Forte ingrossamento di tutte le vene dei polpacci in pochi mesi

Salve, sono un uomo di 46 anni. Molto sportivo. Palestra + corsa regolare da sempre. Come da sempre sto seduto per più di 10 ore al giorno per lavoro. Il mio fisico è definito e le vene, soprattutto sulle braccia diventano visibili e turgide sotto sforzo. Purtroppo a primavera mi sono accorto della comparsa di una piccola bozza in un polpaccio a riposo. Nessun dolore. Dopo un po ho iniziato a sentire fastidio in quel punto stando in piedi la sera. Poi a Giugno per qualche giorno ho sentito come un forte afflusso di sangue nel bacino, calore e il testicolo sinistro, affetto da piccolo varicocele, si è gonfiato a dismisura. Dopo qualche giorno il testicolo è tornato come prima, ma qui inizia il peggio. Stando al mare mi sono accorto dell'ingrossamento della safena al polpaccio sinistro, dopo qualche giorno delle vene circostanti. Nessun dolore. Dopo una settimana tutte la vene del polpaccio a riposo erano ben evidenti e turgide. Poi la stessa cosa accade al polpaccio destro. Le safene avevano lo spessore di un dito mignolo. Con il passare dei giorni ho iniziato ad avvertire fastidio. Poi i dolori sia in piedi che a letto. Forte dolore e bruciore alle gambe. La cosa sembra non arrestarsi, assisto di giorno in giorno al peggioramento delle vene. Adesso si iniziano ad accennare vene ingrossate fin sopra le ginocchia.

L'eco doppler di due mesi fa evidenziava:
Varici inferiori grande safena bilaterale.
Pareti arteriose ispessite con flusso normosfigmico fino alle pedidie e tibiali posteriori. Circolo venoso pervio e ben comprimibile bilateralmente. Incontinenza del sistema valvolare profondo e degli osto safeno-femorali con modesto reflusso alle manovre dinamiche e varici arti inferiori bilateralmente. Non segni di trombosi venosa profonda. Non comunicanti incontinenti.

Da allora le cose sono peggiorate. Le vene si sgonfiano in parte solo camminando o alzando le gambe. Qualche vena inizia ad avere un aspetto nodoso. La pelle è integra, non ci sono capillari rotti, e caviglie sono asciutte. Da qualche anno è presente una macchia scura (4 cm) su una caviglia diagnosticata come pigmentata.

Vi chiedo, come è possibile che tutto questo sia avvenuto in pochi mesi? Può essere successo a causa di sforzi intensi, sollevamento, corsa, addominali? L'assunzione moderata di creatina e dieta proteica a basso contenuto di carboidrati può aver contribuito alla situazione? Che cosa devo aspettarmi? E' consigliabile un'intervento?

Grazie.
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
quello che descrive sembrerebbe il quadro di una insufficienza venosa in rapida ingravescenza.
Quello che sembra preoccuparLa è l'identificazione di una eventuale causa scatenante che vada al di la della semplice comparsa di varici "essenziali" come evoluzione di uno stato di insufficienza venosa.

Dal Suo raconto sembrerebbe di capire che ciò potrebbe essere avvenuto in concomitanza con un "eccesso di palestra" sia qualitativo (addominali, sollevamento) che quantitativo: questa potrebbe costituire una spiegazione più che plausibile che sempre più spesso siamo abituati ad osservare.
Altre cause potrebbero essere in discussione, ma sarebbe inutile azzardarsi in altre ipotesi in assenza di riscontri oggettivi ottenibili solo dal vivo, per cui una visita specialistica è in ogni caso indicata.
Anche la lesione pigmentata di quattro cm, se non si tratta di circoscritta dilatazione di capillari) va necessariamente sottoposta a valutazione dermatologica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
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