Lingangite di mio padre

gentillissimo dottore mio padre da tanti anni soffre di insufficienza venosa,ci sono stati parecchi episodi mi insufficienza curata per anni come flebite somministrandoli l'eparina.Tutto sembrava a posto ma in ques'ultimo anno il tutto si è ripresentato ma questa volta non si trattava di linfangite ma di erisipela(almeno cosi dicevano)fatte le cure cn gli antibiotici il problema sembrava risolto se nonchè intorno ad ottobre la circostanza si è presentata tutti i mesi fino ad oggi!il tutto si presenta cn eritema alla gamba destra,febbre alta,brividi,dolori articolari,mal di stomaco,impossibilita' di stare in piedi.Fatti tutti controlli compreso eco doppler e striscio dei globuli è risultato che non ha mai sofferto di flebite ,ma bensi linfangite presentandosi con linfonodi inguinali reattivi.Gli è stato prescritto rocefin per soluzione intramuscolo e flectodol bustine da 1 g!la cosa strana è che dopo la terapia tutto torna nella norma ma la cosa che mi chiedo è possibile ammalarsi una volta al mese ed è vero che contro la linfangite non cè da fare niente se non riposo assoluto!i vari medici interpellati dicono che questa linfangite è diventata cronica perchè associata a insufficienza venosa!aspetto una vostra risposta grazie!!!!!!katia da bari
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Cara Katia,
L'andamento che descrive è quello tipico delle dermolinfangiti erisipelatose (= erisipela). La frequenza con cui tali affezioni vengono etichettate per "flebite", anche da Medici esperti, è sorprendente e non mi meraviglia.
Si tratta purtroppo di una affezione il cui andamento ricorrente è per molti versi simile a quello delle tonsilliti croniche, cui spesso si accompagna, e sostenuta il più delle volte dallo stesso agente etiologico: Streptococco beta emolitico, germe a tutt'oggi difficile da eradicare con gli antibiotici di uso corrente. Vista la frequenza delle riacutizzazioni (cui per altro residua un ulteriore aggravamento della malattia di base) e sotto stretto controllo dei Colleghi che lo curano ed eventualmente di un Dermatologo, potrebbe essere indicato il ricorso prolungato alla "vecchia" Penicillina G, unico antibiotico, che io sappia, in grado di eradicare l'infezione (attenzione ad eventuale diatesi allergica!).
Va in ogni caso curata in maniera più che meticolosa l'igiene locale di tutta l'estensione degli arti (attenzione alle unghie e agli spazi interdigitali) anche con saponi blandamente antisettici. Le calze e la biancheria intima vanno lavati con soluzioni antisettiche (quelle che si usano per i neonati).
Ricordo di aver conosciuto in un convegno alcuni anni fa un collega di Bari, il Prof Petruzzellis, autore di uno splendido testo di "Dermatologia Vascolare", che dovrebbe avere al riguardo una specifica competenza.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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Dr. Mario Forzanini Chirurgo vascolare 133 7 1
concordo con la possibilità di eseguire profilassi antibiotica a lungo termine con derivati della penicillina, a cui lo streptococco risponde ancora bene. Esistono vari protocolli terapeutici, consistenti in una iniezione da eseguire ogni due o tre settimane per qualche mese. Ottimi poi i consigli del collega che mi ha preceduto per quanto riguarda la disinfezione di ogni lesione cutanea in caso di erisipela, che è una infezione recidivante in cui si riconosce anche una certa familiarità quanto alla predisposizione ad esserne affetti.

dr. M. Forzanini - Specialista in Angiologia e Chirurgia Vascolare -
Brescia
Sito Web: www.forzanini.it