Disturbo depressivo maggiore,

Egregi Dott.ri,Vi scrivo per conto di mia madre.Ha 55 anni e da 25 non abbiamo una risposta.Da anni viene curata per un disturbo depressivo maggiore,autolesionista,ossessivo-compulsivo.le hanno dato medicine che oscillano tra tranquillanti e psicofarmaci.due o tre Tavor al giorno Depakin, Halbon, Tranquirit, Serenase, Ciprolex, Akineton, Atarax.a maggio è stata ricoverata nel reparto di Psichiatria È stata quasi un mese,le Hanno cambiato cura e stava relativamente bene.Gli espisodi in cui non stava bene si erano ridotti ma sempre presenti.Quando non sta bene Ripete ciò che le viene detto,beve al punto che dobbiamo chiudere la chiave d’arresto e va al bagno,è sempre agitata e non sta ferma un attimo,saltella su se stessa.Il 20 luglio abbiamo fatto una visita da un altro psichiatra che ha stravolto la cura,sospendendo i medicinali che prendeva in prima da due mesi e dandole il Pasaden e il Mutabon Antidepressivo,due pillole al giorno di ciascuno.mamma è ipertesa,ha il diabete,va in apnea notturna e fa uso dell’OSAS e una decina di anni fa ha avuto due eschemie che non hanno lasciato segni,ha una encefalopatia vascolare.Da quando ha preso la nuova cura non è stata un giorno bene.Sempre in crisi,anche di notte,mai successo prima.Fino a quando venerdì 27 luglio ha vomitato tutta l’acqua che aveva bevuto,si è irrigidita con i muscoli tirando La bocca di lato,ha iniziato a farsi scura alle Labbra,a respirare con un rantolio,non ci rispondeva,stava con gli occhi chiusi,gelida.L’ambulanza l’ha portata al ps e ha avuto altre due crisi.sono state delle crisi epilettiche,è arrivata con dei valori di sodio e potassio non compatibili con la vita!Le hanno fatto una tac che non porta segni nuovi,ma ci sono solo le vecchie eschemie.Le hanno fatto l’elettroencefalogramma e il neurologo che lo ha letto ha detto che ci sono dei segni di sofferenza ma che si deve capire se sono permanenti.Tutto ciò è stato fatto quando mamma era incosciente,da venerdì è stata sedata,ha avuto un episodio di vomito scuro mista a sangue le hanno messo un sondino nel naso.Nel momento in cui apriva gli occhi non ci stava a sentire cercava solo di liberarsi,di togliersi il boccaglio,il sondino,le flebo,di scendere dal letto,aveva degli spasmi impressionanti,si incastrava con le gambe nelle sbarre del letto.Il sabato sera si è svegliata e ci ha riconosciuto.Parla lentamente ma non sappiamo se è dovuto all’effetto del Midazolam che ha in vena da venerdì o se può essere uno strascico.Sono tre giorni che è senza medicine,le hanno ripetuto l’elettroencefalogramma e ne vogliono fare un altro,le danno solo il keppra una pillola la mattina e una la sera.Come causa di queste crisi che non ha mai avuto pare sia stata la quantità di acqua che ha bevuto in questa settimana in quanto le medicine nuove non le hanno fatto effetto e l’acqua le ha fatto abbassare sodio e potassio. Noi dopo anni vorremmo capirci qualcosa.Aiutatemi Vi ringrazio anticipatamente,certo di un riscontro Vi porgo cordiali saluti.
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Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Oltre alla risposta sulla stessa domanda da parte del Neurologo due giorni fa che consigliava di definire meglio le crisi epilettiche, è palese che si tratta di un quadro complesso dove più aspetti si intersecano probabilmente in modo sinergico; in atto è ricoverata in ospedale da quanto riferisce e solo i medici che la curano possono avere un'idea dell'evoluzione delle condizioni, la polidipsia ( bere in modo eccessivo ) è un sintomo importante che può avere cause sia psichiatriche che neurologiche.
I familiari hanno diritto a ricevere tutte le informazioni circa la condizioni del paziente ricoverato,
Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta