Cisti o fistola pilonidale - consigli su dubbi

Salve,
sono affetto da cisti o fistola pilonidale da anni (ora ne ho 31 e i primi segnali li ho avuti attorno ai 20/22 con conferma medica conseguente)
dopo consultazioni mediche mi e' stato detto da due differenti medici che appunto l'asportazione di tale patologia era in alta probabilita' recidiva e che quindi mi consigliavano (se non raggiungeva eventi dolorifici troppo continui) di evitare l'asportazione chirurgica e il leggere la testimonianza qua sopra non a fatto altro che confermare le mie paure....se dovessi sottopormi a questa asportazione mi aspetterebbe un percorso post-operatorio di mesi o forse anni...in cui dovrei sottopormi a continue medicazioni/irrigazioni/aperture/chiusure...?
sono terrorizzato sia sulla pericolosita' della patologia (perche non ho mai ricevuto rassicurazioni in merito) e altresi sulla tempistica e recidivita' della patologia...quello che cerco e':
quale decisione e' preferita, visto che ho manifestazioni di uscita sangue/liquido rade (da una al mese a una ogni 4 mesi)e che avendo un presenza fistolare aperta non mi si crea una sacca di liquido/sangue che necessita di una incisione da circa 7 anni ( quando si verifico' la chiusura della fistola e conseguente infiammazione e sacca con dolore intenso (pressoche' intollerante) nella zona lombare)?
e' pericoloso non intervenire?
puo provocarmi patologie diverse?
ringrazio anticipatamente ogni intervento.
Buona Giornata.
[#1]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Gentile Giovane,

L'intervento chiaramente dipende molto dall'estensione della lesione: quanto più piccola, tanto minore sarà l'intervento ( aggressione chirurgica, cicatrice residua, rapido recupero, ecc.).
Io sono un fautore della tecnica chiusa, ovvero nell'asportazione e nella chiusura della ferita direttamente o con lembi , anzichè lasciare che quest'ultima si cicatrizzi da sola con mesi di medicazioni dolorose.
Se la fistola è superficiale i rischi che si corrono nel non operare sono sicuramente minori, mentre per fistole e ascessi in profondità si possono creare delle ramificazioni fistolose contigue.
distinti saluti
Dott. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
http://www.claudiobernardi.it

Dr. Claudio Bernardi
Chirurgia Plastica
www.claudiobernardi.it - www.lachirurgiaplastica.net

[#2]
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
I fautori della tecnica aperta per la cura della fistola pilonidale sacro-coccigea teorizzano una minore incidenza di recidiva della malattia. In realtà la tecnica chiusa, se eseguita lege artis, dimostra di essere la più sicura e meno dolorosa delle altre tecniche. Il problema della recidiva inoltre potrebbe essere legato alla particolare peluria della zona. Infati oltre alla teoria dell'origine congenita della patologia ormai viene accettata quella del sinus, ovvero "l'incistamento" di un bulbo pilifero che progredisce fino al granuloma ed alla suppurazione. Quindi secondo questa teoria la recidiva più che alla tecnica chirurgica usata sarebbe legata alla presenza dei molti peli sulla zona ed alla loro tendenza ad infiltrasri in profondità. La chirurugia che adotto personalmente per la fistola pilonidale, previo un accurato studio pre-operatorio ed intraoperatorio, è una chirurgia chiusa anche per le fistole profonde. In ogni caso arrivo fino agli strati profondi ed alla esposizione del coccige. La ricostruzione in prima battuta ed un buon comportamento post-operatorio (sia del medico che del paziente) portano alla risoluzione del problema meno di due settimane.
Auguri
Dott. Attilio Nicastro

[#3]
dopo
Utente
Utente
Ringrazio innanzitutto per le risposte,
nella esposizione mi ero dimenticato in effetti di un dettaglio, avevo gia letto in altri interventi tale richiesta e mi sono dimenticato di inserirla, non sono "villoso" anzi la maggior parte del mio corpo e' glabra (petto e schiena totalmente) sono un maniaco dell'igiene (almeno 2 docce al giorno) e dei detergenti neutri/naturali e dermatologicamente testati, la mia preoccupazione sulla durata del post-operatorio e' rivolta oltre che al dolore (non credo di avere una soglia elevata di sopportazione...) anche al fatto che non posso assentarmi dal lavoro per lunghi periodi.
ancora grazie,
buona giornata.
[#4]
Dr. Attilio Nicastro Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo generale, Chirurgo apparato digerente 461 5
Confermo quanto detto nella prima risposta. L'intervento con la tecnica chiusa, cioè la ricostruzione della breccia chirurgica alla fine dell'intervento, è quella che da maggiore garanzia di un rapido recupero ed è poco dolorosa.
Dott. Attilio Nicastro
[#5]
Dr. Claudio Bernardi Chirurgo generale, Chirurgo plastico 2.3k 63 93
Il recupero postoperatorio , pur dipendendo da molti fattori, è rapido e generalmente dopo 8- 10 giorni si è già in grado di condurre una vita normale, tranne attività sportive.
saluti
Dott. Claudio Bernardi
[#6]
Dr. Paolo Bruschelli Chirurgo generale, Anestesista, Perfezionato in medicine non convenzionali 18
la invito a visitare www.cistipilonidale.it
saluti