Un problema post-operatorio, sotto la cicatrice

Gentile Dottore, un mese sono stata sottoposta ad un intervento a cielo aperto per sindrome tunnel carpale mano destra, allo stato attuale riscontro però un problema post-operatorio, sotto la cicatrice in prossimità del palmo della mano, escludendo il polso ( visto che la cicatrice si protrae fino a quest'ultimo) avverto un dolore che non mi consente un normale movimento della mano stessa, è come se ci fosse sotto la ferita un elastico che tira fortemente la stessa o come se la parte sottostante fosse congiunta con una colla non consentendomi un estensione totale della mano, questa è la sensazione che provo, dura al tatto con un piccolo nodo sottostante,facilmente palpabile. Il dolore non tende a regredire nei giorni, nonostante massaggi la zona delicatamente praticamente tutti i giorni per alleviare una tensione epidermica che non tende però a diminuire. Sono sconfortata perché pensavo di risolvere un problema e me ne ritrovo un altro.
Cordiali saluti
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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51 6
Gentile Utente,

nella tecnica classica a cielo aperto di decompressione del canale del carpo si incide dalla cute al legamento trasverso del carpo, senza il risparmio della fascia aponeurotica né dell'inserzione dei muscoli tenari. Tutte queste strutture, sezionate, si riparano formando un tessuto cicatriziale come la cute. Tale cicatrice si rimodella nel tempo aiutata dal suo massaggio esterno ma è ovviamente maggiore rispetto alla cicatrice che si forma dopo un intervento eseguito per via endoscopica. Il massaggio ed esercizi di gliding (scorrimento) del nervo sono volti ad ammorbidire la cicatrice e prevenire aderenze tra la stessa ed il nervo mediano che è stato decompresso.

Cordialmente,

Dr. Federico Tamborini
tamborini.federico@gmail.com

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

intanto la ringrazio per la sua tempestiva risposta , ma una domanda mi sorge spontanea: da ciò che deduco in merito al suo chiarimento è, naturalmente probabile, che ci sarà una regressione spontanea di questo "sintomo"? escludendo che quest' ultimo sia dovuto, ad una già presente aderenza cicatriziale? ( essendo trascorso solo un mese dall'intervento ?)...e nel caso in cui fosse così, ci sarebbe comunque una regressione spontanea o sarebbe necessario intervenire nuovamente?
Secondo indicazione telefonica del chirurgo che mi ha operata, è da qualche giorno che massaggio la zona con una crema idrocortisone, mentre la visita di controllo non sarà fattibile prima di decina di giorni.

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
La cicatrice raggiunge il suo massimo livelo di durezza, gonfiore e rossore (tale fenomenologia fisiologica è talvolta accompagnata da fastidio o dolore docale, specie alla pressione: pillar pain) intorno ai 30-40 giorni dall'intervento, per poi regredire progressivamente nelle settimane successive e scomparire, in genere intorno al terzo mese.

Pertanto, le consiglio di avere un pò di pazienza: vedrà che la sua situazione migliorerà.

Buona domenica.

Dr. Giorgio LECCESE

NB: il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale

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Dr. Federico Tamborini Chirurgo plastico, Chirurgo della mano, Medico estetico, Microchirurgo 926 51 6
Gentile Utente,
Il decorso è fisiologico in relazione alla tipologia di intervento cui è stata sottoposta. Deve attendere lo spontaneo miglioramento.

Cordialmente,
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dopo
Utente
Utente
Grazie Dottore ...attendo fiduciosa.

Cordiali saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Leccese ,

grazie anche a lei per la sua specifica e rassicurazione, è chiaro che mi rendo conto che ci sono dei tempi fisiologici di ripresa post intervento, l'unica cosa che mi crea perplessità è che con il passare dei giorni, il fastidio non tenda minimamente a regredire anzi, è come se sotto la cicatrice si fosse formata una calcificazione un piccolo ossicino facilmente palpabile, mi creda è davvero una sensazione molto fastidiosa che non mi consente lo svolgimento naturale delle varie attività, ed è una sensazione che avverto anche senza palpare la zona, nonostante cerchi di non pensarci. Mi rendo altresì conto che non è facile poter fare un consulto a distanza , per questo la ringrazio comunque per la disponibilità.

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.

Come le dicevo, è normale che i fastidi aumentino dopo 20-30 giorni dall'intervento: è proprio perchè la cicatrice diventa dura, gonfia e infiammata dopo qualche settimana, non subito dopo l'intervento.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dottore,

a distanza di un mese e mezzo ho effettuato la visita di controllo presso il chirurgo che mi ha operata, il quale ha riscontrato che la cicatrice è cheloidea ( da qui tutti i disagi di cui sopra avevo già accennato) alla richiesta di quale allora fosse la soluzione a questo problema che nella fattispecie è per me invalidante poiché crea sotto il palmo della mano un effetto tipo elastico-colla che tira e che non mi consente neppure di svolgere tranquillamente la mia attività lavorativa per la quale ho necessità di dover utilizzare per 6/7 ore al giorno il mouse, la risposta è stata... quella di dover attendere che la cicatrice si stabilisca, essendo ancora arrossata, e a mali estremi la necessità di dover intervenire nuovamente chirurgicamente tra qualche mese. E' possibile che non ci sia altra possibilità per la soluzione del problema? Spulciando su internet ho letto dei buoni risultati che si possono ottenere con infiltrazioni cortisoniche in loco e laser terapia per questo tipo di cicatrici ,però nessuna delle due mi è stata prospettata, mi chiedo... come mai? e se effettivamente si può risolvere solo con un'altra operazione. Ci tengo a precisare che il mio non è un problema estetico di come si presenta la cicatrice ma solo ed esclusivamente funzionale.

P.S. ( Nel frattempo mi è stato indicato di continuare a utilizzare la pomata idro cortisonica. )

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Un mese e mezzo è troppo poco....prima di iniziare terapie dolorose e spesso di modesta utilità, aspetterei almeno un altro mese.

Lasci che la cicatrice si ammorbidisca e si sgonfi (il processo si può considerare completo non prima di 4 mesi).

Parlare di cicatrice cheloidea mi sembra un tantino eccessivo.

Userei più il termine ipertrofica (anche se non ho visto direttamente, ma in genere è così), che però ora è al suo picco in termini di durezza, arrossamento, spessore e soprattutto fastidi locali.

Nelle prossime settimane non potrà che migliorare.
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Leccese

volevo ringraziarla per la sua costante disponibilità e soprattutto perché nella sua semplicità e chiarezza riesce ad essere sempre molto rassicurante...doti che nessun corso di studi o titolo accademico può insegnare o infondere...davvero complimenti!
Nel frattempo con tanta pazienza attenderò il decorso... nella speranza che entro qualche mese regrediscano gli effetti così fastidiosi.

Cordiali saluti
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Dr. Giorgio Leccese Chirurgo generale, Chirurgo della mano 9.7k 317
Di nulla.