Dolore al piede dopo viaggio in aereo

Salve a tutti,
Torno da una viaggio intercontinentale in aereo di circa 11 ore.
All'andata sono stato seduto senza muovermi per circa 3 orette poi ho sentito
una sensazione di dita del piede addormentate (2° e 3° dito) e allora mi sono alzato e per il resto del viaggio mi muovevo ogni 1,5-2 ore.
Durante il viaggio dato che avevo una leggera febbre circa 37.3 ho preso prima di partire e durante il viaggio stesso circa 3 aspirine ed ho bevuto moltissimo
All'arrivo a destinazione ho avuto questa senzazione di dita più che addormentate mi sembrava di avere le dita molto sensibili. Dopo 2-3 giorni mi è passato.

Nel viaggio di ritorno ho avuto lo stesso problema sempre al piede destro.
Durante il viaggio questa volta ho tolto le scarpe e mi sono alzato almeno sei o sette volte ed il viaggio è durato 10 ore.
Sono tornato lunedì e dopo quattro giorni non passa ancora.
un pò migliora ma non è ancora passato.
Quello che mi chiedo è se dovrei preoccuparmi che non sia una TVP con il rischio che si stacchi qualche trombo con evidenti problemi

Aggiungo qualche informazione :
- Non ho un dolore insopportabile alla gamba; avverto una sensazione di indolenzimento al polpaccio ed un pò la coscia
- Non ho le gambe gonfie calde o fredde.
- Quando sono seduto o sdraiato non mi da fastidio appena mi alzo la sensazione è più evidente ma dopo 1 minuto che cammino mi passa leggermente
- altra cosa che ho notato è che ho avuto verso mercoledì un dolore dietro al ginocchio al tendine o legamento che mi faceva male alla palpazione ma è passata nella notte

Vorrei se possible avere indicazione riguardo a cosa potrebbe essere; in pratica quello che vorrei capire e se può essere qualche problema di tipo circolatorio, e quindi rischi di trombi e cose simili, o più un problema di compressione di tendini e nervi dovuto alla comodissima classe economy.

Ho 29 anni, sono alto 1,92 (non il massimo per viaggiare in aereo) e peso 110 Kg ( quasi quasi pago due biglietti)

In attesa di un parere
VI ringrazio anticipatamente
[#1]
Dr. Marco Catani Chirurgo generale, Chirurgo vascolare, Chirurgo d'urgenza, Colonproctologo, Chirurgo apparato digerente 3.1k 73 9
gentile utente,

lei conosce i limiti di una valutazione a distanza, legata al fatto che non è possibile eseguire una visita clinica.

per sua tranquillità e maggiore precisione, sarebbe opportuno una visita specialistica, il collega potrebbe decidere di impostare uno studio diagnostico personalizzato.

non scopro l'acqua calda però a consigliarle comunque un colloquio con uno specialista per cercare di ridurre il suo peso ulteriore fattore che incide sui problemi vascolari.

cordiali saluti

Marco Catani
http://www.marcocatani.it
Il consulto online non può nè deve sostituire la visita reale