Frattura traversa di p2 di terzo dito mano sx con ferita lacero contusa

BUONA SERA- A seguito di un incidente domestico, sono stato trattato in pronto soccorso e l'esito risulta: Trauma da schiacciamento del 3 dito della mano sx con ferita lacero contusa con frattura della falange intermedia.
Stecca di Zimmer per un mese e, dopo 15gg dall'incidente, c'è stata la rimozione dei punti di sutura di una ferita profonda ma che non ha interessato i legamenti.
La frattura risulta quasi guarita a distanza di un mese (da RX) A distanza di due mesi mi trovo in queste condizioni: grazie a movimenti giornalieri (anche con pallina) muovo le dita e chiudo (non del tutto) il pugno.
Gonfiore sempre presente all'altezza della interfalangea prossimale, visibile vena gonfia che si estende per due cm ma sopratutto formicolio continuo giornaliero in particolare delle prime 3 dita e iposensibilità continua soprattutto sui polpastrelli.
Tale formicolio si evidenzia in serata e colpisce parte del braccio sx (qualche volta da non farmi dormire) - Non ho consultato il mio medico condotto in quanto ritenevo sufficiente quanto suggerito e fatto in ospedale.
Chiedo gentilmente: tale situazione è normale e quanto può durare tale formicolio e gonfiore?
Con il fisioterapista faccio mobilizzazione del dito ma non vedo e sento miglioramenti.
Sono preoccupato perchè schiacciando la base del polso sento una scossa continua che si dirama su tutta la mano.
Cosa devo aspettarmi e cosa devo fare?
vi ringrazio e cordialmente saluto- LUIGI
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Dr. Giuseppe Internullo Ortopedico, Chirurgo della mano 775 25 16
Quadro che descrive compatibile con postumi del trauma, aspetterei altra settimana e poi mi rivolgerei se non regrediscono i disturbi descritti a un chirurgo della mano nella sua città per avere indicate delle cure riabilitative e fisioterapiche da eseguire.

Dr. Giuseppe  INTERNULLO
www.chirurgiadellamanocatania.com