Insufficienza venosa arti inferiori a 18 anni, è giusto toglierla?

Salve, sono una ragazza di 18 anni e da circa 10 anni soffro di insufficienza venosa.
Presento nel polpaccio sinistro la cosiddetta ''vena varicosa'', già da bambina la safena si presentava abbastanza evidente, feci un controllo dal mio pediatra che mi disse di aspettare l'arrivo del ciclo mestruale ma successivamente nonostante l'arrivo delle mestruazioni la situazione non è mai migliorata ma solo peggiorata. A parte per un fatto estetico negli anni non mi ha mai creato disturbi o dolori fino all'arrivo dei 17 anni. Non riesco a camminare o stare in piedi più di un ora, la vena si gonfia tantissimo e mi crea anche dolore, negli ultimi mesi mi crea tanto fastidio anche quando sto seduta a lungo o distesa. Decisi di fare un ulteriore controllo e il medico mi disse dopo una breve visita che avrei dovuto utilizzare delle calze elastiche fino all'età dei 30 anni e mi prescrisse dei farmaci dicendo ''sono un po' scettico a riguardo''. Prima di fidarmi completamente vorrei un altro consiglio medico, ho letto da diverse parti che si può togliere nonostante la giovane età, è giusto o mi dovrò limitare ad utilizzare sempre delle calze elastiche?
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
CON I LIMITI DI UNA VALUTAZIONE A DISTANZA

Gentile Utente,
la presenza di varici in soggetti molto giovani non è del tutto eccezionale, ma richiede un attento studio strumentale per identificarne con certezza l’origine.
Un ecocolordoppler sarebbe quanto meno indispensabile.
Non è chiaro dal Suo racconto se l’alterazione interessi una vena isolata del polpaccio o anche altri settori, cosa che sarebbe in ogni caso accertata dagli esami di cui sopra.
Esiste in ogni caso una enorme varietà di procedure (chirurgiche e non) da poter prendere in considerazione anche con estensione limitata alla sola vena interessata, qualora fosse indicato.
Un atteggiamento di attesa non mi sembra condivisibile, poiché, fatte salve le considerazioni precedenti, la persistenza di un “punto di fuga” non trattato potrebbe rappresentare la causa della progressione e successiva estensione della manifestazione a settori più estesi dell’albero venoso.
In definitiva ritengo che la valutazione di un Chirurgo Vascolare sia ineludibile.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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