Incarceramento nervi post intervento ernia crurale incarcerata dx

Buongiorno
il 30 maggio 2012 sono stata operata d'urgenza per un'ernia incarcerata crurale dx (già operata nel 2005 per ernia incarcerata inguinale dx) e il chirurgo effettua l'incisione sulla cicatrice della precedente ernia inguinale. Vengo dimessa ma durante i sucessivi controlli ambulatoriali sottilineo il persistere del dolore che si irradia sul lato posteriore e anteriore della coscia con parastesie frequenti fino alle dita dei piedi, dolore in regione inguinale, nella fossa iliaca dx al rilascio, forte dolore sulla ferita e dolore al livello dell'anca. I dolori, inoltre, si irradiano anche nella zona lombare della schiena fino alla zona dorsale.
Ho eseguito una RM addome inferiore che riporta come esito: "in regione inguino-pelvica si rileva disomogenea alterazione di segnale, iperintensa nelle sequenze a lungo TR e sfumatamente ipointensa in T1, localizzabile nel tessuto adiposo sottocitaneo con estensione posteriore medialmente al muscolo ileo psoas, conpatible con tessuto fibroso di granulazione. Tale tessuto è localizzabile in sede strettamente limitrofa al plesso neuro-vascolare femorale ed in particolare si estende ad abbracciare il tratto di passaggio del nervo femorale di dx".
Abbiamo ricevuto numerosi pareri e tutti i medici concordano con l'ipotesi dell'incarceramento dei nervi. La terapia farmacologica in atto da 3 mesi con Patrol, Lyrica e Laroxil e infiltrazioni lombari e in sede della ferita, non ha portato ad alcun miglioramento. Dato che nessun chirurgo ha intenzione di rioperarmi, sono alla ricerca di un consulto diverso da quelli già ricevuti o di una soluzione alternativa da parte di qualcuno che ha già affrontato una situazione simile.
Sottolineo che la mia condizione di salute è altamente debilititante e limitante in quanto anche un minimo sforzo mi porta a dover affrontare dolori molto forti come da descrizione precedente. Oltre a questo non ho notato alcun miglioramento e i sintomi descritti sono peggiorati con il tempo e continuano a peggiorare.
Attendo fiduciosa una risposta che mi possa aiutare.
Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Che tecnica è stata utilizzata? E' stato utilizzato materiale protesico?In casi selezionati la revisione chirurgica puo' essere indicata e risolvere il quadro.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

[#2]
dopo
Utente
Utente
Il chirurgo nel referto rilasciatoci dopo l'operazione scrive: "intervento chirurgico di ernioplastica crurale con plug protesico e asportazione a scopo bioptico di linfonodo crurale adenopatico". L'analisi del linfonodo non ha riscontrato alcun problema ulteriore relativo al sistema linfatico.
Il chirurgo che mi ha visitata, e che ha confermato l'esito della risonanza, ci disse che, secondo lui, durante l'inserimento del plug il chirurgo poteva aver spinto con grande facilità la protesi (retina) della precedente ernia inguinale povocando l'infiammazione dei tessuti circostanti e l'incarceramento diagnosticato poi con RM.
Grazie mille per la sua pronta risposta.
[#3]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
E' possibile e le confermo quanto scritto
[#4]
dopo
Utente
Utente
La ringrazio immensamente per la risposta che mi fa tirare un respiro di sollievo riguardo alla mia condizione.
Volevo sapere, a questo punto, se fosse possibile penotare una visita presso il suo studio in modo da avere un consulto e, nel caso, pianificare un persorso di risoluzione.
Rimango in attesa di una sua gentile risposta.
Cordialmente
[#5]
Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
Io sono ovviamente a sua disposizione se desidera ma , magari su indicazione del suo medico di base, puo' rivolgersi ad un collega della sua zona
[#6]
dopo
Utente
Utente
Ho già effettuato diverse visite presso alcuni specialisti vicino a me ma con gli esiti insoddisfacenti o comunque non risolutivi descritti sopra.
Essendo lei il primo che mi prospetta una Vera soluzione al problema e non un modo per copire il dolore sarei molto felice di potermi recare da lei per eseguire una visita. Tenga conto che in ogni caso le due sedi indicate nel suo profilo non sono così lontane dalla mia residenza.
Ringraziandola, attendo sue notizie