Ptv succlavia/acellare

Salve, sono Lucia ho 40 anni e sono di Padova. Il 1° di gennaio 2009 mi sono svegliata con l'arto sx notevolmente gonfio (certo che se il buongiorno si vede dal mattino!!), il 4 mi sono decisa ad andare al pronto soccorso, dove dopo un ecodoppler mi è stata diagnosticata una trombosi alla succlavia/ascella, subito ho iniziato il tratamento con eparina 04x2, successivamente 06x2 da oggi visti i non esiti positivi inizio il trattamento per via orale con coumadin 05 mg. 1 compressa al dì. L'unico trauma che io ricordi risale a 2 gg antecedenti quando ho fatto la ceretta dall'estetista, ma siccome il medico mi ha detto che era un trauma troppo innocente per aver causato una cosa del genere, ho iniziato una serie di esami e visite: rx torace, tac con contrasto (sempre al torace), visita senologica, esami del sangue per vedere se esiste la predisposizione ma il tutto ha dato esito negativo (per fortuna) pertanto a tutt'oggi l'unico motivo plausibile è rimasta la famigerata ceretta. Secondo voi, è possibile che una ceretta possa causare una PTV? Non sono molto felice di prendere il coumadin (tutti i nonni del mio paese lo prendono), xkè so che crea degli scompensi, secondo voi è possibile trovare una strada alternativa? Il fatto che io abbia di media oltre 90 battiti (del cuore) al minuto, e che soffro di pressione bassa, può creare dei problemi? E se non esiste alternativa, per quanto tempo dovrei andare avanti con questa cura? P.S.: in famiglia non ci sono mai stati casi del genere, mia mamma, qualche anno fa ha fatto un infarto (le zie, sorelle di mia mamma, sono tutte decedute di infarto) questa può considerarsi una predisposizione ad avere problemi circolatori?
Scusate se mi sono divulgata troppo, Vi ringrazio si d'ora per la cortese attenzione e cordialmente vi saluto.
Lucia
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Con tutti i limiti di una valutazione a distanza, l'unico consiglio che mi sembra possibile offrire è quello di approfondire ulteriormente lo studio volto alla ricerca di eventuale diatesi trombofilica.

Lucio Piscitelli - Napoli - 338 6503365
https://www.medicitalia.it/luciopiscitelli/#sede_1

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dopo
Utente
Utente
La ringrazio dott. Piscitelli per la sua sollecita risposta, mi potrebbe però spiegare cos'è la "diatesi trombolifica"? Magari se possibile, in parole semplici? Scusi per la mia ignoranza, grazie ancora, cordiali saluti, Lucia
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Dr. Lucio Piscitelli Chirurgo vascolare, Chirurgo generale 6.2k 233 20
Quando ci si trova di fronte ad eventi trombotici in soggetti giovani, senza un apparente valido motivo e con anamnesi familiare indicativa, va sospettata la presenza di una alterazione dei meccanismi della coagulazione (nel senso di un eccesso); in tal caso è indicato uno studio volto alla ricerca di eventuali anomalie. Sono ricerche che si effettuano su prelievi ematici sotto la guida dell'ematologo.
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