Ricostruzione del polpaccio sinistro

All età di dieci anni sono stata aggredita ai polpacci da un cane. Il polpaccio sinistro ha subito un profondo trauma ed è stata asportata una parte dello stesso lasciando una cavità alla sua altezza. I medici per salvare la gamba da una cancrena sono intervenuti con una plastica che ricopre la cavità e il cui lembo di pelle fu asportato dal tratto di pancia vicino al pube;nella parte anteriore, all'altezza dello stinco, la pelle è molto sottile tanto che 3 cm della stessa hanno aderito all'osso. L'ultima visita la feci nel 1992 e mi parlarono ,allora, della possibilità di introdurre due espansori da posizionare nella parte della cavità e nella parte posteriore dove il polpaccio è salvo anche se mostra una cicatrice di circa 10-12 cm ,ma è buona. La possibilità di recuperare la bellezza della gamba, mi fu detto , era del 50% percentuale data proprio da quello strato sottile di pelle presente nello stinco che ben avrebbe potuto cedere.
Domando attualmente cosa sia possibile fare;quali le tecniche di ricostruzione. Ovviamente sono dispensata dalla usl. Ringrazio e attendo un consiglio
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Dr. Massimiliano Quatela Otorinolaringoiatra, Microchirurgo, Chirurgo plastico, Medico estetico 77 3
Gent.le utente,
credo che una possibilità sia praticare una o più lipostrutture (ovvero il prelievo di tessuto adiposo che viene poi centrifugato e trattato a dovere prima di essere reinnestato in altra sede) eventualmente associata all'impiego dei fattori di crescita in modo di riuscire a rendere più "morbido" il tessuto e dare volume alla parte.

E' una metodica molto utilizzata da qualche anno e i risultati sono soddisfacenti.

Cordialmente.

Dr. Massimiliano Quatela

Dr. M. Quatela
Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica
Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico Facciale
chirurgiaestetica@tiscali.it

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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Quatela,

la ringrazio per la sua risposta veloce ed esaudiente.

Ringrazio ancora e le porgo i migliori saluti.
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 63 47
Dipende molto quello che lei vuole ottenere e la sua situazione clinica. Gli espansori rimangono ancora in uso e fondamentali per la ricostruzione dopo asportazione di ampie porzioni cicatriziali. Hanno dei limiti e dei rischi ma buoni risultati.
Il lipofilling può dare buoni risultati volumetrici in più sedute ma non cambia di molto l'aspetto della sua cute cicatriziale. In più dove vi è aderenza all'osso il lipofilling è molto difficoltoso per lo scollamento tissutale.
Le consiglio una nuova visita da un chirurgo plastico per avere risposte definitive sulla base della sua situazione clinica
saluti

Dr. Daniele Bollero
Chirurgo Plastico - Ospedale C.T.O. - TORINO
www.chirurgiaplasticapiemonte.com

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Dr. Marco Loiacono Chirurgo plastico 549 8
Veramente complicato darle un opinione senza vederla. In linea generale una ricostruzione della gamba richiede o l'uso di espansori o di lembi microchirurgici. Normalmente, in casi come il suo protesi di polpaccio o trasferimento di grasso trovano poca applicazione. In realtà entrambe le metodiche si usano per fini ricostruttivi più che estetici ma sarebbe opportuno che lei si rivolgesse ad un chirurgo di zona per i dettagli.
Buona giornata

Dr. Marco Loiacono
Specialista in Chirurgia Plastica ed Estetica
www.nuova-chirurgia-estetica.it

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dopo
Utente
Utente
Gentili Dr. Bollero e Dr.Loiacono,

Ringrazio vivamente per l'interesse dimostrato per il mio delicato caso.
Dr. Bollero, ciò che vorrei ottenere con l 'intervento è la copertura totale delle cavità e cioè di quella laterale all'altezza del polpaccio mancante per metà e della piccola cavità all'altezza dello stinco dove aderisce la pelle all'osso. L'utilizzo di espansori, che mi fu prospettato circa 20 anni fa ,sollevava rischi e limiti , come lei stesso mi conferma, e allora i dubbi furono tanti.Peraltro, mi dissero che avrei dovuti tenerli all'interno della cute per un periodo di circa 6-12 mesi fino alla totale espansione della cute.Il problema era ,però,proprio quella parte di pelle che aderisce all'osso e che provarono a scollare ma con scarsi risultati, attraverso qualche seduta di fisioterapia.
Certamente, seguirò il vostro consiglio nel sottopormi a nuovi controlli.

Ringrazio ancora e porgo i miei più sinceri saluti.
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Dr. Daniele Bollero Chirurgo plastico, Medico estetico 2.4k 63 47
L'espansore ora in 3 mesi fa il suo lavoro. Nella gamba sono un po' più a rischio per le modificazioni cutanee di tensione durante i movimenti. Ma questo in generale senza avere la possibilità di vedere il suo caso.
Raccontata così però il lipofilling ha veramente poco senso
Saluti
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dopo
Utente
Utente
Gentile Dr. Bollero,

riepilogando, mi domando,una volta inseriti gli espansori per allentare la cute come si potrebbe rimpolpare la parte mancante? ancora, come si potrebbe scollare la pelle aderente all'osso?

ringrazio e saluto




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Dr. Massimiliano Quatela Otorinolaringoiatra, Microchirurgo, Chirurgo plastico, Medico estetico 77 3
E' palese che se si potessero utilizzare degli espansori tutto sarebbe più agevole. L'impiego in fase iniziale della lipostruttura, in taluni casi, rende il tessuto cicatriziale e aderente meno "teso" e consentirà forse in un secondo tempo l'impiego della procedura di espansione.

Concordo che per un caso come il suo dovrebbe recarsi da un Collega che valuti la migliore soluzione.

Cordialmente

Massimiliano Quatela