buonasera a tutti scrivo per avere delle informzioni in merito alla situazione in cui versa mio suocero; diversi anni orsono ha subito una ischemia del miocardio, e per diverso tempo tutto tranquillo sino a +o- 1 anno fa ci sono state delle complicanze quali affanno e mancanza di forza quasi non riusciva a più a camminare tanto era l'affaticamento, fu ricoverato d'urgenza dove eseguirono gli accertamenti e le terapie del caso, una volta ristabilitosi effettuava la coronografia con l'installazione di due stand, ma sfortunatamente
uno dei due non tenne e dovette sottoporsi a nuovo esame ed intervento, alcuni mesi orsono è stato nuovamente ricoverato per una epatopatia con ittero dovuto ad alimentazione e dimesso come soggetto epatopatico, adesso però sta iniziando nuovamente ad accusare stanchezza ed si è sottoposto a nuovo ecg ove veniva riscontrato oltre alla pregressa ischemia anche una ischemia subepicardica, carenza di gllobuli rossi e delle piastrine inoltre il ca19.9 risultava alterato da premettere però che nelòl'ultimo anno stava tenendo sotto controllo questo importante marcatore il quale durante il ricovero per ittero si era innalzato ma poi col passare del tempo era giunto a valori quasi accettabili ed il fatto che sistava normalizzando ci tranquillizzava ora però il sopracitato marcatore si è nuovamente alzato a 42, e francamente non sappiamo come comportarci anche perche oggi ha ricevuto sia l'esito degli esami di laboratorio sia dell'ecg in cui il cardiologo visa l'imminente partenza per le vacanze gli consigliava solo di non esporsi al sole in orari di punta continuare la terapia prescritta e di non affaticarsi poi al rientro di eseguire uno screening ad hoc. io allora mi chiedo con una ischemia subepicardica una persona come si deve comportare e soprattutto di cosa si tratta realmente in pratica un nuovo evento infartuale? Attendo con ansia la risposta
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Dr. Massimo Tidu Cardiologo 1.4k 49 2
Gentile utente:
L'ischemia non è un nuovo evento infartuale ma solo la conseguenza di un restringimento coronarico che rende insufficiente l'apporto di sangue alle cellule del cuore che per tale motivo soffrono, ma non muoiono come accade nell'infarto.
Occorrerebbe sapere se l'ECG di suo suocero si sia modificato o se i segni di ischemia si sono mantenuti stabili.
el primo caso ocorrerebbe eseguire ulteriori accertamenti cardiologici (test di ischemia), potenziando la terapia medica. In caso di stabilità, in assenza di sintomi non occorre eseguire, di norma, variazioni farmacologiche.
A disposizione per ulteriori consulti

Massimo Tidu M.D.
Medico Specialista in Cardiologia
www.massimotidu.it

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