Ascesso dell'area sacrococcigea

Buongiorno, sono un ragazzo di 27 anni, la scorsa domenica mi è stato diagnosticato in ospedale in ascesso dell'area sacrococcigea.
Il dolore era cominciato il giovedì precedente in forma lieve ed è via via cresciuto fino a diventare insopportabile la domenica (giorno in cui mi sono recato al pronto soccorso).
La sintomatologia inizialmente era di un dolore molto forte che non mi permetteva di stare seduto o steso a cui poi si è aggiunto un lieve gonfiore ed un indurimento della zona.
Il chirurgo del pronto soccorso ha provato ad incidere la parte ma non ha trovato nulla in superficie, ha quindi fatto ricorso ad una siringa (cosa molto dolorosa fatta senza anestesia), ma anche in questo caso non ha trovato nulla.
Mi ha quindi detto che ho un tipo di ascesso che non sfogherà mai, ma che resterà sempre molto in profondità; mi ha suggerito di fare ricorso ad un antibiotico (CLAVULIN da 875mg+125mg) per 8 giorni per spegnere l'infiammazione, dicendomi inoltre che in ogni caso avrei dovuto operarmi.
La mia domanda è operarmi per cosa innanzitutto?
Non ho cisti nè sfoghi esterni, nè bozzi od altro, ma solo indurimento interno abbastanza localizzato.
Il dolore in 3 gg è scemato notevolmente grazie all'antibiotico, tant'è che riesco a stare seduto senza dolore adesso, sento solo un fastidio legato all'indurimento della parte.
Se rinviassi l'operazione a data da destinarsi, rischio il riacutizzarsi del dolore e dell'infiammazione a breve?
Grazie mille per l'attenzione.

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Dr. Andrea Favara Gastroenterologo, Chirurgo apparato digerente, Colonproctologo, Chirurgo generale 26.6k 661 233
L' intervento consiste nell' asportazione della cisti che nel suo caso si e' trasformata in ascesso. Puo' aspettare, se i sintomi non sono importanti, tuttavia il rischio di una nuova ascessualizzazione esiste.
Auguri!

Dottor Andrea Favara

http://www.andreafavara.it

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Dr. Stefano Enrico Chirurgo generale, Chirurgo oncologo, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente, Chirurgo d'urgenza 224 12
Concordo con il Collega.
L'intervento, inoltre, è meglio farlo in fase non acuta. In queste condizioni è ben eseguibile in anestesia locale, con sacrificio di minor quantità di tessuto e la possibilità di guarigione per sutura diretta della ferita (non si va comunque oltre il 50% dei casi. In alternativa la ferita viene lasciata aperta - ameno in parte - e guarisce più lentamente con mediczioni quotidiane).
Auguri.
S. Enrico

Dott. Stefano Enrico
https://www.chirurgo-stefanoenrico.it

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dopo
Utente
Utente
Innanzitutto grazie mille delle pronte risposte, volevo aggiungere che la situazione dopo 8 gg di antibiotico è notevolmente rientrata, il gonfiore è scomparso e la cisti sta regredendo..
Non ho più nessun dolore ma solo un fastidio che si acutizza leggermente nel tardo pomeriggio.
Ho ascoltato il mio medico di famiglia il quale dopo avermi visitato mi ha sconsigliato un'operazione, primo perchè sta guarendo da solo, e poi perchè andrebbe fatta subito nel caso per pulire l'area ed essendo la prima volta che succede ed oltretutto in forma lieve forse non serve e non esclude che anche dopo fatta l'operazione non ritorni nuovamente tutto nel tempo, quindi mi consiglia di aspettare e poi nel caso dovesse ripresentarsi allora operare subito..
Contemporaneamente mi è stato detto invece, che se tra un 15 gg ho ancora fastidio o la ciste non si è riassorbita del tutto allora serve operare.
A cosa credere?
Grazie mille...