Biopsia ossea

Gentile Dottore,qualche mese fa mia sorella,causa un accumulo di grasso in un occhio,si è sottoposta ad una serie di visite specialistiche infinite,dall'oculista siamo passati ad un all'ellergologo,poi a fare un tampone,di seguito una Tac Cerebrale,poi ad una Tac con mdc e alla fine i medici non sapendo cosa fosse,hanno consigliato un'angiografia e una visita da uno specialista.Abbiamo contattato un chirurgo maxillo-facciale,e,fatta questa visita,il chirurgo guardando la Tac,ha deciso,tralasciando il consiglio del referto sul fare un'angiografia, di fare una biopsia ossea all'osso dello zigomo in day-ospital. Mia sorella è entrata in ospedale il 24 settembre e ne è uscita il 05 ottobre e le spiego il perchè.E'stata fatta questa biopsia e al ritorno in stanza,a causa di una emorragia interna,la parte sx del viso ha cominciato a gonfiarsi tanto da dover tornare in sala operatoria dove è stato tamponato il disastro,in quanto durante la biopsia, è stato toccato un vaso sanguigno.Non le dico il livello di gonfiore che aveva,infatti,solo in seguito hanno deciso di fare un'angiografia dove si è visto che mia sorella ha un particolare addensamento di tali vasi su quella parte del viso.Il viso era veramente spaventoso,e,adesso,a distanza di quasi 2 mesi e tanti antibiotici non è più tornato come prima.Mi scuso per l'essermi dilungata troppo,ma la rabbia è veramente tanta.Cosa ci consiglia di fare?e poi,se si fosse fatta prima questa angiografia,ci sarebbe potuto essere lo stesso il tocco di questi vasi sanguigni?Grazie per la sua attenzione.
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Dr. Alberto Diaspro Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico, Chirurgo plastico 348 9
Buongiorno
il consiglio, rispetto a quanto da Lei riportato, é di riferirsi nuovamente al contro presso la quale é stato eseguito l'intervento, al fine di discutere con il chirurgo responsabile la prosecuzione del trattamento.
La opzione di biopsiare il tessuto di dubbia origine é sempre da considerarsi ma certamente l'eventualità di una malformazione vascolare deve indurre a riconsiderare l'opzione chirurgica rispetto al quadro radiologico accertato.
Questo in termini generali: é impossibile riferirsi al caso specifico in assenza di una valutazione clinica e strumentale.
La biposia rappresenta però il primo passaggio: ora, accertata la natura vascolare della lesione, per quanto da lei riferito, é opportuno proseguire con la terapia: le opzioni sono varie (chirurgia, embolizzazione) e devono essere condivise interdisciplinarmente (chirurgo, radiologo interventista) presso un centro che disponga delle adeguate competenze.
Nella speranza di averLe fornito un esauriente risposta rispetto al Suo quesito la saluto cordialmente

Dr. Alberto Diaspro MD, MSc

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dopo
Utente
Utente
Salve,il professore nell'ultima visita,si è limitato a dire che con il tempo tutto ritornerà nella normalità.La biopsia è negativa e secondo lui dovrebbe eseguire una risonanza,che tra l'altro non hanno voluto fare durante il ricovero,in quanto dicevano che il caso di mio sorella non era grave.Lasciare l'angioma cosi com'è potrebbe dare dei problemi?A chi dobbiamo rivolgerci?E'il caso di andare da un otorino che,come ci hanno consigliato,studia i tessuti molli nella zona dove mia sorella ha questo angioma?Grazie Professore per la sua risposta
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Dr. Alberto Diaspro Chirurgo maxillo facciale, Medico estetico, Chirurgo plastico 348 9
Buongiorno
le ribadisco che in assenza di una valutazione clinica é impossibile esprimersi.
Il linea di principio se la biopsia é negativa e si tratta dunque di una malformazione vascolare gli esami strumentali atti a valutarla dovrebbero tenere conto di queste caratteristiche (che siano angio-risonanza o altro).
Il trattamento di questa patologia del volto é indifferente rispetto allo specialista in ruolo: chirurgo maxillo-facciale, otorinolaringoiatra o radiologo interventista.
E' piuttosto importante rivolgersi ad un centro ospedaliero che disponga di tutte le tecnologie diagnostiche ed interventistiche per poter trattare i casi (diagnosi e poi embolizzazione, embolizzazione più chirurgia o altro, rispetto alle valutazioni clinico-strumentali).
Se gradite un secondo parere al riguardo al da farsi il consiglio e di chiedere ai Colleghi che vi hanno trattato a quale altro centro sul territorio potervi rivolgere.
Un ultima cosa per correttezza: le segnalo che non sono Professore.
Cordialmente