Sublussazione condilo sinistro e Cervicalgia

Buonasera, ringrazio anticipatamente per la vostra pazienza nel rispondermi.
Sono un ragazzo di 28 anni, un anno e mezzo fa, dopo molti anni di dolori articolari alla mandibola e al rachide cervicale, mi sono rivolto ad uno Gnatologo in privato, che facendo lo studio del caso mi ha prescritto l'apparecchio ortodontico fisso ad entrambe le arcate. Dopo un anno, a trattamento ultimato, ho avuto solo il risultato di un buon allineamento dei denti, ma i dolori alla mandibola solo peggiorati ed ora faccio fatica a mangiare, ho sempre dolori ed indolenzimento ai muscoli oltre ai mal di testa. Ora mi sono rivolto ad un Chirurgo Maxillo facciale che mi ha consigliato una placca di svincolo 24h su 24 per alleviare la tensione dei muscoli però anche questo trattamento non sta dando buoni frutti, sinceramente credo si tratti di un semplice palliativo, sento sempre un eccessiva tensione ai muscoli e rumori ossei.
La mia domanda è: dato che questa è un asimmetria scheletrica(si capisce semplicemente guardando la mia bocca asimmetrica, con un lato più alto ed uno più basso) non sarebbe il caso di intervenire chirurgicamente? ed in quel caso mi passerebbero anche i dolori cervicali e posturali oltre a quelli mandibolari ?
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Gentile Paziente, il ricorso in prima battuta all'ortodonzia fissa in un caso come il suo non é condivisibile: l'approccio gnatologico prevede il preliminare trattamento conservativo con i dispositivi intraorali comunemente chiamati "bite".
Il bite, se correttamente prescritto e realizzato, rappresenta il massimo di possibilità di successo in quasi tutti i casi che riguardano l'ATM: per questo nin é rudente saltare questa fase terapeutica. Per contro, se non si ottiene un risultato adeguato con il bite, non é prudente proseguire con trattamenti irreversbili, nella speranza di risultati migliori: questo vale sia per l'ortodonzia fissa sia per l'intervento chirurgico, che., beninteso, possono entrambi essere indicati e necessari, ma nell'ambito di una attenta gestione complessiva.
E' molto importante che il dentista o il chirurgo siano veramente gnatologi esperti in problemi dell'Articolazione Temporo Mandibolare: non tutti i dentisti amano coltivare questa sottospecialità, anche se chiunque può realizzare un bite.
La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è corretta e indispensabile, ma dire "bite" é come dire "pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale, e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima.
Se dopo alcuni mesi di bite, portato 24 ore al giorno pasti esclusi, non si arriva ad un risultato, delle due l'una: o i suoi problemi non dipendono dall'occlusione e dall'ATM, oppure il bite potrebbe essere inadeguato, o, infine, non è stato prescritto con le caratteristiche adeguate al suo caso.
Ovviamente quanto sopra ha valore del tutto relativo, non potendosi avere via rete gli indispensabili riscontri di una visita diretta: ripeto che la cosa più importante è che il dentista al quale si rivolge sia veramente esperto in problemi dell'ATM.
Per i sintomi che riferisce, veda se si riconosce in quanto descrive l'articolo qui sotto linkato
Cordiali saluti ed auguri.

www.studiober.com/pdf/Cefalea_Otite_Cervicalgia.pdf
N.B.: dopo aver aperto il link, deve clikkare su: "continua e apri il sito

Dr. Edoardo Bernkopf-Roma-Vicenza-Parma
Spec. in Odontoiatria, Gnatologo- Ortodontista
edber@studiober.com - www.studiober.com

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dopo
Utente
Utente
Gentilissimo Dr. Bernkopf,
innanzitutto la ringrazio per la risposta veloce e precisa, e per la sua disponibilità.
Ho guardato attentamente l'articolo da lei indicatomi, e mi rivedo tantissimo nelle figure illustranti lo scheletro, precisamente le immagini 8-9, per quanto riguarda mandibola e postura, perchè ho la mandibola che aprendosi si sposta orizzontalmente ed è inclinata, spalla destra leggermente più bassa dell'altra, e bacino leggermente inclinato(si nota anche quando cammino).
Prendendo come riferimento le immagini sopra descritte (come se quello scheletro fosse il mio) come riterrebbe opportuno procedere per risolvere definitivamente il problema per quanto riguarda mandibola, cervicale e postura globale?
Mi scuso se le sto rubando molto tempo ma è veramente raro trovare qualcuno che spiega cosi chiaramente come lei.

Ringraziandola di cuore le porgo i miei saluti
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Dr. Edoardo Bernkopf Dentista, Gnatologo, Esperto in medicina del sonno 6.5k 211 29
Come riterrebbe opportuno....
Come descritto nell'articolo che ha letto (l'ha letto?)

La terapia è rivolta a ricercare, sulla base dei reperti anamnestici, clinici e strumentali, la "posizione terapeutica", cioè la posizione della mandibola in cui l'intera struttura cranio-mandibolo-vertebrale, prima in disfunzione, possa assestarsi in una corretta postura.
Viene dunque allestito un disposivo intra-orale in resina acrilica che, grazie alla presenza di "valli di riposizionamento mandibolare" opportunamente creati, costringe la mandibola a chiudere nella posizione prescelta, lasciandola libera di effettuare tutti i movimenti necessari ad una vita normale ma non quelli considerati patologici.
.....
Nella posizione terapeutica definitiva è necessario predisporre un piano di trattamento ortodontico, protesico o misto (aggiungo : forse chirurgico) che, una volta giunto a compimento, consenta alle arcate dentarie di occludere rispettando la posizione terapeutica della masticazione ed il ripristino di una corretta postura dell'intero sistema cranio-mandibolo-vertebrale.

Testo tratto da: RIS - Rivista Italiana di Stomatologia - n° 10 Ottobre 1990

Sono passati 24 anni, le tecniche si sono raffinate un po', ma la filosofia rimane la stessa.
Cordiali saluti.
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dopo
Utente
Utente
Grazie mille Dottore per la disponibilità e per la risposta a dir poco tempestiva, le rinnovo i miei saluti e le auguro buone feste.