Ricanalazzazione dopo ileostomia

Salve sono Giampiero 61 anni il 28/08/2017 sono stato ricoverato per Diverticolite acuta con ascesso Perivescicale il 29/08/2017 operato messo Drenaggio Laparoscopico di ascesso peridiverticolare.
Il 14/09/2017 Secondo intervento chirurgico " Resezione Laparoscopica del retto -sisma con drenaggio di ascesso e resezione bassa del retto e confezionamento di ileostomia di protezione . Dopo due settimane previo rettoscopia di controllo mi hanno rioperato ( 29/09/2017) Per Chiusura Ileostomia .
Nelle settimane dopo quest'ultimo intervento ci sono stati vari problemi come molte scariche di diarrea e poi in seguito stenosi Anastomica al 25/10/2017 prima Rettoscopia x Dilatazione si procede con Suvary fino al calibro di 18mm.
2° Rettoscopia il 15/11/2017 ancora stenotico si procede a dilatazione con Suvary fino al calibro di 18mm.
3° Rettoscopia il 13/12/2017 " " " " " " " " " " " " " " " " " " " .
4° Rettoscopia il 31/01/2018 Si supera agevolmente l'anastomosi collo-rettale , posta a circa 10cm dall' ano anastomosi, che appare regolare ben valicabile.
Viene fissata una colonscopia di controllo generale a fine Luglio.
Da circa 15/20 giorni ho notato problemi feci poco più di una matita e mancanza di stimolo ,ieri sono stato visitato dal chirurgo che mi ha operato e ha richiesto un'altra Rettoscopia urgente ,perché c'è da fare ancora la Dilatazione in pratica è ancora stenotico.
Ho alcune domande da porgli ;
Quanto tempo ci vorrà per guarire ? tutto tornerà come prima ? secondo lei dovrò fare altre Rettoscopie ?
Mi hanno detto che la sutura retto -sisma sono punti metallici ma è normale che dopo alcuni mesi dove è rimasto dilatato si formi ancora la Stenosi?
La ringrazio anticipatamente
Cordiali saluti
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Dr. Francesco Nardacchione Chirurgo generale 2.2k 69
Gentile signore l'intervento cui è stato sottoposto è un intervento molto delicato, corretto nella sua consecutio temporum e che richiede grande esperienza, specie se effettuato in regime di urgenza con presenza di un ascesso. Purtroppo il quadro evolutivo di una anastomosi non è mai certo in maniera assoluta ma dipende dai tessuti dei pazienti che variano da soggetto a soggetto, in base alla loro capacità di cicatrizzazione. Probabilmente nel suo caso i tessuti avranno reagito "eccessivamente", forse per lo stato flogistico concomitante e la stenosi dell'anastomosi è il risultato finale. In genere le dilatazioni transanali progressive e ripetute permettono di superare queste difficoltà e ripristinare la normale canalizzazione. I tempi purtroppo dipendono dal grado di stenosi e dalla capacità reattiva dei tessuti, assolutamente non preventivabile variando da soggetto a soggetto. Il ricorso ad un nuovo intervento chirurgico è se possibile da evitare e riservare ai casi in cui il trattamento dilatatorio abbia fallito poichè si tratta di un intervento non semplice, trattandosi di un reintervento nello scavo pelvico e vista la distanza di soli 10 cm dell'anastomosi dal margine anale.
Maggiori dettagli e delucidazioni le potranno essere forniti dal collega che ha effettuato l'intervento
Cordiali saluti

Dr. F. Nardacchione
NB: qualunque sia il consulto la visita medica rimane imprescindibile

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Utente
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La ringrazio !
Speriamo si risolva senza un'altro intervento chirurgico