Intervento di ernia inguinale

sono stato il operato il 27/4/10 in anestesia locale di ernia inguinale sinistra "eseguita plastica tension free sec. lichtenstein" "ricostruzione parete posteriore safil3/0 previa plastica dell'anello inguinale interno in safil 4/0 plastica sec. Lichtenstein (protesi foissata con un punto al legamento inguinale r colla di fibrina diluizioine collante)Sono stato dimesso da ospedale dopo solo 2 ore e mezza dall'intervento. Cure assegnatemi rivitril 5 gg.x 2 al dì e 2 pastiglie di arnica comp. al dì e pomata. Dopo 3 settimane di assoluto riposo disteso a letto continuavano dolori vari in zona ferita, inguine e al testicolo sin. il 9/5/10 mi è stata sostituita l'arnica con Orudis da 200 mg 2 volte al dì
(dose massiccia)ma non ho ottenuto finora miglioramenti apprezzabili. Sono ridotto quasi a un invalido al 100% perchè sento dolori dopo aver camminato lentamente per più di 15 min. o dopo aver guidato auto per più di 15 min. Di notte spessso rimango sveglio per ore per questi dolori di tipo medio.
Ora chirurgo mi propone di fare infiltrazioni in loco di cortisone, ma io oltre al timore di farmi infilare l'ago in zona sofferente con possibili complicazioni o infezioni, mi chiedo se dopo aver assunto 1600 mg di Orudis si può ancora parlare di una infiammazione come unica causa dei miei dolori. Ci sono altri sistemi per capire se invece è la rete che mi hanno messo a provocare questi dolori? E in questo caso quale soluzione ci può essere oltre ad un nuovo intervento? Se possibile avrei bisogno di una risposta in breve tempo , perchè ho tempi ristretti per prendere una decisione. Grazie per la Vs. cortesia
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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Non credo sia possibile aiutarla a distanza senza una visita.

Credo, ma questo vale per tutti gli interventi chirurgici,
che nell'immediato postoperatorio valga solo la valutazione clinica fatta dallo stesso operatore che ha eseguito l'intervento chirurgico.

Effettivamente è trascorso un mese e mezzo e comprendo che cominci a dissolveri la fiducia verso il chirurgo curante. Forse potrebbe aiutarlo per esclusione presentandosi ad un nuovo controllo eseguendo anche una ecografia.

Salvo Catania, MD
Chirurgo oncologo-senologia chirurgica
www.senosalvo.com

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Dr. Salvo Catania Oncologo, Chirurgo generale, Senologo 33.3k 1.2k 61
Rileggendo la descrizione della sintomatologia (dopo 3 settimane) ritengo possa trattarsi di una nevralgia
che talvolta può insorgere con varie manifestazioni
di tipo algico o con zone di ipoestesia che possono persistere per lungo tempo.

Si tratta di evenienze che pur se infrequenti si possono registrare in questo tipo di intervento. Ma ovviamente occorre una visita per averne una conferma.