Piccolo impulso erniario inguinale

Cari dottori.


Dopo aver ripetuto una ecografia ed una porta erniaria da 10 mm riscontrata, sono andato dal chirurgo per una visita.

Il chirurgo Eseguendo nuovamente l'ecografia (anche testicolo) ed esaminando manualmente l'addome sia in piedi che da sdraiato, non ha rilevato ernie.

Ciò che ha trovato nel referto del centro per lui non era ernia perchè mi ha illustrato fhe la mia parete addominale era completamente integra ed anche la muscolatura etc.

Ho spiegato nei minimo dettagli tutto, lui ha controllato più volte nella sede del dolore ed andhe il funicolo spermatico e il testicolo.

Mi ha anche spiegato che la visita più idonea a confermare una ernia è insomma quella manuale (in piedi, sdraiato etc) che mi ha anche praticato.



Lui mi ha spiegato che quella porta erniaria trovata nel referto precedente non era altro che l'evidenza di una ansa intestinale che non sorpassava affatto la parete, che mi ha detto essere in ottime condizioni.

Inoltre mi ha illustrato tutto facendomi vedere il display del macchinario ecografico.



Lui mi ha scritto sul referto che non si evidenziano patologie di parete addominale, fascia e muscoli integri, piccolo impulso erniario inguinale.



Mi ha anche detto che l'intervento è impossibile, perchè dovrebbe prima essere provocata l'ernia e poi operata, inoltre chiedendo se questo impulso potesse degenerare mi ha detto di no.


A questo punto mi chiedo?
Passerà mai?
Esiste magari un altro tipo di cura?

Il mio medico curante mi disse anche che poteva essere colite, infatti sto assumendo fermenti ed integratori.
Il dolore diciamo che cambia (a volte continuo, a volte solo mentre cammino, ma nella maggior parte di volte quando contraggo i muscoli addominali: defecazione, movimenti per alzarsi etc)
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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.5k 660 233
Mi sembra tutto chiaro e condivisibile. Prego.

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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dopo
Utente
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Grazie dottore. Attendo che il fastidio si risolva autonomamente.