Trauma dito medio all'altezza dell'ultima falange

Buonasera, circa due settimane fa sul lavoro ho inavvertitamente messo la mano, nello specifico, il dito medio all'altezza dell'ultima falange, in un nastro trasportatore che me lo ha schiacciato contro una staffa di ferro.

Al centro della "piegatura" della falange ho avuto una ferita profonda con leggero schiacciamento.
Ho tolto subito il dito ma già dal giorno
dopo avevo il dito intero gonfio ma riuscivo cmq a piegare l'articolazione.
Successivamente dopo diversi giorni il gonfiore del dito è
passato ma ora proprio sull'ultima falange è rimasto il gonfiore superficiale che però non mi consente di distendere il dito in maniera dritta.

Come dicevo, il dito lo piego normalmente anche se tira la parte interessata, però ora guardando la mano aperta, ho tutte le dita dritte tranne la parte finale del dito medio.
Non riesco a distendere il dito.
Con l'altra mano se lo apro va bene ma rilasciandolo rimane leggermente curvo.
Quel piccolo gonfiore che mi è rimasto sull'articolazione che ancora un pò di fastidio da, passerà oppure ormai rimarrà gonfio per via del trauma?
Ora il dito è a posto tranne quel gonfiore sospetto che ancora mi fa tenere il dito leggermente piegato nell'ultima parte...Non ho fatto alcuna radiografia o simili, ho solo applicato una crema per i traumi, Voltaren e Voltanil.
Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Quando si subisce un trauma, tanto più sul lavoro, è opportuno rivolgersi al pronto soccorso. Se la falange ungueale non si estende attivamente è possibile che vi sia una lesione tendinea. Bisogna che si faccia visitare subito da un ortopedico per programmare il da farsi.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD

Umberto Donati, MD

www.ortopedicoabologna.it

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dopo
Utente
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Grazie dottore, questo incidente è successo già da qualche settimana, in quei giorni avevo il dito completamente gonfio, credevo si rimettesse tutto come prima una volta tornato a grandezza normale,dopo il gonfiore e invece è rimasto questo problema. Grazie per la disponibilità.
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Utente
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Buonasera dottori, in questi giorni ho eseguito una radiografia e risonanza della parte del dito interessata dal trauma. Riporto quanto dice il referto :

- Radiografia -
Con la metodica dai radiogrammi eseguiti non si documentano sicure immagini compatibili con lesioni osteotraumatiche recenti a carico delle strutture scheletriche esaminate.


- Risonanza -
L'esame è stato eseguito utilizzando sequenze TSE, FSE e GE X-BONE, T1 e T2 pesate, condotte secondo i piani di scansione assiale, sagittale e coronale.
L'indagine RM non ha documentato la presenza di lesioni di continuo a carico dei tendini dei muscoli flessori ed estensori delle dita. Tuttavia attualmente permane una distensione fluida reattiva della capsula articolare interfalangea distale del III raggio con tenue edema dei tessuti molli sul versante dorsale.
Assenza di significative raccolte fluide articolari.
Assenza di fenomeni edemigeni reattivi intra-spongiosi.

Come mi posso muovere al riguardo? Grazie
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
La RMN non ha nessun significato clinico da sé sola ma acquista rilievo solo quando va a completare la visita specialistica integrandosi con quanto emerso dall'esame clinico. Ho qualche perplessità sul fatto che il tendine estensore sia integro, tuttavia, non avendola visitata non ho elementi per esprimere un parere. La sola cosa da fare è rivolgersi a un ortopedico esperto in chirurgia della mano che valuti il quadro clinico e guardi le immagini della RMN. Se c'è la lesione del tendine estensore probabilmente le verrà suggerito un intervento riparati o.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
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Utente
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Grazie per la disponibilità dottore.
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Utente
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Buonasera dottori,
sono andato questo pomeriggio da un ortopedico qui a Roma e guardando la RMN e poi la Radiografia, mi ha detto che il tendine si è rotto e che tuttavia mi sconsiglia un'operazione in quanto, una volta immobilizzato il dito per il recupero del tendine, avrei problemi con la mobilità nella ripresa. Praticamente mi ha spiegato che rimanendo immobilizzato per il periodo di recupero di circa 30 giorni, mi si andrebbe a bloccare anche la flessibilità. Avrei il la parte finale del dito tutto di un pezzo, se così posso dire.
Sono rimasto un pò deluso per il fatto di doverlo lasciare curvo così, ma se dovesse tornare dritto ma immobile per sempre sarebbe peggio. Cosa ne pensate al riguardo? Potrei rischiare l'intervento? La vite che andrebbe a fissarsi nella parte dell'osso finale e fissato al tendine staccato,riporterebbe il dito alla situazione di prima?
Grazie per la disponibilità,buona giornata.
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
A dispetto del referto RMN, avevo ragione a dire "Ho qualche perplessità sul fatto che il tendine estensore sia integro".
Per quanto riguarda l'opportunità di sottoporsi all'intervento, è ovvio che una immobilizzazione protratta può comportare una limitazione della flessione della articolazione interfalangea distale (IFD), per la quale si può tuttavia ricorrere a chinesiterapia mirata, pur senza la garanzia di un completo recupero della articolarità. Consideri anche la possibilità che il dito possa anche rimanere un po'' flesso, anche se meno di ora. In alternativa, si può anche pensare di non fare nulla: la funzione di presa della mane rimane invariata, purché la flessione della IFD non provochi dolore sul dorso; la mancata estensione dell'IFD del 3 dito può essere poco invalidante, soprattutto se interessa la mano non dominante, a meno che, per esempio, non suoni uno strumento musicale. Dal punto di vista estetico, tenendo presente che le dita della mano sono per la maggior parte del tempo in un atteggiamento di semiflessione sia a riposo sia durante l'attività, e che la ridotta estensione del dito medio si apprezza più raramente rispetto a quella dell'indice, l'atteggiamento del dito può avere un ruolo "psicologico" meno determinante ma questo dipende esclusivamente da lei. Non so se lei si sia rivolto a un chirurgo della mano (non so come interpretare "la vite che andrebbe a fissarsi nella parte dell'osso finale"), ma potrebbe essere utile acquisire un secondo parere da un altro ortopedico ancor più esperto del primo in chirurgia della mano, in modo da consentirle di prendere una decisione più ragionata.
Ci tenga informati, se lo desidera.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
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Utente
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Grazie dottore,
la mano interessata dal dito in questione è quella dominante ma funzionalmente non è cambiato nulla se non per il fatto che ogni tanto qualche doloretto proprio nella parte superiore, soprattutto quando sono a lavoro,me lo da.
E' fastidioso al momento vederlo così flesso,ma se anche dopo l'eventuale operazione cambiasse poco da quel che mi dice, sto considerando l'idea di tenerlo così.
Questo dottore, che è anche chirurgo,mi ha spiegato che nell'intervento andrebbe inserita una vite nella falange distale e fissata a quel che resta del tendine,rimanendo per circa trenta giorni in tiro e immobilizzata, ma lei ha ragione, sentirò sicuramente anche un altro parere qui a Roma.
Questo dottore cmq ha anche evidenziato il rischio che il dito possa rimanere "tutto d'un pezzo" nella parte terminale e che se non venisse fatta una corretta riabilitazione, potrebbe addirittura danneggiarsi e ricominciare tutto dall'inizio.
Anche ora che le scrivo con il pc,ho qualche fitta che arriva dal punto interessato. Dolore che in situazione di riposo non si presenta.
Facendo un lavoro che riguarda la meccanica, ho sempre le mani in movimento, se così posso dire e quando devo inserire le mani in spazi angusti nelle parti meccaniche, purtroppo quasi sempre urto la parte curva del dito, abbastanza fastidioso perchè è ancora sensibile agli urti purtroppo. Cercherò anche un altro ortopedico qui a Roma e le farò sapere.
Grazie dottore ancora per la professionalità e disponibilità.
Buona giornata
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Dr. Umberto Donati Ortopedico, Chirurgo della mano, Medico legale, Perfezionato in medicine non convenzionali 7.8k 276 9
Non semplicemente "un altro ortopedico", ma "un ortopedico esperto in chirurgia della mano".
Se non ha nessun riferimento, qui può trovare gli specialisti che lavorano a Roma
https://www.medicitalia.it/specialisti/chirurgia-della-mano/roma/
Ci tenga aggiornati.
Cordiali saluti
Umberto Donati, MD
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Utente
Grazie dottore, mi è stato già consigliato un chirurgo ma ancora non ho avuto modo, per motivi di lavoro, di contattarlo, ma sicuramente farò riferimento anche a questa lista che mi ha inviato.
Grazie ancora per la disponibilità e vi farò sapere.