Fastidio inguinale simile alla sintomatologia di un’ernia, cosa può essere?

Buonasera dottori, vi scrivo per cercare un po’ di tranquillità in voi visto che tra ipocondria e lo stare rinchiuso in casa questa questione mi preoccupa ogni giorno.

Alcuni mesi fa dopo aver cominciato per qualche mese a correre ho iniziato a notare uno strano fastidio inguinale, avvertivo ogni colpo di tosse o altre sollecitazioni un senso di presenza a livello inguinale, non si trattava di un vero e proprio dolore ma un particolare fastidio, tipo meccanico come se qualcosa andasse fuori posto e toccasse qualcosa che si infiammava.

La sintomatologia parrebbe del tutto simile a quella di un’ernia inguinale, il curante non ha riscontrato nulla alla palpazione e mi ha fatto fare una ecografia.

L’esito dell’ecografia ha riportato un linfonodo ingrossato e una lieve debolezza dei fasci muscolari inguinali.

Portata l’ecografia al curante mi ha detto di fare tutte le analisi del sangue per scongiurare qualsiasi cosa dato che con i linfonodi potrebbe essere tutto e niente.

L’esito del checkup completo effettuato è stato perfetto, idem anche le urine, ho fatto tutto, valori normali per un 22enne.

Ha detto quindi di stare tranquillo perché con delle analisi simili non potrebbe essere nulla di grave e di recarmi da un chirurgo appena potevo per una visita.

Di conseguenza ipotizzo che il linfonodo ingrossato possa essere dovuto alla ripetuta fuoriuscita dell’ernia, effettivamente il fastidio che sentivo sembrava proprio di qualcosa che toccava, ho letto su internet che comunque l’ernia inguinale può provocare anche questo, vorrei una conferma però.

Aggiungo che a livello scheletrico non sono perfetto, ho una lieve scoliosi con rotazione del bacino proprio verso il lato destro dove ho fastidio, non so se magari la corsa e dei problemi posturali possano aver fatto qualcosa.

Ad ogni modo a distanza di un paio di mesi il fastidio si è notevolmente ridotto, sembra non interessare più il linfonodo, ai colpi di tosse non reagisce più come prima però appena mi chino e rimango in quella posizione per un po’ inizio ad avvertire di nuovo il senso di pesantezza, sento fastidio soprattutto se rido contraendo violentemente il basso addome, in altre circostanze invece poco e niente.

Negli ultimi giorni ho comprato una fascia per ernia inguinale per vedere come andava e ora in piedi quando ho quella mi sembra di aver riacquistato quella sicurezza in tutti i movimenti che prima avevo un po’ perso forse anche per contraccolpo psicologico, il fastidio si azzera praticamente con quella ma nonostsnte questo sono terrorizzato dalla visita col chirurgo, ho paura possa trovare cose che non penso e per questo volevo sentire un vostro parere.

Inoltre un’ultima domanda, la debolezza di cui si parlava nella eco può essere la debolezza dove l’ernia a volte fuoriesce?
L’eco non ha rilevato brecce proprio perché da sdraiato il fastidio non si presenta.

Vi ringrazio anticipatamente e colgo l’occasione per augurarvi buone feste!
[#1]
Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 150 1
Gentile utente
La visita chirurgica è purtroppo indispensabile per valutare la presenza di qualche punta d'ernia, che potrebbe essere la causa dei suoi disturbi, anche alla luce del referto ecografico, che non rilevato la presenza di tumefazioni erniarie nella sede. Cordiali saluti

Dr.Luigino Bellizzi

[#2]
dopo
Utente
Utente
Gentile dottore, la ringrazio tanto per la
risposta, mi recherò di sicuro a breve per una visita chirurgica, volevo farle però qualche domanda se possibile.
In caso si trattasse di una punta d’ernia, a 22 anni come ci si comporterebbe? So che si tende ad aspettare ma se io ho fastidio e data l’età avere un fastidio simile è parecchio provante anche a livello psicologico, si potrebbe operare? O si aspetta per forza di cose e si deve tamponare ad esempio rinforzando i muscoli addominali?
Inoltre volevo chiederle, è giusto come ho letto che quindi un’ernia può infiammare un linfonodo in quella zona? È attendibile?
La ringrazio tantissimo anticipatamente e le auguro un buon anno!
A presto.
[#3]
Dr. Luigino Bellizzi Chirurgo generale 150 1
Se alla visita le viene riscontrata la punta d'ernia, le conviene operarla nonostante la sua giovane età, il linfonodo reattivo potrebbe essere dovuto anche questo problema. Buon anno anche a lei.
[#4]
dopo
Utente
Utente
Buonasera dottore, la aggiorno per sentire anche un suo parere.
L’altro giorno mi sono fatto visitare da un chirurgo primario qui in zona, con ecografia fornita e esami, dopo aver sentito la sintomatologia che accusavo e avermi visitato coi classici colpi di tosse da sdraiato o steso ha concluso che non si tratta neanche di punta d’ernia e che i linfonodi inguinali sono entrambi più gonfi ma che data magrezza e carnagione non c’è da preoccuparsi.
Ora il punto è che avendo escluso un’ernia cosa può essere che presenti una sintomatologia simile? Lui ha detto che possono verificarsi delle lesioni che possono far sembrare dai sintomi che si tratti di ernia e dati i miei problemi posturali che lui ha visto anche solo ad occhio (ho una scoliosi e una gamba più lunga dell’altra) pensa che questa asimmetria combinata con la corsa che iniziai a praticare possa avermi fatto male.
Ha quindi consigliato di correggere questo (presumo con un plantare o qualsiasi cosa mi dica il podologo) e vedere come va, effettivamente nella camminata io ho sempre notato un po’ di asimmetria con il lato dove ho fastidio più corto che attutisce poco il colpo durante la camminata.
Ora però chiedo a lei una cosa che ho chiesto anche al chirurgo, può essere che l’ernia non si sia palesata per puro caso e in realtà ci sia comunque ma non è riuscito a rilevarla? Il dottore lo ha escluso, ha detto che su soggetti magri come me è facile rilevare ogni minima cosa e ha fstto tutte le verifiche del caso però non so, forse dovrei semplicemente fidarmi.
Vorrei capire, c’è un margine d’errore o è davvero banale per un chirurgo esperto (considerando che è anche un primario) rilevarla?
Mi dica che ne pensa, attendo sue, e grazie ancora per l’aiuto!
Buona serata

Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.

Leggi tutto