Cheloide in zona sternale

Gentile Dottore,sono una ragazza di 30 anni e 10 anni fa circa mi si formò una cicatrice in zona sternale poi operata.Dopo l'operazione la cicatrice si riformò anche piu grande di prima e pur applicando le pomate consigliate in questi casi,non rilevai sostanziali miglioramenti.Ora,avendo da tempo abbandonato ogni tipo di terapia,ma sempre a disagio,specie nel periodo estivo(data la posizione del cheloide lungo circa 4-5 cm appena sotto il collo e bel visibile sul petto),mi chiedo se sia possibile riprendere ad applicare pomate al silicone e simili e sperare in un,anche minimo miglioramento come riduzione del rlievo cicatriziale e del colore(vorrei riuscire a sbiancare del tutto la cicatrice).Si può quindi riprendere anche a distanza di anni una terapia,oppure abbandono l'idea,sapendo che il cheloide non si potrà mai asportare definitivamente?Grazie
[#1]
Dr. Massimo Re Chirurgo plastico, Medico estetico 292 5 19
Gent.ma Utente,
i cheloidi in quella zona purtroppo sono molto frequenti, anzi, direi inevitabili.
In caso di asportazione, per essere sicuri di avere un miglioramento, bisogna già prograsmmsre, nel post operstorio, alcune sedute di laser terapia con laser vascolari, per inibire la neoangiogenesi ( neocapillari che nutrono e ingrandiscono la cicatrice ) o una terapia radiante( radioterapia ) che inibisce la proliferazione di fibroblasti e la formazione di esagerato collagene cictriziale.
Per l'estate una schermo totale è sufficiente , a meno che il cheloide sia ancora rosso.
Senza intervenire ulteriormente nel modo sopracitato, ho ottenuto dei discreti risultati con un LASER CO2 FRAZIONATO, utilizzato in modalità ablativa e con parametri appropriati al cheloide.
Cordiali saluti.

Dr. Massimo Re
Specialista Chirurgia Plastica ed Estetica
info@massimore.com

Via Rasori 4 20144 - Milano
tel 338 8900926

[#2]
Dr. Massimo Re Chirurgo plastico, Medico estetico 292 5 19
Gent.ma Utente,
i cheloidi in quella zona purtroppo sono molto frequenti, anzi, direi inevitabili.
In caso di asportazione, per essere sicuri di avere un miglioramento, bisogna già programmare, nel post operatorio, alcune sedute di laser terapia con laser vascolari, per inibire la neoangiogenesi ( neocapillari che nutrono e ingrandiscono la cicatrice ) o una terapia radiante( radioterapia ) che inibisce la proliferazione di fibroblasti e la formazione di esagerato collagene cicatriziale.
Per l'estate una schermo totale è sufficiente , a meno che il cheloide sia ancora rosso.
Senza intervenire ulteriormente nel modo sopracitato, ho ottenuto dei discreti risultati con un LASER CO2 FRAZIONATO, utilizzato in modalità ablativa e con parametri appropriati al cheloide.
Cordiali saluti.

Dr. Massimo Re
Specialista Chirurgia Plastica e Ricostruttiva
tel 3388900926 - info@massimore.com
[#3]
Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 64 47
gentile utente,
i trattamenti con silicone nella fase attiva cioè arrossata della cicatrice patologica sono sempre una scelta corretta, forse per il suo caso, la formulazione in cerotto potrebbe essere più comodo
riguardo alla correzione chirurgica da sola è assolutamente da sconsigliare, mentre in congiunzione con altre procedure si possono ottenere buoni risultati...non ho esperienza diretta con il laser ma con la radioterapia si possono diminuire di molto le possibilità di recidiva
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com