Rapporto madre e figlia

Buongiorno dott.ri,
sono una ragazza di 25 anni che come famiglia ha solo la mamma di 50 anni. Non siamo italiane,viviamo qui da circa 10 anni. Io e mia mamma praticamente abbiamo sempre vissuto da sole.abbiamo instaurato un rappotto forte,sono cresciuta bene..nonostante situazioni difficili abbiamo sempre vissuto bene. Mia mamma ha avuto non poche difficoltà. .marito morto di tumore, madre con cancro al colon e recidiva,non ha mai conosciuto suo padre. Qui in italia sembrava la cosa prendesse una nuova piega con un altro uomo...che notai anche io dopo poco tempo cominció ad essere sgarbato e indifferente. Indifferente quando mia mamma comincióa stare male e a non dormire per notti intere. Lui non faceva nulla..continuava la sua vita quotidiana. Non facevano niente di divertente..mia madre oiena di energia si stava spegnendo. ..poi la scoperta di disonestà e tradimento ha fatto chiudere questa maledetta storia. Con non poche conseguenze,il poco amore ricevuto ha cominciato a creare questa trappola di ricerca d'amore..con ansia di anni che passano. Ha cominciato ad essere rimuginativa si cose passate..su come doveva comportarsi. Grandi crisi...crisi e ancora crisi per un anno. Io cerco di assecondarla,abitando in un altra città cercavo di venire più spesso per starle vicino.poi nell'iltiko periodo..problemi di salute e di lavoro (perché lavorano nello stesso ufficio).
Sta seguendo un percorso da un psicologo da circa cinque mesi. Le ultime vacanze lr passiamo insieme.un perché non ha grosse amicizie...usciamo ci divertiamo. .ma se qualcosa va storto..è uma tragedia. Quest'anno abbiamo deciso di star in montagna e poi il 31 scendere per capodanno ognuno con I suoi amici (io con anche il mio ragazzo)per poi tornare il due. La mattina del 31 ( stessa scena dell'anno precedente) in cui mia madre piange dice che non vuole andare da nessuma psrte
dopo diverse ore di dialogo..in cui io le dicevo di rimanere insieme e bere qualcosa e che non sarebbe successo nulla! Lei continuava a dirmi che non va bene che almeno io lo dovevo passare bene
insomma tornando il 2,lei mi dice che è delusa da me,che una figlia cosi non si comporta,che avrei dovuto insistere a rimanere. Mentre lei percepiva io non volevo rimanere. In somma
Ora ha febbre ed è a letto...vacanza rovinata...ed è di nuovo colpa mia. Io che non la percepisco,non pe voglio bene e non sento I suoi bisogni. A me dispiace..a saperlo sarei rimasta. Credevo veramente lo volesse. Ora ho un immenso vuoto dentro...vorrei poter rimediare. .a questo continuo senso di colpw che jo. A volte mi sembra che faccio finta di niente..mi copro gli occhi..mia madre ha bisogno di me ora. E non so come fare. Mi sento incapace..a 25 anni quando lei già mi aveva mi sento incapace. .come se non riuscissi a decidere cosa sia giusto per lei individualmente senza mettere in mezzo I miei desideri.ora non so se sono io a parlare o trascrivo quel che mi è stato detto.mi sento persa. .e in colpa.
Grazie
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Dr.ssa Valeria Randone Psicologo, Sessuologo 17.4k 317 528
Gentile Utente,
Vacanza a parte, come definirebbe il rapporto con sua mamma?
Equilibrato?
Simbiotico?
Asimmetrico?
Compensate la solitudine l'una con l'altra?

Sua madre ha avuto altri amori, ha amici?

Per quale problematica sua mamma è in cura da uno psicologo?

Cordialmente.
Dr.ssa Valeria Randone,perfezionata in sessuologia clinica.
https://www.valeriarandone.it

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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
d'accordo con la collega le consiglierei, prima di tutto, di comprendere su che corde è modulato il rapporto con sua madre. Mi pare che abbondino ricatti affettivi e sensi di colpa e, in questo stato per lei, è meno probabile riuscire ad individuare e successivamnete tentare di risolvere i problemi di sua madre che, come avrà già compreso, sono anche di relazione con lei.
Che ne dice di rivolgersi ad un collega della sua città per, in primis, lavorare su se stessa?
Ci faccia sapere.

Dr.ssa Nunzia Spiezio
Psicologa
Avellino

[#3]
dopo
Utente
Utente
Gentili dott.sse,
innanzitutto grazie per le celeri risposte.
Tutte le mie amiche mi hanno sempre invidiato il nostro rapporto molto unito. Io le dico tutti e alla fine fa lo stesso con me. Oltre ad essere madre e figlia siamo amiche. Penso sia un rapporto abbastanza equilibrato..a parte gli ultimi due anni. Da quando ha scoperto i tradimenti del suo ex compagno ha dovuto cominciare un percorso in quanto si era instaurato in lei un rapporto con se stessa non sano. Non si vuole bene, dice di essere vecchia e che nessuno la vorrà, quando perde occasioni si autodistrugge... ora sono io a trainare,a farle forza..a sviscerare le situazioni che le pesano.la tiro su...aiutandola. Mi sento tuttavia persa perché non so quanto possa continuare a fare le mie cose. A marzo ho fayyo un viaggio di tre giorni con le mie amiche..anche lì..all'inizio tutto bene quando sono partita. ..lacrime e urla su quanto sta male e che non di abbandona una madre in quei stati. Questo continuo ritorno dell'abbandono nella sua vita le fa credere che lo possa fare anche io?non ho modo di seguire uno psicologo. ..l'ho già fatto tempo fa e i soldi spesi mi pesavano...e in consultorio ad un certo punto mi hanno detto che non potevano più seguire il mio caso, perché troppo complicato. Io vorrei solo capire qual è il limite? Quanto veramente sono assente?
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Dr. Nunzia Spiezio Psicologo 531 20 3
Cara ragazza,
una soluzione "dal vivo" pero, prima o poi, deve trovarla. L'on line ha i suoi limiti oggettivi.
Trovo singolare, però, che i colleghi del consultorio l'abbiano congedata, tra l'altro come lei riferisce,"come caso complicato" senza inviarla presso un altra divisione dell'Asl stessa. Forse vi è stato un fraintendimento?
Riprovi a farsi ascoltare, questa volta magari come cicli di colloqui familiari con sua madre, e pretenda una diagnosi e un eventuale invio presso altri servizi della stessa azienda sanitaria.
La saluto e ci faccia sapere.
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dopo
Utente
Utente
La Ringrazio,
sì probabilmente lo rifarò. Mi pesa un po' ricominciare un percorso da capo. Quella volta la mia psicologa del consultorio mi aveva per modo di dire congedato perché non nelle sue capacità aiutarmi e mi ha consigliato un altro,però provato e per lo più uomo..con cui proprio non mi sono trovata. Riproverò. Grazie mille
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Gentile ragazza,

< Oltre ad essere madre e figlia siamo amiche. Penso sia un rapporto abbastanza equilibrato..a parte gli ultimi due anni...>

Credo che il disagio manifestato dalla mamma sia, essenzialmente, legato al suo mondo affettivo (in relazione anche a quello che ci ha raccontato) e al timore dell'abbandono.

La storia d'amore, conclusasi malamente, ha devastato le sue aspettative e l'ha riportata nel baratro.

Non si mostra "dispettosa" nei suoi confronti, ma esprime solo una sua sofferenza.

Molto bene che continui ad essere seguita da un professionista, perché ha bisogno di elaborare e di ritrovare la serenità e l'amore per se stessa.

Lei, d'altronde, potrebbe confrontarsi con qualche nostro Collega (come suggerito del Consultorio), per cercare di "sopperire" a questo pesante connubio di figlia-accuditrice!


Coraggio... non demorda e non si perda di vista!

Anche lei ha diritto alla sua libertà e serenità!


Di cuore
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Dr. Magda Muscarà Fregonese Psicologo, Psicoterapeuta 3.8k 149 11
Gentile ragazza, penso proprio che sia bene che vi facciate seguire insieme dal consultorio, perchè il vissuto della mamma , così centrato sull'invecchiamento, a cinquantanni le altre si sentono ragazze, non deve diventare per lei , una palla al piede.. forse alla mamma un supporto farmacologico insieme al percorso che farete insieme, farà bene.
Non può lei, mia cara farsi una colpa e un carico di tutte le vicissitudini della mamma, che ha avuto una vita complicata certo, ma che potrà, ritrovando l'equilibrio avere ancora molto in futuro.
Non perda di vista la sua vita e il suo futuro, pur nell'amore e nella riconoscenza verso sua madre, e non si faccia ricattare, questo non fa bene a nessuna delle due..
Restiamo in ascolto, con molti auguri per una ritrovata calma ed equilibrio..

MAGDA MUSCARA FREGONESE
Psicologo, Psicoterapeuta psicodinamico per problemi familiari, adolescenza, depressione - magda_fregonese@libero.it

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Dr. Carla Maria Brunialti Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo 17.7k 576 66
Gentile ragazza,
il fatto di essere da anni, Lei e Sua madre, da sole fuori dalla vostra terra d'origine ha certamente creato un legamo invischiato tra voi; ma mentre Lei è proiettata nel futuro, Sua madre non vede futuro e dunque si aggrappa a Lei.

Certamente dovete essere aiutate.

E' da considerare se anzichè una terapia per Sua madre, sia più urgente una terapia di coppia di Voi due. Ma questo quesito va posto anche alla psicologo di Sua madre.

Saluti cari.

Dr. Carla Maria BRUNIALTI
Psicoterapeuta, Sessuologa clinica, Psicologa europea.
https://www.centrobrunialtipsy.it/

[#9]
dopo
Utente
Utente
Grazie di cuore per le vostre risposte. Mi muoverò in questa direzione
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Attivo dal 2014 al 2015
Psicologo, Psicoterapeuta, Sessuologo
Grazie a Lei,

per la condivisione...


Un augurio,

di cuore.